Andrew Garfield – La vita dell’attore della porta accanto


“Peter, non fare promesse che non puoi mantenere” dice la professoressa Ritter a Peter Parker che arriva in aula con un po’ di ritardo. “Sì, ma sono le migliori” risponde lui. Forse è racchiusa proprio in questa frase l’essenza di Andrew Garfield: una vita spesa a cercare di migliorarsi sempre, nonostante tutto.

L’anno che si è appena concluso lo ha visto come protagonista assoluto con tre grandi film: Gli occhi di Tammy Faye (presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma e in uscita in Italia il 3 febbraio), Tick, Tick… Boom! (disponibile su Netflix) e Spider-man: No Way Home (ancora nelle sale).

Andrew Garfield: vita e carriera di un attore promettente

La vita di Andrew Garfield, oggi, è quella di un attore con alle spalle una carriera pluridecennale, che l’ha portato a lavorare con grandi registi come David Fincher (che l’ha diretto nel film, ormai diventato un cult, The Social Network) ma anche a comparire in molti film indipendenti.

Stiamo parlando, ad esempio, di Under The Silver Lake e Mainstream, diretto da Gia Coppola e presentato alla scorsa Mostra del Cinema di Venezia. Nel suo curriculum figura anche una nomination all’Oscar per il film La battaglia di Hacksaw Ridge.

Una scena di The Social Network

Andrew Garfield interpreta Eduardo Saverin nel film The Social Network, diretto da David Fincher (Credits: Columbia Pictures)

Ma il ruolo per cui tutti lo conosciamo è sicuramente quello del supereroe per eccellenza, ovvero Spider-man. Garfield raccoglie infatti l’eredita di Tobey MacGuire e interpreta l’Uomo ragno in due film dove incontra e si innamora di Emma Stone, sua compagna di set.

Il punto di rottura della sua carriera avviene proprio da questi due film, che portano l’attore a fare i conti con la cosiddetta celebrities culture. Andrew Garfield infatti finisce al centro delle cronache mondane proprie a causa della sua storia con Emma Stone.

La crisi di Andrew Garfield

Ma il talento di Andrew non può essere bloccato intorno alla figura di Spider-man e questo Garfield lo sa bene. Decide così di staccarsi immediatamente dall’immaginario popolare e di lavorare con registi indipendenti. Il film che segue il secondo capitolo di Spider-man infatti è 99 Homes, diretto dal regista persiano Ramin Bahrani.

Ma il danno è stato fatto. L’eccessiva attenzione traumatizza Andrew Garfiled, tanto da spingerlo a prendersi una pausa dalla recitazione. In una recente intervista rilasciata al magazine GQ ha dichiarato di essersi iscritto a un ritiro spirituale fra i boschi della California per novanta giorni.

La sua carriera era diventata un ostacolo e, staccando la spina, l’attore ha ritrovato se stesso, spogliandosi della sua ingombrante celebrità e rimanendo semplicemente Andrew Garfield.

Una scena di The Amazing Spider-Man con Andrew Garfield

Andrew Garfield in The Amazing Spider-man (Credits: Columbia Pictures)

Oggi sembra essere rinato e ha trovato la sua dimensione, ritornando sotto i riflettori soprattutto grazie alla sua magistrale interpretazione in Tick, Tick… Boom! Qui Andrew Garfield interpreta Jonathan Larson, il famoso drammaturgo diventato famoso grazie al musical Rent.

Anche Tick, Tick… Boom! è un musical e – nonostante la sua esperienza a teatro – Garfield non aveva mai cantato né ballato sul grande schermo prima d’ora. Ma la cosa non l’ha scoraggiato minimamente.

Garfield ci regala un’interpretazione ironica, ma anche amara, fortemente empatica, tanto da valergli il Golden Globe per la miglior interpretazione maschile, un ruolo iconico che si allinea perfettamente con la sua storia personale. 

Ritorno al passato

Ma non bisogna mai dimenticare il proprio passato, ma anzi bisogna accettarlo e cercare di  trarne qualcosa di positivo. Ecco allora che Andrew Garfield decide di rimettersi la sua tutina rossa e blu e accetta di ritornare a vestire i panni di Spider-man nell’ultimo, amatissimo film Marvel Spider-man: No Way Home.

Una scena di Under The Silver Lake

Una scena di Under The Silver Lake (Credits: Good Fear Film)

In un’altra intervista rilasciata al New York Times l’attore ha dichiarato che prima di recitare in Tick, Tick… Boom! non sapeva più chi fosse e partecipare a questo film lo ha aiutato anche a elaborare la scomparsa della mamma, come in una sorta di terapia. 

Andrew Garfield, vita di una star dei social

Se siete un banalissimo utente iscritto a Twitter (come il sottoscritto) la vostra timeline molto probabilmente sarà stata letteralmente intasata da foto e video di Andrew Garfield. Che però non è iscritto ad alcun social network. Alcuni utenti hanno addirittura cambiato la foto del profilo inserendo la faccia dell’attore.

Ma allora da dove viene tutto questo amore per Andrew Garfield? Provo a dare una risposta: Andrew Garfield è genuino e rompe così quell’immaginario della star hollywoodiana “perfetta” che ancora un po’ persiste. La costanza di essere sempre attivi al 100% non esiste più: esistono gli alti e bassi dobbiamo imparare ad accettarlo, senza vergognarci e senza provare a nascondere i nostri momenti peggiori.

Garfield ne è l’esempio perfetto: è il ragazzo della porta accanto, ma conla  qualità innata di essere affascinante e pieno di talento, senza però farsi risucchiare nel vortice dell’autocompiacimento.

È il ragazzo che scherza ancora con la sua ex Emma Stone nascondendogli il fatto di essere nell’ultimo film di Spider-man, ed è il ragazzo che improvvisa sul set del suddetto film rivolgendosi a Tom Holland e Tobey Maguire e dicendo loro: “I love you guys!”.

Quindi, in conclusione: più Andrew Garfield e meno Leonardo DiCaprio, grazie (sì: l’ho detto, e non me ne pento).

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