La felce ad ance e la fisarmonica troneggiante


Per il filosofo Bachelard, l’incisore percepirà una forza dentro qualunque forma. Basta pensare alla profondità che s’acquisti. Incidendo qualcosa, noi virtualmente ne rafforziamo i limiti ortogonali di configurazione. E’ interessante la materia grezza che assomigli alla mano. Modellata a “rafforzarne” i limiti ortogonali, attraverso le incisioni, quella si percepirebbe come un utensile. Nella materia grezza simile alla mano, la prospettiva “afferrerà” se stessa. Bachelard cita il classico ceppo. Là, i pochi polloni fungeranno da “dita”. Il ceppo, usato contro il pavimento, perderebbe il “pugno” della materia grezza: per rimodellarsi come la “mano” del follatoio, del raschiatore, del battipalo ecc… La fotografia di Alice ha il bianconero. Il vestito si percepirà nel “mantice” di se stesso. Alice avrà le braccia a suonare una “fisarmonica” del busto. Il vestito s’intreccerà nelle proprie “palme”. Alice avrebbe una vitalità “vegetativa”. Il vestito diventerebbe una sorta di “felce”. Certo le ance della fisarmonica sono “incise” nel… “follatoio” del suono. Il mantice avrà i propri “polloni”. La mano destra “esce” dal busto, così da “spararci” tutto il “caricatore”… delle ance! Alice poserà nel “ceppo” d’un trono. Lei utilizzerà la bellezza letteralmente per “suonarcele”, tramite le palme della vittoria. Il “ceppo” del busto sarebbe caricato come un battipalo. S’aggiunga che pure la vetrata sullo sfondo si percepirà “ad ance”.

Thorimbert - Etro

 

Bibliografia consultata:

G. BACHELARD, Il diritto di sognare, Dedalo, Bari 2008, p. 96

 

Nota biografica sugli artisti recensiti:

La stilista Alice Etro nasce a Milano nel 1987. Lei proviene da una famiglia storicamente nota nell’industria del fashion. Alice in particolare ha studiato presso l’Istituto Marangoni di Milano. Lei nel 2009 comincia a lavorare presso l’azienda familiare. Per l’autunno/inverno del 2013/2014, Alice realizza la sua prima collezione da donna, nel marchio Larusmiani.

www.larusmiani.it

Il fotografo Toni Thorimbert nasce a Losanna (Svizzera) nel 1957. Specializzato nel reportage, la ritrattistica o la moda, egli cresce a Milano. Là, negli anni ’70 Toni si farà notare documentando le tensioni politiche e sociali. In seguito, egli lavorerà per importanti riviste (quali Max, Sette, Amica ecc…), favorendone l’innovazione. Nel 1995 Toni scatta per il Progetto “Chimica aperta”, assieme ad altri maestri (Basilico, Castella, Gentili, Jodice). Le sue fotografie sono state acquisite dai musei specializzati presso la Collezione Città di Parigi, la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e la Library of Tibetan works and archives (in India). Toni collabora con molte riviste, frequentemente internazionali, come Details, Rolling Stone, GQ, SportWeek, Io Donna ecc…

www.tonithorimbert.com

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