Stroncature – Van Helsing


Van Helsing - locandinadi Stephen Sommers, con Hugh Jackman, Kate Beckinsale, Richard Roxburgh, David Wenham, Will Kemp, Shuler Hensley, Silvia Colloca, Josie Maran, Elena Anaya, Tom Fisher.

Probabilmente, ricordiamo tutti le caratteristiche alla base di un action movie classico degli anni ’90: un eroe carismatico ed impavido dal passato spesso avvolto in un profondo mistero, la bella di turno che inevitabilmente si innamora di lui, proiettili pressocché infiniti (a patto che ad impugnare l’arma in questione sia il protagonista) e un villain puramente malvagio che, ogni qualvolta si trova ad un passo dalla vittoria, si lancia in improbabili e deleteri comizi, lasciando al suo avversario il tempo necessario per salvarsi la pelle.

Van Helsing - Voldemort

“Prima di ucciderti, Harry, lascia che ti esponga, pacatamente ed esaustivamente, la mia opinione sulla dibattuta questione dell’uscita dalla moneta unica dei Paesi europei a rischio di default”

Insieme a L’ultima legione, il film di oggi sembra fatto per dimostrare come tutti quei cliché, che forse riteniamo siano già morti e sepolti da vent’anni, godessero ancora di ottima salute a metà degli anni 2000.

Scritto e diretto da Stephen Sommers, Van Helsing si apre con un omaggio alle pellicole dell’orrore degli anni Trenta, con una scelta della fotografia e delle inquadrature che fa ben sperare; almeno, per i primi due minuti. Dopodiché, si parte subito con quella che è la principale peculiarità del film, e al tempo stesso il suo peggior difetto: lo scriteriato miscuglio di icone del cinema horror come Dracula, il mostro di Frankenstein e l’Uomo Lupo, i cui destini sono legati insieme da una motivazione solida quanto un castello di carte costruito su una piazza di Trieste tra febbraio e marzo.

La missione di Van Helsing (Hugh Jackman) sarà quella di uccidere Dracula, aiutando così una famiglia gitana a sciogliere il proprio voto ed accedere al Regno dei Cieli. Ma, apparentemente, degli ultimi membri dei Valerious è sopravvissuta solo Anna (Kate Beckinsale) una donna bellissima, ben addestrata e talmente coriacea da non aver versato neanche una lacrima per la scomparsa del fratello Velkan, nella convinzione che occorra vedere sempre “il lato positivo della morte”. Come, per esempio, non dovere più guardare questi film.

Oltre ai già citati cliché, Van Helsing ci propone un eroe dotato di pistola a rampino, in stile Batman; una serie di citazioni dai film di James Bond inserite alla carlona; cavalli in grado di superare un burrone con un salto di cinque metri di lunghezza; un tema musicale assolutamente inadeguato per un’ambientazione gotica (ma perfetto per un film su Zorro); botta e risposta epistolari tra Roma e i Carpazi praticamente istantanei; un frate inventore pronto a fare sesso con la prima paesana disponibile, ma convinto che vestirsi da giullare possa risultare blasfemo, e un attacco di vampiri perpetrato in pieno giorno.

Se, a questo punto, lo spettatore avesse osato chiedersi le motivazioni di tutte queste cose inspiegabili, a zittirlo ci pensa la stessa Anna, che gela immediatamente le richieste di spiegazioni di Van Helsing con un efficacissimo:

Van Helsing - Anna Valerious

“Tu fai troppe domande”

Puro metacinema, come da prassi per un film su Dracula.

Dopo un duello finale abbastanza ridicolo, il colpo di scena: Van Helsing, trasformato in licantropo, uccide Anna, un istante prima di tornare definitivamente alla sua forma umana. Ma, forse, la tristezza dell’indomito cacciatore di mostri è immotivata: dopo il funerale della ragazza, infatti, il nostro eroe alza gli occhi al cielo, vedendo per l’ultima volta la sua amata stagliarsi tra le nuvole, finalmente degna di entrare in Paradiso.

Van Helsing - Mufasa

Anche se non sono del tutto certo che la scena fosse esattamente questa.

https://www.youtube.com/watch?v=_h-dsaU-o8w

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