GRAN PREMIO DI AZERBAIJAN: Hamilton vince una gara folle


Il gran premio di Azerbaijan è stato ricchissimo di colpi di scena. In un contesto con pochissimi spettatori sulle gradinate, a vincere è stato Hamilton con Raikkonen secondo e terzo un sorprendente Perez.

In realtà, la gara è stata scandita da alcuni episodi che hanno eliminato molti protagonisti dalle posizioni di vertice: una sorta di demolition derby!

In partenza, Raikkonen colpisce Ocon, eliminandolo, e rovina la sua ala anteriore, ritornando in pista al 13esimo posto; Vettel si invola e conduce la gara per venti giri. Successivamente, il colpo di scena inaspettato: i due piloti della Red Bull, Ricciardo e Verstappen, protagonisti fino a quel momento di una condotta di gara estremamente corretta e condita da numerosi sorpassi, si ritirano a causa di un tamponamento tra compagni di squadra. L’ennesimo disastro in casa Red Bull!

Se Sparta piange, Atene non ride. In particolare, la Ferrari, che già pregustava con Vettel una buona vittoria in ottica campionato davanti ad un Hamilton piuttosto opaco, non riesce a “leggere” l’opportunità dell’ingresso della Safety Car e spreca l’occasione di montare gomme fresche. Dal canto suo, Vettel non è perfetto poiché sbaglia la frenata nel tentativo di attaccare Bottas, spiattellando le gomme ormai finite e senza avere più margine di recupero. La beffa è tale che persino Perez riesce a superare il tedesco della Ferrari e a scalzarlo dal terzo posto.

Alla fine, in Azerbaijan, a sorridere è Lewis Hamilton che senza muovere un dito riceve dal “dio delle corse” la vittoria del gran premio, dato che il suo compagno di squadra fora la gomma posteriore destra ad una manciata di giri dalla fine. Ora, il pilota inglese torna al comando del mondiale, con 4 punti di vantaggio su Vettel.

PAGELLE GRAN PREMIO AZERBAIJAN F1 2018

HAMILTON: il pilota inglese aspetta e la fortuna lo va letteralmente a cercare. Mai veloce quanto Vettel o lo stesso compagno di squadra, si trova al posto giusto nel momento giusto. VOTO 9: BACIATO DALLA DEA BENDATA

RAIKKONEN: l’errore in qualifica e la partenza caotica lo relegano nelle retrovie, senza dare mai l’impressione di riuscire a recuperare le posizioni che contano. Tuttavia, poiché davanti si ritirano tutti, il secondo posto è come manna dal cielo. VOTO 6: SECONDO POSTO INUTILE

PEREZ: il messicano tira fuori dal cilindro la prestazione dell’anno, su una pista che favorisce la potenza del motore Mercedes della sua Force India. Il terzo posto dimostra la sua tenacia e bravura, soprattutto quanto attacca Vettel a due giri dalla fine. Un terzo posto da incorniciare. VOTO 10: GAUCHO PICCANTE

VETTEL: il tedesco della Ferrari disputa un week end perfetto fino a 10 giri dalla fine. La scelta di rimanere fuori con gomme usurate non paga affatto, soprattutto alla luce del tentativo di sorpasso su Bottas che gli ha cagionato lo spiattellamento dell’anteriore sinistra. Lodevole il tentativo, ma un errore del genere è costato carissimo. Nell’equilibrio di un campionato, dilapidare vantaggi tecnici su piste come quella dell’Azerbaijan può costare molto. VOTO 7: E’ MANCATO IL COMODO APPOGGIO IN RETE

SAINZ: lo spagnolo della Renault disputa una gara tutta pepe e porta punti pesanti. Anche lui sfrutta l’ecatombe dei piloti di vertice, ma almeno si fa trovare pronto. VOTO 8: SI PRENDE UNA SODDISFAZIONE

LECLERC: il monegasco disputa la gara della vita in Azerbaijan. Sfrutta la partenza caotica e rimane sempre in top ten, tirando sempre come in qualifica. La sua caparbietà gli frutta il sesto posto finale. E’ chiaro che una prestazione del genere è originata dai ritiri eccellenti, ma si fa trovare pronto. Se continua così, l’anno prossimo, in Ferrari non possono ignorarlo. VOTO 9: CHIC

ALONSO: l’asturiano alla fine del primo giro aveva l’auto distrutta. Al termine del gran premio arriva settimo. Una delle sue migliori gare di sempre. VOTO 8: TORNA IN UN TOP TEAM

STROLL: il canadese non riesce a ripetersi come l’anno scorso, mancando il podio. L’auto non c’è, il pilota pure e la squadra sembra allo sbando.

VANDOORNE – HARTLEY: pazientemente nelle retrovie, colgono punti che li smuovono in classifica. VOTO 7: SPETTATORI PRIVILEGIATI

ERICSSON – GASLY – MAGNUSSEN: tra errori, contatti e penalità i tre arrivano non riescono ad arrivare a punti e a dimostrare il loro talento. S.V.

BOTTAS: si ritira per gomma forata. Vittoria sfumata a pochi km dal traguardo. VOTO 9: LA SFORTUNA CI VEDE BENISSIMO

GROSJEAN: dice di aver modificato per errore il ripartitore di frenata. Sta di fatto che in regime di Safety Car, mentre scalda le gomme, si schianta contro un muretto. VOTO 2: LA FERRARI TE LA SCORDI

VERSTAPPEN – RICCIARDO: il duo Red Bull fa a gara a chi sorpassa meglio. Alla fine, però, combinano il patatrac. VOTO 2: RED BULLI

HULKENBERG: il tedescone sulla pista dell’Azerbaijan non fa mai faville. Ennesimo errore di guida e ciao gara. VOTO 4: I MURETTI GLI STANNO STRETTI

OCON: eliminato da Raikkonen. Forse poteva essere un po’ più previdente. S.V.

SIROTKIN: ritirato.

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