I funghi del sottobosco – Come nascono (e come nasce la simbiosi con gli alberi)


L’autunno si sta tornando anche quest’anno, ormai è ufficiale. L’anno scorso abbiamo scoperto quattro curiosità sull’autunno; quest’anno invece vogliamo svelarvi qualche curiosità sui re di questa stagione: i funghi del sottobosco.

Porcini, prataioli e altri funghi del sottobosco

La stagione autunnale è famosa per le foglie che cadono e le prime piogge copiose che tornano a bagnare i nostri boschi. Ed è proprio qui, i mezzo alle foglie dai mille colori, che sbucano i funghi del sottobosco.

Porcini, chiodini, prataioli, morchella o tartufi; in questo periodo la scelta può essere vasta. Naturalmente, occhio ai funghi velenosi!

Di solito tra i funghi del sottobosco, i più colorati sono i più velenosi

L’amanita è il fungo più velenoso tra i funghi del sottobosco (Credits: Егор Камелев da Pixabay)

A essere sinceri non ci sono molte varietà di funghi edibili, o meglio:  è molto più probabile imbattersi in una specie non commestibile o (peggio) tossica. Quindi, a meno che non siate degli esperti di funghi, meglio consultare un centro di controllo micologico prima di cucinarsi una bella zuppa.

Ma perché i funghi crescono solo nel sottobosco? Magari sempre nei pressi di un grande albero?

La risposta è davvero affascinante.

I funghi vivono sottoterra

Noi siamo abituati a vedere i funghi del sottobosco principalmente durante la stagione autunnale, ma in realtà i funghi vivono del bosco tutto l’anno, nel sottosuolo.

Arrivati a questo punto è fondamentale fare una piccola precisazione: quello che noi siamo abituati a vedere, raccogliere e mangiare in realtà prende il nome di corpo fruttifero o carpoforo. Il vero fungo vive tutto l’anno nascosto sottoterra e prende il nome di micelio.

Il micelio si può anche osservare a occhio nudo  e appare come un groviglio di piccoli e sottilissimi filamenti bianchi. ognuno di quei piccoli filamenti è composto da ife, le cellule micotiche che compongono un micelio.

I funghi crescono di solito vicino agli alberi

I funghi crescono nel sottobosco grazie alle simbiosi con gli alberi (Credits: S. Hermann & F. Richter da Pixabay )

Magari non tutti lo sanno, ma i miceli sono fondamentali per l’intera sopravvivenza degli ecosistemi; a livello del terreno infatti le ife del micelio si intrecciano con le radici delle piante e nasce così una simbiosi, un’associazione tra due specie diverse che porta benefici a entrambe.

Abbiamo già incontrato questo termine quando abbiamo parlato della pianta di arachidi, e il principio è lo stesso: la pianta verde cede alle ife zuccheri semplici (prodotti grazie alla fotosintesi clorofilliana), le quali in cambio accrescono l’apparato radicale della pianta stessa, e quindi la sua capacità di assorbire acqua e nutrimenti dal terreno.

È un connubio perfetto che si è perfezionato con millenni di evoluzione e ad oggi le nostre foreste non sarebbero quello che sono se non esistesse questo tipo di simbiosi.

Come nasce un corpo fruttifero

È quindi nell’interesse di tutti che questi miceli possano riprodursi. Ma come fanno se vivono sottoterra? Si da il caso che le ife che compongono un micelio non siano tutte uguali. Infatti di solito in un micelio si trovano almeno due corredi cromosomici diversi.

Quando queste due ife si incontrano, uniscono i loro nuclei e generano un micelio secondario, in grado di produrre un corpo fruttifero – cioè il fungo che noi vediamo e mangiamo.

Quando all’esterno le temperature e il grado di umidità diventano ottimali (condizioni perfette che di solito si riscontrano dopo un’abbondante pioggia nel periodo autunnale), allora il micelio genera il corpo fruttifero, che dal cappello rilascerà le spore, ognuna delle quali possiederà una sola copia dei due corredi cromosomici iniziali.

Nel cestino di vimini le spore dei funghi si disperdono

I funghi del sottobosco vanno raccolti nei cestini di vimini per far disperdere le spore (Credits: Barbroforsberg da Pixabay)

Le spore poi, rilasciate nell’ambiente, andranno a colonizzare altri terreni, altri alberi. E quando troveranno la seconda parte del corredo che manca loro, formeranno un micelio secondario a loro volta e il ciclo potrà riprendere

Raccogliamo bene i funghi

Velenosi o commestibili che siano, i funghi sono fondamentali per il mantenimento e la salvaguardia degli ecosistemi, ed è pertanto fondamentale raccoglierli e maneggiarli con cura.

Quindi non raccogliete funghi se non siete sicuri di mangiarli, metteteli in un cestino di vimini, e soprattutto (quando tirate via il fungo) attenti a non danneggiare il micelio.

In questo modo, l’anno prossimo si potranno di nuovo raccogliere i funghi del sottobosco.

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