The Sparker, la dura vita di un venditore di fumetti


Stefano Conte, aka The Sparker, è uno che di lavoro fa quello che tanti di noi, da ragazzini, avremmo voluto fare: spacc vende fumetti. Io me la ricordo come una cosa bellissima, sono persone a cui arrivano tutte le anteprime, conoscono le uscite in anticipo, possono leggere tutto quello che vogliono (il mio fumettaro di fiducia mi aveva avvertito che non si svolgeva esattamente così il suo lavoro, ma io ormai ero partita per la tangente). Però. C’è un però, ovviamente. Sì perchè questi poveri commessi hanno un problema enorme.

Hanno a che fare con NOI. Noi esercito di affamati di carta stampata che li assilliamo con le richieste più assurde, agli orari più assurdi, sui fumetti più assurdi. Ed è così che nasce Volt, il robottino protagonista di The Sparker – Che Vita di Mecha, traendo spunto da tutte le esperienze dirette che l’autore ha vissuto a contatto col grande pubblico dei lettori di fumetti di ogni genere.

The Sparker è un nome che chi bazzica online conosce da parecchi anni: Stefano Conte ormai da tempo pubblica le strisce sulla sua pagina, mini episodi autoconclusivi, satirici e sempre attuali, prendendo i suoi clienti, stravolgendoli e stereotipandoli in creature che li rappresentano. Così la madre di Volt è rappresentata da Darth Vader, dai poteri oscuri ed incommensurabili,  il suo capo da un vecchio panda ricoperto di cicatrici, il cliente taccagno da un giovane t-rex in camicia.

La forza di The Sparker è proprio nell’umorismo semplice in cui i lettori riconoscono situazioni vissute in prima persona, sè stessi e gli amici, ed ogni fumetteria sembra la propria.

A gennaio è uscito il nuovo albo cartaceo di Che vita di Mecha, intitolato Volt – C’era una volta in fumetteria, presentato in anteprima a Lucca Comics 2016 e pubblicato da Saldapress, narra le vicende di un povero robottino bistrattato che voleva fare il fumettista ma, costretto a trovarsi un lavoro vero, si ritrova a vendere fumetti ad una manica di stranissimi personaggi, conciati nelle maniere più assurde, che sembrano passare nel suo negozio la maggior parte delle loro giornate. Uno dei tocchi di classe delle strisce è la presenza della reality bar: l’indice di precisione nella descrizione di quanto realmente accaduto, una fiera dell’assurdo riassunta con vera maestria, che ci mostra come le cose più assurde possano davvero accadere  ai poveri commessi italiani.

The Sparker non è nuovo alla pubblicazione cartacea, esistono già 5 volumi  di Che vita di Mecha che raccolgono una parte di produzione online, per la maggior parte strisce autoconclusive, e storie lunghe inedite (i clienti-pere zombie sono assolutamente da non perdere); la storia di C’era una volta in fumetteria invece raccoglie tutti i suoi personaggi più famosi e riconoscibili e narra dagli albori la storia di Volt, di come sia finito a vendere fumetti e di come proprio questo lavoro gli faccia da spunto ed ispirazione per non arrendersi davanti al suo sogno di disegnarli, i fumetti.  E dato che Volt è assolutamente autobiografico e Stefano Conte di fumetti ne ha disegnati e pubblicati, siamo sicuri che anche il robottino più simpatico d’Italia saprà affrontare tutti i suoi nemici ed uscirne vincitore!

 

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