Chemofobia e curiosità scientifiche – Chi ha paura della chimica?


Intitoliamo questo articolo parafrasando il gioco che facevamo da piccoli, Chi ha paura dello Sparviero?

Nessuno di noi aveva ben chiaro chi fosse questo famoso Sparviero, ma tutti urlavamo a gran voce contro quel compagno che ne faceva le veci nel gioco.

Anche con la chimica accade questo: si legge sempre più spesso in giro la paura della chimica. Per capire e combattere questa paura – che prende il nome di chemofobia -andremo oggi a spiegare la storia di questa scienza e alcune curiosità scientifiche che vi faranno cambiare il vostro punto di vista.

Che siano vaccini – di cui ora si fa un gran parlare – medicinali, cosmetici o detersivi, la chimica spaventa. L’aggettivo chimico viene associato a qualcosa di negativo, screditato accanto all’aggettivo naturale, che invece viene esaltato.

Zenzero, pepe e capsicum

Le molecole “piccanti”, direttamente dal nostro articolo sulle spezie. Ve lo ricordate? (Credits: Giorgia Serra)

Ma esiste davvero una differenza?

La chimica tutta intorno a te

Partiamo dal fatto che la chimica è la scienza che studia la composizione della materia e il suo comportamento. Tutto ciò che ci circonda è costituito da atomi degli elementi chimici che si combinano tra loro formando le molecole. Atomi e molecole unendosi in infinite combinazioni costituiscono la materia.

Fin dagli albori dei tempi, la chimica ha affascinato l’uomo. Era vista come qualcosa di magico e chi era capace di sfruttarla a suo favore deteneva il potere, come gli stregoni e le streghe. Basti pensare a chi sapeva accendere un fuoco (merito della chimica) o a guarire qualcuno con le erbe – altro merito della chimica. Un esempio di questa associazione chimica-magia possiamo trovarlo nelle radici della parola “chimica”, che deriva dalla dall’arabo kemà, il libro dei segreti dell’arte egizia.

La chimica dalla preistoria all’alchimia

Se nella preistoria la chimica era vista come una magia, nell’Antica Grecia gli uomini di scienza iniziavamo a formulare le prime teorie per spiegare il comportamento della natura e della materia. Inoltre, se fino ad allora la chimica andava a braccetto con la religione e i suoi riti, nel mondo filosofico dei Greci scienza e religione erano nettamente separati.

Una delle teorie che più si sono avvicinate alla realtà fu quella di Democrito sull’atomismo. La teoria del filosofo si basava sulla presupposizione che la materia fosse costituita da piccole particelle aggregate. Queste particelle, sotto una forza meccanica, potevano disgregarsi e cambiare la loro forma. Per Democrito queste particelle, che chiamò atomi, costituivano l’essere ed erano l’elemento originario e fondamentale dell’universo.

Se consideriamo che il filosofo visse tra il 460 e il 370 a.C, possiamo comprendere il motivo per cui venga considerato tra i maggiori pensatori scientifici di sempre.

Nel secolo a venire inizio il mito dell’alchimia. L’alchimia era un grande calderone che combinava elementi di chimica, astrologia, arte, medicina e religione. I millennial si ricorderanno dell’alchimia grazie a Harry Potter, ma ve ne abbiamo già parlato anche noi di Discorsivo, in merito alla scoperta della polvere da sparo e delle curiosità scientifiche dietro i fuochi d’artificio.

La pietra filosofale e la chimica

Harry Potter con la famosa pietra filosofale (Credits: Warner Bros)

La chimica moderna dal XVII al XVIII secolo

Per arrivare alla chimica intesa come una vera e propria scienza bisogna arrivare al XVII secolo. In questo secolo si iniziò a parlare di reazioni chimiche, Evangelista Torricelli misurò la pressione atmosferica, e Robert Boyle scrisse quello che viene considerato il primo libro di chimica applicando il metodo scientifico. Nel secolo successivo, Antoine Lavoisier diede una nuova svolta alla materia, con la sua teoria dei gas e la legge sulla conservazione della materia: “nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma”.

Anche nell’Ottocento la chimica era al centro del mondo scientifico, con continue ricerche e scoperte. Si iniziò a studiare la chimica organica, che portò alla sintesi di numerose sostanze di uso comune.

Dal Novecento alla chemofobia

Nel Novecento ci fu un grande sviluppo della chimica industriale e si iniziarono a studiare e sintetizzare i primi farmaci. Si iniziò a studiare la biochimica, a cercare nuove molecole sintetiche come i polimeri e a studiare quali fossero gli elementi costituenti della materia.

Negli ultimi quattrocento anni la chimica ha assunto un ruolo chiave nella ricerca, nello sviluppo del mondo moderno, nella medicina e nel modo in cui conosciamo ciò che ci circonda. La chimica, come branca della medicina, ha permesso anche l’allungarsi della vita media. L’industria chimica e farmaceutica hanno dato all’uomo potenti strumenti, I farmaci, che gli hanno permesso di vivere meglio e a lungo.

Negli ultimi decenni pero si è sviluppata una vera e propria paura – immotivata- della chimica e verso certi prodotti, come medicinali, detersivi e cosmetici.

Chemofobia e marketing

A scatenare questo panico contro la chimica è stata sicuramente la scarsa cultura scientifica che abbiamo in Italia e i media, a suon di titoli sensazionalistici – e spesso poco accurati.

Il meme di Drake con la composizione chimica della ciliegia comparato con tre ciliegie, per rappresentare la chemofobia

Curiosità scientifiche anti-chemofobia (Credits Giorgia Serra)

Il mondo della pubblicità ha poi iniziato a cavalcare quest’onda di diffidenza contro certi prodotti, creando campagne pubblicitarie ad hoc e sponsorizzando prodotti “naturali”.

Come abbiamo visto questo può essere solo considerato marketing, considerando che la chimica comprende tutto quello che ci circonda, indipendentemente da quale sia la sua natura.

Negli ultimi anni è tutto un pullulare di prodotti naturali e bio, che nell’immaginario comune sarebbero più innocui per l’uomo. Si cercano i medicinali naturali, i detersivi naturali, i cosmetici bio. Prodotti spesso molto più cari e fatti… esattamente di chimica, come tutto del resto tutto ciò che ci circonda.

Curiosità scientifiche contro la chemofobia

Per capire quanto la paura della chimica sia inutile, vi presentiamo ora diverse curiosità scientifiche che potrete sfoggiare con gli amici alla prossima discussione in merito!

I veleni naturali: pesci palla, frutta e meduse

Per fare un esempio che il naturale non sia meglio del “chimico” si può parlare dei numerosi e pericolosissimi veleni del mondo naturale. Le sostanza più tossiche che conosciamo sono infatti di origine animale e vegetale.

curiosità scientifiche: il pesce palla

Curiosità scientifiche: la tossina mortale del pesce palla. (Credits: mariocesar4441 da Pixabay)

Il pesce palla è un buffo pesce che vive sia in acqua dolce che salata, ma anche un prelibato alimento tipico della cucina giapponese. Il pesce palla contiene però, nella pelle e nehli organi, una pericolosissima neurotossina, la tetrodotossina. Così pericolosa che sono i più esperti cuochi giapponesi possono preparare questo pesce senza rischiare di uccidere chi ne ha ordinato un piatto.

Sempre in tema di veleni naturali, ci viene in mente il cianuro. Il cianuro è un famoso veleno, che viene considerato chimico, ma possiamo trovarlo all’interno di numerosi frutti della famiglia di mandorle, amarene, albicocche, pesce. Circa cento milligrammi di cianuro possono provocare la morte di un uomo, andando a impedire il rilascio dell’ossigeno alle cellule da parte dell’emoglobina. Questo blocca la respirazione cellulare, l’accumulo i nei tessuti di ossigeno e conseguente ipossia, causando la morte cerebrale.

Ma secondo voi è più tossica la neurotossina del pesce palla o il famoso cianuro di potassio? Se non lo sapete ve la diamo noi la risposta: la tetrodotossina.

Il veleno del pesce palla è cento volte più tossico rispetto al cianuro: bastano 25 mg di tossina per causare la morte di un uomo, per la paralisi del diaframma e conseguente insufficienza respiratoria.

Ancora: ogni anno, in Australia, più di cinquanta persone muoiono per il tocco della Chironex fleckeri, una medusa. Al contatto con un animale le neurocisti dei suoi tentacoli si rompono, rilasciando delle proteine in grado di distruggere i globuli rossi, causare forti spasmi muscolari, paralisi respiratoria e morte per arresto cardiaco.

Queste che abbiamo elencato sono tre sostanze prodotte da animali e vegetali a scopo difensivo. Sono assolutamente naturali, eppure estremamente pericolose.

Un piccolo test per combattere la chemofobia

Probabilmente quello che spaventa di più della chimica sono i nomi altisonanti e di difficile comprensione. La nomenclatura chimica è particola e spesso impaurisce anche gli studenti più bravi.

Vi mettiamo alla prova: vi proponiamo una lista di ingredienti.

Monossidro di idrogeno 75%; zuccheri 12% di D-(+)-glucopiranosio, L-(+)-fruttosio, alfa-D-beta-D-fruttofuranoside, 4-O-α-D-glucopiranosil-D-glucosio, amido, fibra E460; aminoacidi acido glutammico, acido aspartico, istidina, leucina, lisina, fenilalanina, arginina, valina, serena, glicina, treonina, isoleucina, parolina, triptofano, cistina, tirosina, meteonina; acidi grassi 1% acido palmitico, acido linoleico, acido palmitoleico, acido stearico, acido linoleico, acido oleico, acido miristico, acido caprico, fitosteroli, E515, acido ossalico, E300, E306, fillochinone, tiamina; coloranti E101, riboflavina, E160a; aromi (3-metilbut-1-il etanoato, 2-metilbutil etanoato, 2-metilpropan-1-olo, 3-metilbutil-1-olo, 2-idrossi-3-metil butanoato, 3-metilbutanale, etil etanoato, etil butanoato, pentilacetato), 1510, etilene.

Ora che li avete letti rispondete alla domanda: vi fidereste di un prodotto con questi ingredienti?

Siate sinceri e non barate! Ci rivediamo a fine articolo.

La nomenclatura chimica

La nomenclatura della chimica è regolamentata dalla International Union for pure and applied chemistry, la famosa Iupac. Queste regole sono state presentate nel 1959 alla comunità scientifica e ancora oggi vengono utilizzate per parlare un linguaggio comune, indipendentemente dalla lingua madre.

Come abbiamo cercato di spiegarvi con questo articolo, la paura della chimica è irrazionale: tutto ciò che ci circonda è chimico. L’acqua è chimica, la nostra pelle è formata da chimica, la frutta che mangiamo è chimica. Pensateci la prossima volta che andrete al supermercato e troverete la scritta “naturale” sulle confezioni dei prodotti!

Ah, già: state aspettando la soluzione al test di prima.

Ebbene, il prodotto con gli ingredienti con quei nomi strani è… la comune banana! Sorpresa!

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