Piccolo viaggio tra i fumetti di seconda mano – La Nona arte e l’economia circolare


Questa settimana ho voluto fare un esperimento: comprare tre fumetti di seconda mano un po’ alla cieca, seguendo l’ispirazione del momento.

Tutti stiamo diventando sempre più sensibili ai temi ambientali, e spuntano come funghi (e vengono pubblicizzati fino alla nausea) siti in cui puoi vendere e comprare oggetti usati di qualsiasi tipo. Dunque perché non fare un po’ di economia circolare anche nel campo della Nona arte e procurarsi un po’ di fumetti di seconda mano?

Per rendere le cose più divertenti e scoprire qualcosa di nuovo, ho scelto tre libri che mi incuriosivano ma di cui non sapevo assolutamente nulla.

Henry Journey, il primo dei miei nuovi fumetti di seconda mano

Ho scelto Henry Journey e gli avventurieri dell’impossibile perché mi sembrava una lettura disimpegnata, mi piaceva il formato del fumetto e costava un euro.

Si tratta di una storiella molto simpatica e briosa che viene introdotta da nientemeno che un sasso. Il nostro amico minerale si sfoga sulla crudeltà dei geologi e dà il via alla storia, che infatti vedrà i protagonisti (archeologi avventurieri) scontrarsi con dei geologi cattivi e ottusi.

Le copertine di due fumetti usati

(Credits: It Comics, Il Castoro)

Henry Journey affronta ogni pericolo scherzandoci sopra, mentre il suo collaboratore non abbassa la guardia (a ragione!). Tutto avviene in un futuro post-apocalittico in cui la natura si è trasformata, e anche la specie umana.

Il fumetto è firmato dal collettivo artistico Silly Nostalgic Kids, formato da Tommaso Valsecchi, Francesco Castelli e Valentina Grassini. La storia è molto breve, ma si presterebbe benissimo a essere la prima di una serie. Infatti i personaggi sono simpatici e ben pensati, e sarebbe bello avere più tempo per affezionarsi a loro.

Voto: 7,5/10

Il risvolto inquietante di Passione libri

Passione libri è un libretto che raccoglie tutte le vignette (umoristiche e non) di Debbie Tung sull’amore per i libri. Infatti vediamo questa ragazza – che poi sarebbe l’autrice stessa – che in ogni pagina esprime questa passione attraverso conversazioni, battute e riflessioni in cui ogni buon lettore dovrebbe potersi riconoscere…

Peccato che il titolo più azzeccato per questo fumetto sarebbe Ossessione libri, perché l’amore che la ragazza prova per la lettura rasenta il disturbo ossessivo-compulsivo.

Tristissima la vignetta intitolata La mia festa ideale, in cui si vede la protagonista circondata dai suoi amici, ognuno intento a leggere per conto suo fregandosene bellamente di tutti gli altri e, possiamo immaginare, desiderando quasi che non ci fossero.

Nella seconda di copertina troviamo scritto: “Questo libro cattura alla perfezione e con ironia le abitudini quotidiane […] di chi ha un vero amore per i libri”. È vero, tra le varie storielle e vignette, ce ne sono diverse che raccontano delle verità che può conoscere e vivere solo un buon lettore.

Il problema è che in tante altre la “passione” di Debbie Tung per i libri sia così esagerata da non poter essere compresa neanche dai lettori più avidi, se conservano un minimo aggancio con la realtà. E quindi la reazione del lettore, che dovrebbe essere divertita, spesso e volentieri è solo molto perplessa.

O forse sono semplicemente io a non avere una “Passione Libri” abbastanza grande per poter comprendere (per fortuna, mi viene da dire…).

Voto: 6/10

Pimo & Rex, l’affare migliore!

La copertina di Pimo e Rex

(Credits: Rotopol)

Tra i miei nuovi fumetti di seconda mano, Pimo & Rex di Thomas Wellmann è decisamente il migliore.

È ambientato in un fantasioso e fiabesco ‘800, in un mondo avventuroso, originale e coloratissimo. Ogni pagina è un’esplosione cromatica popolata da personaggi alquanto strani. A volte ricordano un po’ lo stile di Jesse Jacobs e, come movenze, persino i Muppet. Oltre che I Fungies e Adventure Time, serie per cui Wellmann ha lavorato.

Insomma, l’atmosfera è pazzerella e coinvolgente, nuova ma classica allo stesso tempo. Pimo e Rex sono due amici molto poco indaffarati che si godono la vita e incappano sempre in qualche avventura. Il lettore li vedrà alle prese ora con un terribile negromante e il suo esercito di scheletri, ora con il severo bibliotecario che vuole indietro un libro prestato.

I personaggi si muovono in modo tanto plastico ed espressivo da far ridere solo a guardarli, e il lettore si affeziona subito a questa coppia di stravaganti amici. Ho scoperto che esiste almeno un’altra storia di Pimo e Rex ma, come il fumetto che ho comprato, si trova solo in tedesco o in inglese (un inglese molto comprensibile, però).

Voto: 10/10

Negozio di fumetti usati

(Credits: Rita Cappelli)

Tutto sommato, questo esperimento è stato divertente e ha dato i suoi frutti. Ho conosciuto autori che altrimenti non avrei mai scoperto e che probabilmente cercherò ancora.

E in fondo ho apprezzato anche la pazza Debbie Tung, che (forse non come sperava lei) è riuscita comunque a strapparmi un sorriso.

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