Serie A, una “pioggia” di emozioni


Al termine della tredicesima giornata di Serie A, la squadra che rimane da sola capolista è l’Inter, uscita vincitrice dal match casalingo contro il Frosinone.
A seguire il Napoli, unica delle contendenti ad ottenere i tre punti al Bentegodi contro l’Hellas Verona. Roma e Fiorentina pareggiano entrambe per 2 a 2 contro Bologna e Empoli.
Il Sassuolo – ormai considerata come una big del campionato – esce con le ossa rotte da Marassi contro il Genoa: sconfitta all’ultimo secondo.
Ed ecco la Juventus che vince con il Milan in casa, supera i rossoneri in classifica ed ottiene il terzo bottino pieno consecutivo in Serie A.
Udinese e Torino sconfiggono Sampdoria – del neo allenatore Montella – e l’Atalanta – mai battuta in casa – mentre la Lazio pareggia allo stadio Olimpico contro il Palermo di Ballardini.
In ultimo il Carpi – un po’ come l’Hellas Verona – non sa più come vincere e perde in casa contro il Chievo.

La prima partita di giornata è l’anticipo che si gioca allo stadio Dall’Ara tra Bologna e Roma.
Nonostante la pioggia che si è abbattuta incessantemente sul capoluogo emiliano e il campo in condizioni al limite della decenza, il match è stato dal primo minuto fino all’ultimo ricco di emozioni.
I ragazzi di Donadoni, specialmente nel primo tempo, hanno dato esempio di come una squadra con la forza di volontà possa mettere in difficoltà un’avversaria decisamente più forte e organizzata: al triplice fischio dell’arbitro Rocchi il risultato è di 2 a 2.
Dopo un gol ingiustamente annullato a Mounier, i rossoblù passano in vantaggio con il terzino dall’ottima prospettiva Adam Masina.
Nel secondo tempo va in scena il “festival del calcio di rigore”: tre rigori assegnati, due alla Roma – realizzati da Miralem Pjanic ed Edin Dzeko – e uno al Bologna – realizzato dall’ex di turno Mattia Destro.

Allo Juventus Stadium i bianconeri ospitano il Milan nel secondo anticipo di Serie A.
Entrambe le squadre sono scese in campo con l’obiettivo di conquistare i tre punti ma solo la Vecchia Signora raggiunge lo scopo prefissato: vittoria di misura per 1 a 0.
La partita non è stata bella, né dal punto di vista dello spettacolo – pochi i tiri in porta della Juventus e pochissimi quelli del Milan – né dal punto di vista tecnico.
Per Allegri la strada si mette subito in salita quando nel primo tempo Patrice Evra è costretto ad uscire dal campo per infortunio: la fortuna ha voluto che a subentrare sia stato Alex Sandro, assistman e uno dei migliori in campo.
Anche Hernanes ha dovuto lasciare la partita anzitempo portando il mister livornese a passare da un 4-3-2-1 al più che collaudato 3-5-2.
Nella ripresa la Juve passa in vantaggio grazie alla bellissima azione di Pogba-Alex Sandro e ad un potente tiro della “Joya” Paulo Dybala che trafigge la porta di Donnarumma.
Il primo tiro che impensierisce Buffon è al 93’ di Alessio Cerci.

Il lunch match della domenica si gioca al Bentegodi tra Hellas Verona e Napoli: è risaputo che il rapporto tra le due tifoserie non sia idilliaco.
Gli scaligeri in crisi di risultati (ultimi in classifica con il Carpi) dovevano assolutamente trovare dei punti. Nonostante questo la squadra di Mandorlini non è riuscita a placare la netta superiorità degli “scugnizzi” di Maurizio Sarri: 2 a 0 per i partenopei al termine.
Sebbene nel primo tempo il Napoli non sia riuscito a creare tante occasioni, ha imposto per 45’ il proprio gioco facendo abbassare la retroguardia della squadra veneta.
Nel secondo tempo invece si scatena la forza napoletana, guidata da un super Lorenzo Insigne: segna il gol che apre le marcature e fornisce l’assist del raddoppio di Gonzalo Higuain.

La Fiorentina ospita allo stadio Artemio Franchi l’Empoli nel derby toscano di Serie A.
I Viola dovevano sfruttare il passo falso della Roma ma la squadra di Giampaolo è stata brava e giocando un super primo tempo impedisce ciò: 2-2 al 90’ e primo pareggio stagionale per la Fiorentina.
Partono forte gli ospiti segnando entrambi i gol nella prima metà di gioco: Marko Livaja apre i conti – rete viziata da una posizione di fuorigioco – e Marchel Buchel da fuori area raddoppia.
Nella ripresa Paulo Sousa mette in campo Kalinic e Bernardeschi e il match cambia completamente. In una manciata di minuti il croato sistema le cose: mette a segno due gol servito prima da Marcos Alonso e poi da Babacar. Nel finale solo la traversa gli impedisce di portarsi a casa il pallone.

Allo stadio Olimpico la Lazio ospita il “nuovo” Palermo di Ballardini (all’inizio della sosta della Nazionali l’egocentrico patron rosanero Zamparini aveva esonerato Iachini dopo una vittoria).
L’incontro termina 1-1 tra i fischi dei pochi tifosi accorsi allo stadio.
Nel primo tempo gioca meglio il Palermo: Franco Vasquez e Alberto Gilardino sono i migliori ma il gol lo segna Goldaniga all’esordio da titolare.
Nella ripresa Stefano Pioli mette in campo Antonio Candreva il quale segna un tiro dagli 11 metri procurato da Lulic.

Incredibile la partita di Marassi tra Genoa e Sassuolo: 2 a 1 per i padroni di casa con emozioni fino all’ultimo secondo.
Dopo un primo tempo scialbo e privo di particolari occasioni – eccetto la bruttissima figura dell’espulsione di Domenico Berardi e Diego Perotti – nel secondo i genoani si portano meritatamente in vantaggio grazie a un bel tiro a giro di Rincon.
Quando tutto sembrava finito in realtà è iniziato lo spettacolo: al 93’ sugli sviluppi di un corner Acerbi pareggia i conti e 20 secondi dopo, con un imperioso stacco di Pavoletti, i rossoblu ritornano in vantaggio.

Il match del Friuli tra Udinese e Sampdoria è deciso da una sola rete, quella di Badu: il ghanese viene servito splendidamente da Cyril Thereau e davanti alla porta di Viviano è freddo e bravo a realizzare l’1 a 0 decisivo.
La squadra di Colontuono con questi tre punti si allontana dalla zona retrocessione mentre il nuovo team allenato da Vincenzo Montella scende addirittura al dodicesimo posto della classifica.

Allo stadio Atleti Azzurri d’Italia arriva la prima sconfitta interna dell’Atalanta contro il Torino per 1 a 0.
Il gol decisivo arriva direttamente dalla testa di Cesare Bovo – seconda rete stagionale dopo quella nel derby  – su cross di Daniele Baselli.
L’uomo più pericoloso della partita è il “Gallo” Belotti che si è procurato tre grandi occasioni non andate a buon fine.
Arriva finalmente una vittoria per i granata che erano in astinenza da quasi due mesi – contro il Palermo.

L’ultima partita del pomeriggio di Serie A è Carpi-Chievo allo stadio Braglia di Modena.
Ad avere la meglio sono i veneti che si impongono per 2 a 1.
Due gol nei primi minuti per la squadra di Maran: Inglese apre le marcature e Meggiorini raddoppia i conti.
Nel secondo tempo il Carpi – grazie ad uno sfortunatissimo autogol di Gamberini – riapre la sfida ma non riesce ad acciuffare un insperato pareggio.

L’ultima partita è quella che si gioca a San Siro tra Inter e Frosinone.
L’Inter è obbligata a vincere per provare a diventare capolista solitaria.
Il risultato finale non smentisce i pronostici: i neroazzurri vincono, stravincono per 4 a 0.
Vista così in realtà sembra una vittoria schiacciante in un match dove una squadra ha dominato e l’altra si è fatta dominare. Invece i ciociari hanno giocato e hanno avuto anche alcune occasioni per colpire il bersaglio grosso. Gli ultimi due gol dell’Inter – Murillo e Brozovic – sono stati segnati al 89′ e al 92′ quindi nei minuti finali della partita.
Ad aprire le marcature è stato Jonathan Biabiany al primo centro dopo il terribile stop dell’anno scorso per seri problemi al cuore. Il raddoppio è opera di Mauro Icardi, servito perfettamente da Adem Ljajic.

Bologna-Roma 2-2 (Masina, Pjanic rig, Dzeko rig, Destro rig)
Juventus-Milan 1-0 (Dybala)
Hellas Verona-Napoli 0-2 (Insigne, Higuain)
Fiorentina-Empoli 2-2 (Livaja, Buchel, Kalinic x2)
Lazio-Palermo 1-1 (Goldaniga, Candreva rig)
Genoa-Sassuolo 2-1 (Rincon, Acerbi, Pavoletti)
Atalanta-Torino 0-1 (Bovo)
Udinese-Sampdoria 1-0 (Badu)
Carpi-Chievo 1-2 (Inglese, Meggiorini, Gamberini aut)
Inter-Frosinone 4-0 (Biabiany, Icardi, Murillo, Brozovic)

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