Gran Premio di Spagna F1 2018: Hamilton torna ad essere il re!


In Spagna, al circuito del Montmelò in Catalunya, Lewis Hamilton su Mercedes torna ad essere il solito dominatore di Gp. Il suo rivale in campionato, Sebastian Vettel, inciampa in una gara storta dove le gomme hanno determinato il vincitore.

Già perché, in Spagna, la Pirelli, fornitore unico di pneumatici, ha deciso di modificare il battistrada rendendolo più sottile di 0.4 millimetri (la stessa cosa capiterà a Silverstone e al Paul Ricard, dicono, per via dell’asfalto nuovo, meno abrasivo). Ad ogni modo, questa modifica ha riportato la Mercedes non soltanto in testa, ma proprio senza “degni” avversari nelle vicinanze: prova ne è la sequenza costante, tra Hamilton e Bottas, di giri velocissimi sotto il record della pista.

Per la Ferrari si profilava una gara difficile da correre in difesa, vista anche l’impressionante prova di forza dimostrata in qualifica dalle due Mercedes; se, all’inizio, da un lato, Vettel partiva benissimo, superando alla partenza Bottas e mettendosi all’inseguimento di Hamilton, dall’altro, Raikkonen rimaneva stabile al quarto posto.

Tuttavia, nonostante l’ingresso della Safety Car per l’incidente assurdo tra Grosjean, Hulkenberg e Gasly, il pilota della Ferrari non riusciva minimamente a restare al passo di Hamilton, perdendo costantemente terreno. La gara di Raikkonen, poi, si interrompeva bruscamente al 26esimo giro a causa della rottura del motore (bruttissima notizia visto che era stato appena sostituito in FP3), mentre quella di Vettel diventava più votata alla difesa (da Bottas) che all’attacco (di Hamilton).

La dimostrazione che la Ferrari non era in giornata si poteva capire anche dalla gestione delle gomme: nonostante mescole più dure, in grado, almeno teoricamente, di garantire una maggiore durata dello pneumatico, Vettel non riusciva a mandare in temperatura le gomme che, anzi, si deterioravano costantemente, a fronte delle due Frecce d’Argento che, invece, riuscivano, con mescole più morbide, a fare tempi migliori.

Inoltre, l’ingresso della Virtual Safety Car non ha assolutamente “aiutato” la sorte di Vettel che, costretto a fermarsi una seconda volta ai pit stop, ha persino avuto un problema durante il serraggio della ruota posteriore destra, perdendo il podio a favore di Bottas e Verstappen.

Di fatto, la gara non è stata entusiasmante dal momento che il duo Mercedes ha avuto sostanzialmente sempre il pieno controllo della corsa, con Vettel unica “meteora” impazzita, il cui azzardo gli è costato il podio, favorendo così il risultato di Verstappen.

PAGELLE DEL GRAN PREMIO DI SPAGNA F1 2018

HAMILTON: il pilota inglese torna a dominare un gran premio, sancendo la 64esima vittoria in carriera. La sua affermazione in Spagna è stata certamente autorevole, ma il dubbio che la Mercedes sia stata “aiutata” dal cambio del battistrada della Pirelli rimane. Inutile dire che mai come oggi la sua Mercedes è tornata ad essere l’astronave imprendibile. VOTO 10: INVINCIBLE ARMADA

BOTTAS: il finlandese riscatta la sfortuna del precedente Gran Premio dell’Azerbaijan conducendo in Spagna una gara consistente. Certamente, l’auto è migliorata, ma, al netto della partenza dove si fa sorprendere da Vettel, la sua si dimostra una gara di sostanza. VOTO 8: NON SI VINCE IL PREMIO BANDINI A CASO

VERSTAPPEN: nonostante l’ala rotta per un contatto con Stroll durante la VSC, riesce a portare a casa il podio, sfrutttando l’errore del box Ferrari. La sua gara non è male, ma non basta per lottare per il mondiale. VOTO 7: RIASSAPORA LO CHAMPAGNE

VETTEL: la strategia imperfetta della Ferrari lo relega al quarto posto. Pregevole il doppio sorpasso su Bottas e Magnussen, ma ciò non è bastato per il podio. VOTO 7: MEGLIO DI COSI’ NON SI PUO’

RICCIARDO – MAGNUSSEN: stessa stretegia, risultato analogo. VOTO 7: BENE COSI’

SAINZ – ALONSO – PEREZ: lottano col coltello tra i denti e portano a casa punti pesanti per le loro scuderie. VOTO 7: PIRATI ISPANICI

LECLERC: il monegasco vive un momento di grazia e sfrutta il motore Ferrari su una pista che conosce bene. Se continua così, la Ferrari (o la Haas) non possono più ignorarlo. VOTO 7: CAPARBIO

STROLL – HARTLEY – ERICSSON – SIROTKIN: buona gara per tutti, ma lontanissimi dalle posizioni di vertice. Da notare il tentativo di Sirotkin di emulare Grosjean a Baku: il russo, infatti, fa un testacoda nel tentativo di scaldare le gomme poco prima della ripartenza dalla Safety. VOTO 5: RIPROVARE SU ALTRA PISTA

VANDOORNE: ritiro per rottura del cambio. Assurda la sua penalità (è passato a destra di un piloncino), soprattutto visto che in FP3 Verstappen aveva fatto la stessa cosa e non era stato penalizzato. VOTO 5: PIOVE SUL BAGNATO

OCON – RAIKKONEN: rottura del motore. S.V.

GROSJEAN: errore imperdonabile per un pilota della sua “esperienza”. La sua supponenza nel voler a tutti i costi recuperare la pista nonostante l’arrivo degli altri piloti è a dir poco imbarazzante. Peccato che non sia il primo errore grave della sua stagione. Il paragone con il suo compagno di squadra è impietoso. VOTO 0: LICENZA DA STRACCIARE

GASLY – HULKENBERG: incolpevoli nell’incidente con Grosjean. S.V.

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