BIT
Monocolture, prodotti esotici e sostenibilità delle diete veg
Qual è l’impatto sull’ambiente delle monocolture e dello sfruttamento del lavoro nella produzione di alimenti esotici?
Lo spaventapasseri ottiene un bouquet – The scarecrow gains a bouquet
Lo scatto di questo mese ritrae Chiara Cavenaghi, modella della provincia di Lecco. L’autore della foto è Aldo Diazzi, fotografo cremasco. Ecco il commento di Paolo Meneghetti
Allevamenti intensivi e ambiente – Quanto è sostenibile la carne che mangiamo?
Per la rubrica Sosteniamoci, una puntata dedicata agli allevamenti intensivi, al ruolo del consumo di carne nella nostra dieta e alle possibili alternative
Sojourner Truth – L’incredibile storia di una donna nata schiava
Un’immersione nella storia di Sojourner Truth, precursora dell’intersezionalità e paladina dei diritti delle persone afroamericane
Uno sposalizio per l’evoluzione – A marriage for the evolution
Maria Andranova, modella russa non professionista, si ritrae in questo magnifico autoscatto in bianco e nero. Ecco il commento di Paolo Meneghetti
“Ma io, chi sono?” – La costruzione identitaria nelle famiglie multiculturali
La costruzione identitaria nei figli di coppie miste: cosa significa far parte di una famiglia multietnica? L’esperienza di una famiglia italo-mozambicana
Sul pregiudizio di genialità e altri stereotipi legati al genere
Fin dai primi anni di vita assorbiamo il pregiudizio di genialità e altri stereotipi di genere. E se esistesse un modo per evitarlo e fare scelte più libere?
Alimentazione sostenibile – Perché è importante e come ridurre il nostro impatto
Un’alimentazione sostenibile è importante per l’ambiente, i lavoratori della filiera e la nostra salute. Come arrivarci? Scopriamolo insieme
Cullare l’ipotesi sul pergolato – Cradling the hypothesis on the arbor
Kateryna Frunze, modella ucraina, posa nello studio della fotografa Marina Shevchuk. È questo lo scatto scelto da Paolo Meneghetti per il mese di aprile
Il genocidio del Rwanda – La narrazione sbagliata
Il genocidio del Rwanda: novanta giorni, quasi un milione di morti. Una guerra etnica, dicevano. E se fosse tutto molto più complicato? Un’analisi delle cause che affondano radici nel colonialismo belga e una panoramica dei fatti del 1994