Dalla pagina allo schermo – I libri di Stephen King a confronto con i film


Può uno scrittore creare un proprio multiverso? Uno prolifico come Stephen King, sempre concentrato sulle ossessioni umane – intercalate al soprannaturale – può decisamente far convivere tutti i suoi incubi in un unico insieme interconnesso.

Ambientando il tutto nel Maine, solitamente.

Il pistolero interpretato da Idris Elba nel film tratto da La torre nera non rende giustizia al personaggio dei libri di Stephen King

Un’immagine tratta da La torre nera, uno dei più recenti film tratti dai libri di Stephen King (Credits: Sony Pictures)

Ce lo ha abilmente dimostrato mescolando personaggi e situazioni dei suoi romanzi, anche i più remoti, all’interno della sua saga letteraria La torre nera. In un punto cruciale della sua opera è riuscito a inserire persino se stesso: lo scrittore.

Facendo rivivere – e così esorcizzando – l’incidente che qualche anno fa lo ha portato a un passo dalla morte.

L’orrore su carta che va a braccetto col cinema

Questa sua abilità di infrangere la quarta di copertina ha scatenato nel lettore la voglia di conoscere tutte le sue storie… e lui ne ha scritto davvero tante! Molte di queste hanno trovato fin da subito una facile via al successo, anche grazie a brillanti trasposizioni cinematografiche – come Carrie nel 1976, diretto da Brian De Palma.

Shining invece è entrato nel mito a causa delle differenza di vedute  tra il regista Stanley Kubrick e l’autore stesso, che per molto tempo ha dichiarato di non amare il film. Tanto da farsi una sua versione: quella televisiva del 1997, diretta da Mick Garris.

C’è poi l’esempio di Frank Darabont, cineasta talmente innamorato della bibliografia di Stephen King da aver portato sul grande schermo tre sue grandi storie: il capolavoro Le ali della libertà, con Tim Robbins e Morgan Freeman; il sempre carcerario Il miglio verde con Tom Hanks; e infine il claustrofobico The mist.

Nuovi e vecchi libri di Stephen King, tra film sul grande schermo e tv

Ci sono però altri film divenuti ormai classici tra quelli tratti da opere di Stephen King. Tra questi c’è Stand by me, forse l’unica sua novella di successo non a tema soprannaturale/horror. Ma non bisogna dimenticare la Zona morta – da recuperare, con Christopher Walken – ben due trasposizioni di Pet sematary e il grande recente successo di It, uscito al cinema in due parti per la regia di Andy Muschietti.

Anche la tv, quando si tratta di monetizzare sulle opere del maestro del brivido, non sta a guardare: solo negli ultimi anni sono stati serializzati Under the dome, 22/11/’63, un’eccezionale miniserie su The stand e l’antologica Castle Rock, una sorta di greatest hits dei suoi mostri e deliri. Se invece pensiamo agli anni Novanta, impossibile non citare la versione televisiva di It, con un Tim Curry in formissima a popolare i nostri incubi… con una miniserie che, a riguardarla oggi, non fa poi così paura.

Cinque film top e flop tratti da libri di Stephen King, con spoiler

Il segreto del successo di Stephen King è il suo stile di scrittura che sa stregare i lettori, portandoli a provare il brivido e la sottile inquietudine generati dalla sua mente. Ma chi è riuscito a tradurli meglio (o peggio) sullo schermo?

Nel resto dell’articolo vi daremo cinque esempi di trasposizioni. con spoiler. Alcune buone, altre davvero pessime!

5 film tratti da libri di Stephen King, tra top e flop

5 film tratti da libri di Stephen King, tra top e flop (Credits: da sinistra in alto, Warner Bros, Sony Pictures, Netflix, Columbia/Sony e The Weinstein Company) )

5. L’acchiappasogni

Partiamo dal peggior pasticcio cinematografico che possiamo ricordare, tratto da un romanzo anch’esso non proprio essenziale!

L’acchiappasogni parla di un gruppo di amici, uniti da orrore e telepatia fin da bambini (vi ricorda qualcos’altro?), che diventati adulti si ritrovano a combattere un’invasione di lumaconi spaziali. Questi alieni si sviluppano come parassiti nell’organismo umano e poi, anziché uscire dal petto come lo Xenomorfo di Alien, utilizzano – non c’è altro modo per dirlo – l’uscita più prossima all’intestino!

Un poster evocativo, per un film tremendo, da un libro dimenticabile

Il film L’Acchiappasogni è ricordato come uno dei peggiori adattamenti da un libro di Stephen King (Credits: Warner Bros)

Su questa assurdità potremmo già chiudere il paragrafo dedicato al film. O meglio, vorremmo: c’è ancora da citare lo spreco di performance serie di attori come Damian Lewis e Timothy Olyphant, interrotte dalla comparsa di un Morgan Freeman con le sopracciglia ridicolmente posticce. A ricordarci che, se una pellicola è malriuscita, porta giù con sé anche il più iconico degli interpreti.

4. The Dark Tower

Ci sono altri mondi oltre a questo. Purtroppo quello in cui viviamo ci ha fornito una trasposizione cinematografica scarsissima di La torre nera di Stephen King.

Si tratta di un’imperdonabile occasione mancata per vedere adattata sul grande schermo la magia della serie di libri capolavoro, che per gli amanti del re del brivido rappresenta una sorta di opera omnia.

Ci ritroviamo invece con un filmetto davvero mediocre, fortemente dimenticabile. Una delusione che ha scatenato nel sottoscritto non tanto la rabbia che pensavo avrei provato se il materiale d’origine fosse stato maltrattato, ma soltanto l’amarezza per l’incapacità della produzione di attingere dall’infinità di tale materiale.

La locandina del film The dark tower, tratto dai libri de La torre nera

Matthew McConaughey VS Idris Elba nella locandina del film The dark tower, tratto dai libri de La torre nera (Credits: Sony Pictures)

Un fantasy povero di contenuti, una scatola vuota che avrebbe potuto essere riempita di tante cose belle esistenti su carta, ma che purtroppo non ha trovato nel cinema il suo medium.

Si salva in parte il villain appena accennato da Matthew McConaughey, mentre si è rivelato un clamoroso errore di casting aver scritturato Idris Elba per la parte del pistolero Roland. Chissà se le strapotenti serie tv sapranno un giorno impadronirsi per bene di un tale tesoro.

Per chi non ha mai letto i sette libri che compongono la saga di La torre nera, il consiglio è quello di evitare la visione del film e iniziare invece la lettura. Quella sì che diventerà davvero indimenticabile!

3. 1408

John Cusack e Samuel L. Jackson sono i protagonisti di questo film, tratto da un breve racconto del Re del brivido, in cui un giornalista specializzato nel confutare fenomeni paranormali – una sorta di mith buster – si rinchiude in una stanza d’hotel, la numero 1408 ovviamente.

Perché la stanza 1408 ha la fama di portare i propri ospiti a una tragica morte.

1408 è su Trivago, consigliato da Stephen King

Chissà che punteggio avrà l’hotel di 1408 sui principali siti turistici? (Credits: The Weinstein Company)

Sam Jackson è il minaccioso manager dell’albergo che, in maniera decisamente antieconomica, cerca di dissuaderlo dal passare la notte nella famigerata camera.

Quello che parte come un buon dramma psicologico prende poi un’accelerata verso l’horror, con alcune cadute nel ridicolo a causa di qualche effetto speciale di troppo. La tensione, però, rimane sempre alta. E le giuste invenzioni di trama salvano il risultato.

Curiosamente, qualche anno dopo Cusack e Jackson tenteranno di bissare la loro riuscita incursione nel Kingverse con Cell, un thriller talmente piatto che quando finisce non te ne accorgi nemmeno.

2. Il gioco di Gerald

Su Netflix si trovano vari film tratti da opere minori di Stephen King. Una delle più interessanti è la trasposizione de Il gioco di Gerald ad opera del regista Mike Flanagan, che ha poi diretto anche Doctor Sleep. Ovvero il seguito di Shining.

Per ravvivare una vita di coppia ormai monotona, Gerald e la moglie Jessie si ritagliano un weekend piccante in una casa di campagna isolata. Lui ammanetta al letto lei e sta per esplodere la passione. A esplodere, però, è il cuore di lui, colpito da un infarto fulminante.

Il gioco di Gerald non va come previsto, un altro film riuscito tratto dai libri di Stephen King

Quello che parte come un gioco erotico prende ben altra piega (Credits: Netflix)

La donna, dopo lo shock iniziale, si ritrova legata e sola – in una situazione assurda e senza via d’uscita – alla quale aggiungono orrore la comparsa di cani randagi affamati e allucinazioni deliranti.

L’interpretazione disperata di Carla Gugino è fondamentale per la buona riuscita della pellicola. Il gioco di Gerald riesce a tenere lo spettatore col fiato sospeso, per un’ora e mezza di pura tensione.

1. Misery non deve morire

Il tocco da maestro di Stephen King si vede quando mette paura al lettore soltanto con gli orrori del comportamento umano, senza dover ricorrere all’aiuto dell’elemento soprannaturale. Misery non deve morire, diretto dal regista Rob Reiner, sa tradurre perfettamente sullo schermo l’inquietudine meta-letteraria dello straordinario romanzo omonimo.

La trama è semplice: uno scrittore parecchio commerciale ha un drammatico incidente d’auto in una remota strada innevata. Viene trovato e soccorso da una coraggiosa infermiera, che lo cura nella propria baita di montagna. La donna si rivelerà essere la più grande fan dell’autore, oltre a una psicopatica di prima scelta.

Misery non deve morire.. e chi se la scorda la pubblicità del film in tv?

Misery non deve morire, ormai un classico e il perfetto esempio di buon film tratto da Stephen King (Credits: Columbia/Sony Pictures)

Lo scrittore – lusingato e grato per le cure – le rivela che per imprimere una svolta alla sua carriera, nel prossimo libro ucciderà l’eroina di tutti i suoi romanzi. A quel punto, la donna perde la ragione e lo costringe, torturandolo, a riscrivere l’ultima storia di Misery con un forzato lieto fine.

La scena di lei con la mazza che si avventa su di lui immobilizzato a letto è entrata nell’immaginario collettivo, quasi come Jack Nicholson che sfascia una porta bianca con l’ascia in Shining.

James Caan è perfetto nel ruolo dell’uomo cinico che diventa vittima e l’interpretazione di Kathy Bates è a dir poco immensa. Una performance che ha segnato la carriera dell’attrice ed è entrata di diritto nel novero dei grandi cattivi della storia del cinema.

Film tratti da libri di Stephen King: un universo ancora in espansione

Ne abbiamo nominato molte e approfondito alcune, ma sono ancora un’infinità le opere di King che sono state tradotte in sceneggiature o lo diverranno nel futuro prossimo.

Aspettiamo con ansia le nuove versioni di Le notti di Salem e di Tommyknockers, sperando rendano finalmente giustizia al materiale d’origine. Se non avete mai visto il finale di Tommyknockers e vi piacciono gli effetti speciali brutti, il finale del film troverà sicuramente un posto speciale nel vostro cuore.

Quali sono i vostri incubi preferiti di Stephen King tra quelli divenuti film o serie televisive? Da quali di questi amate farvi tenere svegli la notte? Fatecelo sapere!

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