Serie A, rimescolamento nei piani alti


La 15esima giornata di Serie A si è conclusa, è stata una tre giorni – venerdì, sabato e domenica – di calcio italiano davvero emozionante con tante partite belle e divertenti. Come sempre non sono mancate le sorprese, quel tipo di sorprese che solo questo sport sa regalare.
La situazione nelle zone nobili si fa davvero interessante: dopo la vittoria contro l’Inter di lunedì, il Napoli esce con le ossa rotte dalla sfida contro il Bologna facendosi così sorpassare dai neroazzurri vincitori contro il Genoa.
La Juventus ritorna definitivamente una contender del campionato e i tre punti contro la Lazio lo attestano.
La Fiorentina dopo due brutti pareggi ritrova la vittoria in casa contro l’Udinese mentre il periodo buio della Roma sembra non finire più: i giallorossi non vanno oltre il pareggio contro il Torino.
Anche Hellas Verona – sconfitta contro l’Empoli – la Sampdoria – pessima figura contro il Sassuolo – e il Palermo – batosta a Bergamo contro l’Atalanta – non sanno davvero più come si vince.
Uno dei risultati sorprendenti di giornata – oltre a quello del Dall’Ara – è il pareggio del Carpi contro il Milan.
Per concludere il Chievo si allontana, al meno per ora, dalle zone peggiori sconfiggendo al Matusa il Frosinone.

Il primissimo anticipo di giornata si gioca venerdì allo stadio Olimpico tra Lazio e Juventus.
Si può finalmente dire che la Juve è tornata: vince un match complicato con un buon 2 a 0.
L’autogol di Gentiletti – sfortunata deviazione dopo un tiro cross di Dybala – e una meravigliosa conclusione da fuori area sempre de la “Joya” castigano la squadra di Stefano Pioli già alla fine del primo tempo.
Nei secondi 45’ la squadra di Allegri ha controllato la partita e ha mantenuto per il quarto impegno consecutivo – dopo Milan, Manchester City, Palermo – la porta inviolata.
Ora i bianconeri si rifanno per davvero sinistramente sotto alle zone nobili e le squadre che la stanno precedendo sentiranno la pressione del ritorno della Vecchia Signora.
Invece per la Lazio è crisi nera, arriva la quinta sconfitta nelle ultime sei partite e il mister biancoceleste è a rischio esonero.

Il primo appuntamento del sabato si gioca ancora all’Olimpico ma questa volta in quello di Torino.
Infatti i granata ospitano la Roma di Rudi Garcia in cerca disperata di punti per non sprofondare ulteriormente in una crisi senza fine.
Il match è molto combattuto e durante i 90’ ci sono stati numerosi ribaltamenti di fronte e alcune occasioni ma nessuna particolarmente pericolosa.
Succede tutto nel finale di gara quando Miralem Pjanic – con il grandissimo aiuto di Padelli – porta in vantaggio i giallorossi su un calcio di punizione da posizione defilata.
La Roma poteva non complicarsi nuovamente la vita? No, il centrale difensivo tedesco Rudiger commette un’ingenuità in area di rigore, Manolas commette fallo e l’arbitro concede un penalty che in realtà poteva starci come no: Maxi Lopez realizza dagli 11 metri e firma il risultato finale di 1 a 1.

La seconda partita del sabato si gioca a San Siro tra Inter e Genoa.
La squadra di Mancini si impone ancora una volta in questo campionato con il risultato di 1 a 0.
L’autore del gol vittoria è Adem Ljajic grazie a una bella punizione che trafigge la porta di Mattia Perin.
L’allenatore nerazzuro ha deciso prima del match di non schierare in campo il bomber – che quest’anno sta attraversando più di una difficoltà – Mauro Icardi.
L’Inter – almeno per una notte – sarà la capolista in attesa della partita tra Bologna e Napoli.

Allo stadio Renato Dall’Ara il Bologna ospita il Napoli.
Che partita meravigliosa che abbiamo assistito: 3 a 2 per i padroni di casa dopo un match sofferto e a dir poco spettacolare!
Nel primo tempo i rossoblù distruggono la retroguardia partenopea segnando due gol: il primo di Mattia Destro – viziato forse da un leggero fuorigioco – e il secondo di Rossettini sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
Nella seconda metà di gioco l’attaccante ex Roma segna la sua doppietta personale aiutato da un errore di Pepe Reina.
Quando tutto sembrava finito, si sveglia Gonzalo Higuain che in 10’ la butta dentro due volte mettendo in serie difficoltà la squadra di Donadoni nei minuti finali.

La Fiorentina allo stadio Artemio Franchi ospita l’Udinese di Stefano Colantuono.
I friulani reggono l’urto viola solo 45’: al termine della partita il risultato è di 3 a 0.
Nel primo tempo la Fiorentina si porta in vantaggio con Kalinic: il croato segna quasi per caso con una deviazione di un tiro proveniente dai piedi di Badelj.
Dopo il clamoroso palo dello svizzero dell’Udinese Widmer si scatena la furia della squadra di Paulo Sousa.
Nella seconda metà di gara arrivano gli altri due gol che chiudono i conti: il primo di Ilicic su calcio di rigore e il tris di Gonzalo Rodriguez.
La Fiorentina torna alla vittoria dopo i pareggi con Empoli e Sassuolo.

Altra grandissima prestazione dell’Atalanta e altra pessima per il Palermo.
Allo stadio Atleti Azzurri dell’Italia i bergamaschi si impongono con un netto 3 a 0 sugli avversari.
German Denis, Cherubin e l’olandese De Roon sono i marcatori dell’incontro.
La squadra del presidente Zamparini sprofonda sempre più nel baratro e ora la situazione è davvero critica.
Nel secondo tempo abbiamo assistito ad un Guinness dei primati: Giulio Migliaccio, subentrato in campo al posto di Kurtic, si è fatto espellere dopo 32 secondi dal suo ingresso sul rettangolo di gioco.

Il programma della domenica pomeriggio prevede anche l’esordio – in campionato – di Gigi Del Neri sulla panchina dell’Hellas Verona.
I veronesi al Bentegodi ospitano l’Empoli. A portare a casa i tre punti sono proprio i toscani che con cinismo vincono per 1 a 0.
L’uomo gol empolese è il difensore Andrea Costa che condanna l’Hellas all’ennesima sconfitta stagionale e un esordio per il mister friulano più che amaro.

Un altro scontro salvezza è quello che si gioca allo stadio Matusa tra Frosinone e Chievo.
I veneti riescono a portarla a casa per 2 a 0 solo nei minuti finali.
Il match non è privo di polemiche perché il gol del vantaggio è stato un calcio di rigore realizzato da Alberto Paloschi dopo un fallo dubbio – più che dubbio – di Diakite in area.
Il raddoppio è di Meggiorini nei minuti di recupero ma ormai il Frosinone era tutto in attacco per trovare un disperato pareggio.

Arriva ancora un passo falso per la Sampdoria targata Vincenzo Montella – clamoroso parziale da 0 vittorie 3 sconfitte.
Questa volta l’artefice del misfatto è il Sassuolo di Di Francesco che si impone con un netto 3 a 1 sui blucerchiati a Marassi.
I marcatori sono Acerbi, Floccari e Pellegrini nel primo tempo e Zukanovic – inutile – per la Sampdoria.
La ripresa è normale amministrazione da parte degli emiliani che concludono agevolmente – al di là del gol al 90’ –  il match tra le contestazioni del pubblico di casa.

L’ultima partita della 15esima giornata di Serie A si gioca al Braglia di Modena tra Carpi e Milan.
Gli emiliani riescono a strappare un sudato pareggio contro i rossoneri: 0 a 0 il risultato finale.
Le punte milaniste – Bacca in primis e Niang – non riescono ad essere praticamente mai incisive.
Nei minuti finali i ragazzi di Mihaijlovic ci hanno provato con tutte le forze, arrivando più volte vicini alla rete che avrebbe permesso al Milan di guadagnare i tre punti.
La difesa del Carpi e uno strepitoso Belec hanno impedito ciò e hanno regalato ai biancorossi un punto davvero importante.

Lazio-Juventus 0-2 (Gentiletti aut, Dybala)
Torino-Roma 1-1 (Pjanic, Maxi Lopez rig)
Inter-Genoa 1-0 (Ljajic)
Bologna-Napoli 3-2 (Destro x2, Rossettini, Higuain x2)
Fiorentina-Udinese 3-0 (Kalinic, Ilicic rig, Rodriguez)
Atalanta-Palermo 3-0 (Denis, Cherubin, De Roon)
Hellas Verona-Empoli 0-1 (Costa)
Frosinone-Chievo 0-2 (Paloschi rig, Meggiorini)
Sampdoria-Sassuolo 1-3 (Acerbi, Floccari, Pellegrini, Zukanovic)
Carpi-Milan 0-0 

2 Comments

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  1. Luigi

    La storia dell’avere un piede, una mano, il petto o altre parti del corpo non nominabili in fuorigioco sta diventando farsesco.

    Bisognerebbe rivedere l’intera regola, semplificandola come era una volta: sei in fuorigioco se sei oltre la linea dei difensori con tutto il corpo, punto. Regola che dovrebbe valere solo nella tua metà campo difensiva, così magari puoi avere anche armi per contrastare squadre come era il Barcellona di Guardiola, un orrendo anti-calcio perché giocava solo una squadra.

    • Eugenio Petrillo

      Il fuorigioco è sempre stato un rebus davvero complicato da risolvere. Ma d’altronde se non ci fossero fuorigioco, falli di mano, rigori dati o non dati, non ci sarebbero più le chiacchiere da bar! 🙂

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