Serie A, roller-coaster in vetta alla classifica


Nonostante la settimana di sosta per le Nazionali, le polemiche del big match tra Juventus e Roma sembrano proprio non voler cessare. Il presidente giallorosso James Pallotta ha chiesto una tregua ma dire che non è stato ascoltato, specialmente da mister Garcia, è un eufemismo.
A noi però interessa solamente il calcio giocato e perciò è decisamente più divertente parlare di risultati e partite.
É singolare quello che è successo durante la settima giornata di campionato: la Roma ha accorciato le distanze dalla Juve, approfittando del pareggio dei bianconeri contro il “fanalino di coda” Sassuolo.
Il Milan finalmente vince e convince in trasferta contro una sempre ostica Hellas Verona, mentre la Sampdoria si fa recuperare due gol dal Cagliari, interrompendo così parzialmente la bella cavalcata nelle zone nobili della classifica.
La Lazio invece riesce a portare a casa i tre punti dal Franchi di Firenze, segno di una buona qualità di collettivo.
Il Palermo batte il Cesena nel finale, portando a casa la prima vittoria stagionale; l’Udinese crolla contro il Torino, mentre il Parma non sa proprio più come si vince e viene sconfitto in trasferta dall’Atalanta.
Nel big match serale invece Inter e Napoli non vanno oltre il pari: risultato che sicuramente non fa comodo a nessuna delle due squadre.

Il primo match di giornata è Roma-Chievo allo stadio Olimpico. I padroni di casa si portano subito in vantaggio con Mattia Destro, portando la partita sui binari giusti.
Il raddoppio non arriva dopo molto, infatti un contropiede di Adem Ljaic punisce e sigla il 2 a 0.
Dopo poco meno di 10′ l’arbitro assegna un calcio di rigore alla Roma, e, neanche a dirlo, Francesco Totti insacca il pallone in rete.
Il secondo tempo non vede nessun sigillo e dunque l‘incontro si conclude con un netto 3 a 0 per la squadra di Rudi Garcia.

La partita in notturna invece vede impegnata la Juventus a Reggio Emilia contro il Sassuolo: si può dire Davide contro Golia, la prima contro l’ultima della classe.
Il risultato può sembrare scontato ma proprio come narra il racconto biblico è Davide, in questo caso il Sassuolo, ad avere la meglio su Golia.
Il Sassuolo non ha vinto ma di sicuro il pareggio fa più sorridere gli emiliani rispetto agli juventini.
I “neroverdi” si portano addirittura in vantaggio con Simone Zaza, attaccante destinato a finire proprio sotto la guida di Max Allegri in quanto il club di Torino ha un diritto di “re-compra” sul giocatore.
Paul Pogba, migliore in campo per i campioni d’Italia, segna il pareggio con delizioso tiro a giro da fuori area. Il primo tempo termina con la Juve che fa la partita, procurandosi numerose palle gol ma che Consigli ha saputo respingere.
Il secondo tempo è caratterizzato dal possesso palla bianconero, la Juve continua ad attaccare ma senza colpo ferire, pareva quasi impotente e senza forze per portarsi in vantaggio.
Il Sassuolo riesce così a resistere guadagnandosi un punto che vale una vittoria, mentre per la squadra di Allegri è completamente il contrario.
Forse la Juventus ha voluto risparmiare un po’ di energie per l’incontro di Champions League contro l’Olympiakos di mercoledì?

Il programma domenicale si apre con una partita molto interessante tra Fiorentina e Lazio. I viola hanno bisogno di macinare punti per puntare all’Europa – obiettivo di inizio stagione – mentre la Lazio ricerca conferme dopo le buone prestazioni delle ultime due giornate.
E sono proprio i biancocelesti ad avere la meglio, imponendosi al Franchi per 2 a 0.
A segno il solito Djordjevic – quinto sigillo stagione per il serbo – e nella ripresa il bosniaco Senad Lulic.
Dunque arriva la terza vittoria consecutiva per la Lazio che vola al sesto posto in classifica: la squadra di Pioli c’è e può dar fastidio alle big.

Dopo l’abbuffata del pranzo, iniziano le partite del primo pomeriggio. Al Bentegodi di Verona per esempio l’Hellas ospita il Milan di Pippo Inzaghi.
Il protagonista del match è uno solo: il giapponese Keisuke Honda autore di una splendida doppietta.
Per il jolly milanista sono ben sei le reti in campionato, risultato del giusto equilibrio trovato grazie al nuovo allenatore rossonero.
Ad aprire però le marcature è un sfortunatissimo autogol di Rafael Marques mettendo già da subito l’incontro in mano agli avversari.
Nico Lopez però nel finale di gara segna il gol della bandiera che rende un po’ meno amara la sconfitta interna.

All’Olimpico di Torino invece c’è Torino-Udinese. La squadra di Stramaccioni deve cercare di riscattare il brutto pareggio casalingo contro il Cesena avvenuto prima della sosta.
I granata hanno però la meglio sui friulani:  un gol di Quagliarella che con un colpo di testa decide l’incontro senza pietà della sua ex squadra.
La squadra di Ventura ha meritato questi tre punti anche alla luce delle numerosi occasioni per segnare altri gol, specialmente con Vives e Amauri.

La Sampdoria reduce da un grandissimo inizio di campionato cerca altri tre punti in Sardegna contro il Cagliari.
Anche se la partita si mette sui binari giusti per i blucerchiati – reti di Gabbiadini e Obiang – il Cagliari riesce a recuperare e a pareggiare 2 a 2.
La squadra di Zeman è stata aiutata dall’espulsione di Cacciatore che ha lasciato i suoi compagni in dieci e ha permesso a Avelar – su calcio di rigore – e poi a Sau di agguantare gli ospiti.

Nell’altra isola va in scena Palermo-Cesena, sfida che assegna punti utili per la salvezza.
I padroni di casa cercano disperatamente la prima vittoria stagionale mentre i romagnoli si accontentano di altri punti per proseguire la cavalcata verso la salvezza.
Sono i rosanero ad avere la meglio: prima si portano in vantaggio con una vera e propria magia di Paulo Dybala e poi  chiude il costaricano Giancarlo Gonzalez che segna al debutto.
In mezzo però la squadra di Bisoli aveva trovato il pareggio grazie ad un penalty di Alejandro Rodriguez.
Grande festa al Renzo Barbera e Iachini può tirare un piccolo sospiro di sollievo dopo le non certo ottime prestazioni precedenti.

L’ultima partita che si gioca alle 15 è Atalanta-Parma.
La compagine di Roberto Donadoni deve assolutamente vincere per scacciare dei brutti fantasmi.
Ma è proprio un errore di Mirante che consegna la vittoria ai bergamaschi allo scadere del tempo: il gol è stato comunque segnato da Boakye.
I tifosi emiliani sono infuriati e dopo il triplice fischio chiamano a raccolta sotto la curva ospite la squadra per scambiare due chiacchiere non certo pacate.

Il programma domenicale si conclude con l’incontro a San Siro tra Inter e Napoli, entrambe alla ricerca di una vittoria: chi per continuare a ingranare punti dopo le ultime buone uscite e chi per risollevarsi da una posizione critica.
Le emozioni ed i gol avvengono tutti però nel finale: i partenopei passano per due volte in vantaggio con Jose Maria Callejon ma vengono ripresi entrambe le volte prima da Guarin poi da Hernanes.
È stata una partita molto nervosa anche in panchina, infatti dopo il gol di Guarin l’arbitro ha fatto allontanare dal campo Walter Mazzarri per proteste.
L’Inter ha dimostrato di non voler mollare anche se gli avversari erano andati in vantaggio e ha giocato sempre con il coltello tra i denti e ciò lo dimostra il gol del “Profeta” a poco dalla fine dopo che sembrava tutto finito per i neroazzurri.

Roma-Chievo 3-0 (Destro, Ljaic, rig. Totti)
Sassuolo-Juventus 1-1 (Zaza, Pogba)
Fiorentina-Lazio 0-2 (Djordjevic, Lulic)
Verona-Milan 1-3 (a.g. Marques, Honda x2, Nico Lopez)
Atalanta-Parma 1-0 (Boakye)
Torino-Udinese 1-0 (Quagliarella)
Cagliari-Sampdoria 2-2 (Gabbiadini, Obiang, rig. Avelar, Sau)
Palermo-Cesena 2-1 (Dybala, rig. Rodriguez, Gonzalez)
Inter-Napoli 2-2 (Callejon, Guarin, Callejon, Hernanes)
Genoa-Empoli 1-1 (Bertolacci, Tonelli)

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