Serie A, tra pronostici e considerazioni


Il buongiorno si vede dal mattino? Probabile. La Juventus è ancora la squadra da battere? Probabile. Sarà una cavalcata trionfale senza particolari ostacoli per i bianconeri come gli anni passati? Ecco, questa volta molto meno probabile.
Nonostante la vittoria della squadra di Allegri in Supercoppa italiana – giocata a Shanghai – per 2 a 0 contro la Lazio, il gap delle rivali pare essere notevolmente diminuito.
Soffermiamoci un attimo però sulla conquista juventina del primo trofeo stagionale.

Il manto erboso dello Shanghai Stadium era in condizioni imbarazzanti e sia Juventus che Lazio hanno trovato delle difficoltà.
Per 69′ il match è stato piuttosto noioso senza particolari occasioni ma dal 70′ al 74′, la Vecchia Signora sblocca il risultato e segna due gol: prima Mario Mandzukic di testa su cross di Sturaro e poi Paulo Dybala servito dal nuovo 10 Paul Pogba.
Game, set and match Juve… settima Supercoppa italiana in bacheca.

Le partenze dei leader juventini Pirlo, Tevez e Vidal peserà certamente sulle prestazioni della squadra di Allegri, ma la società si è ben coperta con ottimi sostituti: come non notare i gol del croato e dell’argentino all’esordio!
Roma e Inter comunque sono le probabili contendenti allo Scudetto in quanto si sono rafforzate in ogni reparto.
I giallorossi hanno acquistato il portiere polacco Szczesny, Iago Falque dal Genoa ma soprattutto Salah (Chelsea) e Edin Dzeko (Manchester City).
I neroazzurri invece – alla luce delle ultime deludenti stagioni – hanno dovuto mettersi sul mercato in maniera più massiccia: super acquisto di Kondogbia dal Monaco, i difensori Murillo e Miranda da Granada e Atletico Madrid, Jovetic dal Manchester City ed infine Montoya dal Barcellona.

Subito dopo ci sono Napoli, Fiorentina e Milan che proveranno ad attaccare un posto in Champions League.

I partenopei stanno cercando di coprire i reparti più lacunosi con giocatori di qualità: Allan, Valdifiori, Chiriches e Hysaj su tutti.
Bisogna però vedere se Maurizio Sarri sarà all’altezza di allenare una squadra dalle altissime pretese come il Napoli.
I Viola stanno facendo un’ottima impressione in queste amichevoli estive dove hanno sconfitto compagini di primissimo livello europeo e mondiale come Barcellona e Chelsea.
Per ora sembra ottima la mano di mister Paulo Sousa che intravede in Federico Bernardeschi il futuro della squadra toscana.
Infine i rossoneri di Sinisa Mihaijlovic si sono migliorati sicuramente in attacco – Bacca e Luiz Adriano – e a centrocampo – Bertolacci e Jose Mauri. Manca assolutamente uno o più difensori e probabilmente anche un centrocampista di spessore.

Poi, chi lo può sapere, il calcio è strano e ci sarà qualche outsider che farà un ottimo campionato. Chi può essere? Lazio, Sampdoria, Genoa e Torino le più probabili ma attenzione anche a Sassuolo, Palermo e Udinese che si sono migliorate.

Delle tre neopromosse il Bologna sembra essere quella più forte e quella che avrà meno problemi. Carpi e Frosinone – prima apparizione della loro storia in Serie A – dovranno fare un vero e proprio miracolo per ottenere la salvezza.
L’Empoli – per ora – pare essere la terza candidata alla retrocessione: ha perso tutte le pedine fondamentali per la meritatissima conferma dell’anno scorso.
Le due veronesi – Chievo e Hellas Verona – e l’Atalanta infine se la giocheranno a metà classifica, sempre non trascurando ciò che succede in fondo alla griglia.

A confermare o a smentire i nostri pronostici e le nostre idee sarà sicuramente il campo: il rettangolo verde non mente mai! 

3 Comments

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  1. Luigi

    Visto che un’opinione forte non la nego a nessuno, ti dico la mia.
    Vedo la Juventus ancora davanti, ma se la Roma prende un esterno difensivo di livello sono pari (nel caso di arrivo dei tedeschi, i bianconeri tornano davanti).
    Per il terzo posto il Milan è favorito: ha fatto tutti gli acquisti giusti, rinforzando tutti i settori, e ha uno dei migliori dieci allenatori d’Europa per capacità di comprendere come far rendere ciascun giocatore.
    L’Inter è un pelo sotto, ha fatto ottimi acquisti ma sembra sempre non avere una strategia, se non quella di accontentare Mancini. Il Napoli lo vedo male: i nuovi non sono giocatori che spostano. Stesso discorso per la Fiorentina, che mi sembra una di quelle squadre che parte forte e poi cala alla distanza. La Lazio invece è ok, ha mantenuto continuità con l’anno scorso, anche se forse servirebbe una prima punta in più per far fronte alle assenze di Klose (ma se recupera Djordjevic quello è sostanzialmente un acquisto).
    Sotto è bagarre: le due genovesi, Palermo, l’Udinese, il Verona, ma l’istinto mi dice che emergeranno Sassuolo e Bologna.
    Per la retrocessione, Atalanta, Chievo, Frosinone e le due provinciali. Do le ultime tre.

    • Eugenio Petrillo

      Ciao Gigi, ti ringrazio intanto per il commento che fa sempre piacere ricevere! 🙂
      In linea di massima sono d’accordo con te ma ho ancora qualche dubbio sul Milan. Non tanto sui nuovi giocatori presi fin ora perché sono sicuramente utilissima alla causa ma non credi che manchi qualcosa in difesa?
      Ok l’acquisto di Romagnoli è buono (25 milioni + 5 di bonus forse sono un tantino troppi, come i 20 per Bertolacci ma è un altro discorso) ma comunque manca ancora un altro centrale (Zapata, Paletta, Mexes, Alex, Zaccardo e il giovane Ely non sono affidabili come titolari) e terzini (De Sciglio altalenante l’anno scorso, Abate in fase estremamente calante e Antonelli non bastano affatto).
      Detto questo sul reparto offensivo non si discute, migliorato assolutamente.
      L’Inter dietro si è rafforzata eccome: Miranda e Murillo sono due centrali importanti. Il reparto si completa con Montoya e Santon. A centrocampo Kondogbia aggiunge certamente forza fisica e gambe e in attacco Jovetic una decina (se non di più) di gol li assicura.
      Staremo a vedere 😉

  2. Luigi Ercolani

    Sul Milan: centrali ce ne sono a sufficienza, tutti quelli che hai detto sono validi, e lo sono di là del pessimo rendimento degli ultimi anni. Con uno staff tecnico preparato, un centrocampo più sicuro e una organizzazione secondo me torneranno a fare la differenza. A volte basta semplicemente guardare e valorizzare ciò che hai in casa, ottimizzando le risorse senza stare a cercarle fuori (lo stesso discorso vale per Cerci).

    Sull’Inter: io sono dubbioso, perché al di là di tutti gli acquisti che hai nominato, che peraltro sono stati pompati senza essersi ancora farsi i denti sui campi italiani, non vedo proprio strategia. E se su Kondogbia posso essere d’accordo (ma la forza non c’era anche l’anno scorso? Non serviva un po’ di fosforo in più? E’ stato fatto solo per fare uno sgarbo ai cugini) su Jovetic dissento totalmente: sì, i goal in più li garantisce, ma se sta bene. E quante volte è successo con continuità negli ultimi anni?

    E comunque non volevo incentrare il discorso solo sulle milanesi.

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