Murare la dissonanza


Il filosofo Adorno ama la dodecafonia di Schonberg, la quale, tramite le sue dissonanze, simboleggerebbe al meglio tutte le “lacerazioni” dell’uomo contemporaneo, conoscendo sia il dramma della guerra mondiale o dell’alienazione sul lavoro, sia l’ingenuità della “canzonetta” (commercializzata in via nazionalpopolare). Si può citare un passo dalla Odissea omerica. Ulisse sceglie di farsi legare all’albero della sua nave, per udire il canto delle sirene, ma scansando l’attrazione d’avvicinarsi (pericolosamente) a quelle. Per Adorno, vale lo stesso nel concerto contemporaneo. Gli spettatori in platea, innanzi al coinvolgimento della musica, comunque restano immobili, fino alla banalissima eccezione dell’applauso. Adorno coglie il pericolo d’un concerto che non “strida” più, contro il dramma e l’alienazione della società contemporanea… La modella Alida suona il pianoforte, sin da bambina. Lei è inquadrata dietro ad uno spartito. In primo piano, il nostro sguardo cozza contro la cassa del pianoforte a muro. La testa di Alida è tagliata a metà, all’altezza del naso (lungo la linea dello spartito). Mentre lei suona, il nostro coinvolgimento finirà per scansarsi, tramite il nascondimento della cassa (in primo piano)? Più simbolicamente, forse, il pianoforte ci lacererebbe. Qualcuno percepirà che Alida suoni “timidamente”, sotto il nascondimento della cassa? Invero, questa fotografia ci ricorderebbe che la società umana nel Novecento purtroppo ha “sbattuto” contro se stessa (con le guerre o l’alienazione sul lavoro). Gli occhi di Alida si vedono chiusi ed abbassati. La sua concentrazione sulla tastiera esprime il monito per cui il linguaggio della musica sa parlare universalmente (al di là d’ogni differenza socioculturale). Un’arte impercettibile, in grado di superare le “divisioni” fra i “muri”. Certamente, è una fotografia costruita sulle dissonanze (col viso tagliato dallo spartito, ed il nostro sguardo a “cozzare” sulla cassa).

 

Altemburg - Collini

 

 

Bibliografia consultata:

G. FORNERO – S. TASSINARI, Le filosofie del Novecento, Mondadori, Milano 2002, pp. 556-557

 

Nota biografica sugli artisti recensiti:

La modella Alida Altemburg s’è laureata in Comunicazione – Media – Pubblicità allo IULM di Milano. Oggi lei lavora per varie agenzie. Sia avendo uno spirito eclettico, sia amando tutte le arti, Alida pratica la pittura, la recitazione e soprattutto la musica. Sempre, lei esprime le sue passioni con un linguaggio chiaro, diretto, immediato, semplice. Le interessa aiutarci a percepire l’armonia, la bellezza, la serenità e l’amore per la vita. Qualcosa da condividere con tutti noi.

www.alida-altemburg.com

 

P.S. Avvertenza – Instructions

La modella Alida Altemburg non ha potuto risalire al preciso autore del suo scatto.

 

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