Recensioni – Chef


Chef  – La ricetta perfetta

di Jon Favreau, con Jon Favreau, Sofia Vergara, John Leguizamo, Scarlett Johansson, Dustin Hoffman, Oliver Platt

Carl Casper(Jon Favreau) è un cuoco innamorato del suo lavoro, ma la sua creatività è da tempo soffocata dalle pretese del proprietario del ristorante in cui lavora. Quando il celebre critico gastronomico Ramsey Michel(Oliver Platt) boccia pesantemente la cucina di Carl, il cuoco reagisce malissimo: lo scontro fra i due si trasforma in una lite che finisce sui social network e rischia di stroncare la carriera di Carl. Il cuoco abbandona il ristorante, ma anche tutte le vestigia di una vita che non gli appartiene ed acquista un furgone/cucina con il quale viaggiare attraverso la california, in compagnia dell’amico e del figlio di dieci anni, alla ricerca di una seconda possibilità e della passione perduta…

John Favreau è l’autore del successo dei primi due Iron Man, ma anche del flop (meritatissimo) di Cowboys & Aliensquesta volta ritorna al cinema con un film diversissimo dal solito, realizzato con un budget ridotto e con una storia molto particolare, in cui si mescolano diversi generi: la commedia, il racconto familiare e il road movie. La storia sembra avere un che di personale: Favreau/Carl è un cuoco che liberatosi delle costrizioni ma anche delle proprie ossessioni creative, riscopre la passione per la cucina grazie ad un cibo semplice, povero. Un po’ come il vero Favreau sembra volersi lasciare alle spalle i blockbuster stereotipati e ricominciare a fare cinema per se stesso. Chef sembra allora un piccolo, grazioso inno alla libertà creativa, intesa qui come una chiave per la felicità dell’artista e dell’essere umano in generale.

Ma se Chef è il furgone/cucina con tutti i panini di Favreau, la realtà non è  semplice come la finzione ed il film non convince fino in fondo. La pecca principale sta nella trama stessa che manca di concretezza e a tratti si sviluppa senza una direzione.  Alcuni personaggi si perdono letteralmente per strada (che fine ha fatto Molly/Scarlett Johannsonn?), altri sembrano esistere solo in funzione del protagonista e non come personalità a tutto tondo (che lavoro fa Inez/Sofia Vergara, la ricca ex moglie di Carl? Cosa fa Martin/ John Leguizamo nella vita a parte seguire Carl ovunque? ). Ciò che però abbassa notevolmente la qualità del film è il buonismo in cui l’intera storia sembra immersa e che nega la possibilità di un qualunque spunto originale: dopo il furibondo litigio con  Ramsey Michel, la storia di Carl procede su binari talmente scontati da risultare surreali.

Nemmeno la comicità riesce sempre ed il continuo ripetersi di alcune situazioni (ad esempio le discussioni in cui i personaggi sembrano non poter fare a meno di parlarsi l’uno sopra l’altro) finisce per stancare. Restano comunque una buona dose di divertimento e l’interessante spunto sul mondo dei social network e sulle possibilità che offrono per chi impara ad utilizzarli come si deve.

Per chi ha voglia di un racconto leggero e disimpegnato

 

 

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