5 fumetti queer per celebrare il Pride 2022 – Dall’Italia ai manga, ecco i nostri consigli!


Con il mese di giugno ormai inoltrato, è sempre più frequente vedere attività celebrative in onore del Pride Month. Che sia un evento ufficiale o una festa tra amici, questo è il mese in cui la comunità si riunisce per celebrare la propria identità e sopravvivenza.

Può essere difficile e soprattutto alienante non riuscire a festeggiare con tutti gli altri, che sia per evitare di mettersi in pericolo o semplicemente per una scelta personale.

È importante ricordare che il mese del Pride è molto di più che una grande festa! Ci sono diversi modi per sentirsi parte di una comunità e personalmente, da introversa professionista, le mie preferite sono sempre state la lettura e l’arte.

È per questo che ho deciso di riunire queste mie passioni e comporre una lista di fumetti che consiglio per celebrare questo Pride 2022 – sia che vogliate trascorrerlo leggendo in un parco tra amici o chiusi in camera con il condizionatore a mille!

Un Anno Senza Te

un anno senza te copertina

Copertina di Un anno senza te di Luca Vanzella e Giopota (Credits: Bao publishing)

Una collaborazione tra Luca Vanzella e Giopota, Un anno senza te segue il protagonista Antonio nei dodici mesi che seguono la fine della sua relazione con Tancredi. Devastato e con l’autostima in frantumi, Antonio dovrà affrontare una vera e propria rinascita, riscoprendo la propria identità al di fuori della relazione.

Questo graphic novel si chiede come si può superare un amore che non si era ancora pienamente pronti ad abbandonare, illustrandoci gli alti e bassi nella ricerca disperata di una conclusione.

Ad accompagnare questi momenti della vita di Antonio troviamo, come sfondo, una Bologna come non l’abbiamo mai vista prima; una città che, a momenti, sembra quasi un mondo fantastico e accompagna il lettore in ogni passo di questa avventura.

Oltre le onde – Shimanami Tasogare

oltre le onde copertina, Yuhki Kamatani

Copertina di Oltre le onde – Shimanami Tasogare, di Yuhki Kamatani (Credits: J-Pop)

Oltre le onde è una serie di volumi scritti e illustrati da Yuhki Kamatani. Il manga racconta la storia di Tasuku, un adolescente giapponese terrorizzato dal pensiero che qualcuno scopra il suo orientamento sessuale. Pochi istanti prima di tentare il suicidio, però, vede una figura lanciarsi dall’alto prima di lui – la signora “Qualcuno” – e scomparire misteriosamente.

Tasuku rimarrà intrigato da questa figura, tanto da rintracciarla. Sarà così che il nostro protagonista troverà un’oasi lontana dalle aspettative della società giapponese – una comunità di persone da cui potrà finalmente imparare a comprendere e accettare la sua identità.

In soli quattro volumi, Oltre le onde affronta una gran varietà di identità e personaggi in modo estremamente rispettoso, riuscendo a raccontare le loro storie in modo affascinante, non perdendo mai di vista la trama.

Al centro di tutto, l’importanza che può trovare un collegamento alla comunità queer che ci circonda, soprattutto i nostri “anziani”, oltre che un messaggio di speranza per le nuove generazioni.

Oltre le onde trova il suo posto nel cuore dei propri lettori anche grazie alle tavole di Yuhki Kamatani, le cui splash page riescono a valorizzare pienamente la storia.

Deadendia – La prova dell’osservatore

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Copertina Deadendia – La prova dell’osservatore, di Hamish Steele (Credits: Franco Cosimo Panini)

Se siete fan dell’horror bizzarro, come quello che potresti trovare in una serie come Gravity Falls o Infinity Train, allora Deadendia – La prova dell’osservatore di Hamish Steele è il fumetto per voi.

Il nostro protagonista è Barney, un giovane ragazzo che scappa di casa per evitare l’omotransfobia da parte della sua famiglia. La storia prende una piaga inaspettata quando l’amica Norma lo aiuta a trovare un posto di lavoro a “Pollywood”, un parco di divertimenti segretamente connesso a un portale per l’inferno.

Il fumetto segue Barney, Norma e il carlino Pugsley mentre cercano di convivere con gli spiriti che infestano il parco e affrontare la fine dell’adolescenza.

Nato originariamente come un webcomic, questo fumetto di Hamish Steele unisce abilmente umorismo, horror e coinvolgimento emotivo.

Deadendia stato recentemente adattato in una serie di animazione per Netflix, chiamata Dead End, che riesce ad ampliare la storia e a mostrare nuove possibilità per serie d’animazione, sia nell’ambito horror che in quello queer.

La solitudine dello spazio

copertina la solitudine dello spazio tillie walden

Copertina di La solitudine dello spazio di Tillie Walden (Credits: Bao Publishing)

La solitudine dello spazio è una raccolta di lavori di Tillie Walden – una giovane autrice conosciuta per titoli come Su un raggio di sole e Mi stai ascoltando, con il quale nel 2020 ha vinto un Premio Eisner.

Walden è rinomata per le sue abilità nel raccontare storie profonde, rappresentate nel suo stile fortemente dinamico e sperimentale, facendo perdere il lettore in galassie di colori.

In La solitudine dello spazio sono raccolte alcune delle sue prime storie, le quali, come le sue altre opere, toccano anche temi di adolescenza queer.

Tra queste, in particolare, ricordiamo Amo questa parte, Una città dentro Com’è essere gay in una scuola media di sole ragazze. Queste storie di Tillie Walden, per quanto non ancora al livello dei suoi lavori successivi, rimangono estremamente d’impatto grazie alla loro forte malinconia e introspezione.

i due personaggi di "amo questa parte" di tillie walden

Illustrazione dei personaggi di Amo questa parte, una delle novelle ritrovate in La solitudine dello spazio di Tillie Walden (Credits: Bao publishing)

In Amo questa parte, per esempio, l’autrice riesce a catturare la complessità di dover nascondere una relazione queer nell’adolescenza.

La mia prima volta

copertina di la mia prima volta di Kabi Nagata

Copertina di La mia prima volta di Kabi Nagata (Credits: J-Pop)

La mia prima volta è un fumetto autobiografico realizzato da Kabi Nagata. Tra le sue pagine, l’autrice esplora estensivamente il rapporto con la propria salute mentale e la propria sessualità.

Kabi Nagata riporta la sua vita in modo estremamente onesto e vulnerabile, mostrando la sua difficoltà nel navigare nel mondo adulto e nel comprendere come affrontare l’intimità. Importante da notare che il suo essere lesbica non viene messo in discussione. L’autrice, piuttosto, si concentra su come colmare il proprio bisogno di affetto nella vita di tutti i giorni.

L’evento intorno a cui Kabi Nagata sviluppa questo libro è la scelta di rivolgersi a un’escort, sentendosi incapace di creare contatti umani abbastanza profondi nella sua vita sociale.

Questo fumetto è capace di parlare dell’intimità queer senza sessualizzarla troppo, ma concentrandosi piuttosto sui sentimenti dell’autrice – principalmente la sua solitudine. Riesce, inoltre, a finire con una nota di speranza, trovando il suo seguito nel fumetto Lettere a me stessa.

Per quanto relativamente breve, La mia prima volta rimane una lettura impegnativa, ma il punto di vista che Kabi Nagata propone al lettore fa sì che ne valga assolutamente la pena.

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