Cortocircuito


Cosa spinge oggi un giovane a inseguire i propri sogni?
I sogni hanno nomi diversi, facce diverse, carismi diversi a seconda di chi li crea, li raccoglie e li porta avanti.
C’è chi sogna un mondo più giusto. Chi continua a studiare qualcosa che non garantisce un lavoro, ma continua a farlo perché è bello. C’è chi invece si accontenta di molto meno e finisce per dimenticare come si sogna.
Per realizzarsi, i sogni han bisogno di un luogo definito, uno spazio che per molti è la città. La città può essere luogo di solitudine e alienazione dove il sogno resta evasione. Ma è inevitabile che tra i grovigli di vite e di strade di una città avvenga il contatto con l’altro.

Cortocircuito. Un contatto accidentale a bassa resistenza fra elementi, che provoca generalmente un aumento di corrente e di temperatura.  I sogni si incontrano e si sfiorano, un tocco che li fa scintillare così da illuminarsi a vicenda. Magari a unirsi. Già, perché ogni sogno deve essere condiviso. Altrimenti si chiama egoismo.

Cosa porta un giovane a investire tempo, impegno, sacrifici per realizzare i suoi sogni? Sono le persone con le quali condivide quel sogno. Sulla curva di uno stadio o in un’assemblea di partito, sono i legami che ci stringono agli altri a ripagare i nostri sacrifici.

Potremmo pensare che tutto diventerà globale e virtuale, ma le relazioni vere resteranno. Le relazioni vere di chi osa il cortocircuito fra sogni.

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