23° turno della Serie A italiana di pallacanestro


Il mercato, come è noto, è un rebus irrisolvibile. Quando decidi di aggiungere un elemento a quelli che hai già, esso può portare in dote qualità tecniche che permettono di migliorare il rendimento, o essere solo un peso (e uno stipendio) in più per la soietà e nello spogliatoio. L’ editoriale  di questa settimana (chiedo venia, niente citazione, sulle aggiunte purtroppo non ne ho trovate di pertinenti) è dedicato proprio a quegli elementi che sono arrivati a stagione inoltrata e che hanno cambiato in positivo il corso per gli eventi per le loro compagini: i vari Peric e Chase a Cremona, i Dean e Lakovic che hanno risollevato le sorti avellinesi e il Pullen che Bologna si augura faccia lo stesso con le sue, fino a Pinkney e Rochestie, uniche note liete di Biella.  Fa specie pensare, in particolare, come il play avesse iniziato la stagione addirittura giocando in Eurolega a Vitoria,  e ora si ritrovi in fondo alla classifica del campionato italiano. Questo è il mercato: un cubo di Rubik di cui si può trovare la combinazione vincente. O in cui ci si può perdere.

EMPORIO ARMANI MILANO 78 – 81 VANOLI CREMONA
Cade in casa di nuovo l’ Olimpia, palesando ancora quei limiti che sembravano ormai solo un ricordo. Parte forte, ma non abbastanza da riuscire a scrollarsi di dosso la coriacea Cremona, la quale alla fine ha la meglio. Protagonisti per gli ospiti sono Peric (23), Chase (22), il Vitali ex di turno (13 e 6 falli subiti) e Johnson (10, ma 6 perse). Gentile (15), Radosevic (14) e Green (13) sono invece i leader di una Milano che nel momento del dunque perde la bussola (ed Hairston, 11 per lui, out per infortunio tre settimane), anche se ritrova Bremer (11). Ma quello che non convince è, al solito, l’ atteggiamento mentale.

ACEA ROMA 74 – 69 UMANA VENEZIA
Roma si dimostra un gradino compagine solida e di livello, superando Venezia grazie ai suoi valori aggiunti: Sono 22 i punti di Lawal, 17 quelli di Datome e 13 (in 19 minuti) di Jones. La Reyer inizia bene concludendo il primo parziale avanti di 8, poi alla lunga i capitolini vengono fuori e l’ Umana rimane attaccata alla partita grazie al duo Clark – Szewczyk (22 e 18 rispettivamente), cedendo solo nel finale.

LENOVO CANTÙ 74 – 62 SCAVOLINI BANCA MARCHE PESARO
Nell’ anticipo di mezzogiorno, Cantù supera una Pesaro mai in partita. Il trascinatore è ancora Aradori (14) che insieme al ritrovato Smith (15) e al capitano Mazzarino (11) consentono ai brianzoli di agganciare il quarto posto in graduatoria. Pesaro paga la giornata sottotono di Kinsey e Stipcevic, autori comunque entrambi di 10 punti. Viceversa, molto bene Barbour (15) e Crosariol (13).

OKNOPLAST BOLOGNA 82 – 74 TRENKWALDER REGGIO EMILIA
Raccoglie meno di quanto merita la rinnovata Virtus di Luca Bechi, in vantaggio per tutto il match ma che si fa rimontare nel finale. Di fronte, una Trenkwalder che va di sicuro inserita tra le sorprese del campionato, come testimoniano la stagione di Cinciarini (13) e quella di Taylor (22), a cui si unisce un Bell tirato a lucido (24 in 26 minuti). Dall’ altra parte, esordisce col botto il fenomeno Pullen (22), coadiuvato da un finalmente positivo Smith (10), e dall’ animus pugnandi messo in campo da Poeta (12 per il capitano, come quelli di Gaddefors). Ora che è salva, Bologna  sogna la remuntada.

JUVECASERTA 72 – 64 MONTEPASCHI SIENA
Sembra aperta ufficialmente la crisi di Siena, che cade sul campo di Caserta in modo fragoroso, subendo 28 punti (contro 16) nel quarto periodo. Negli ultimi dieci minuti si scatena Mavraides segnando tutti i suoi 11 punti, mentre chi aveva tenuto su i campani fino a quel momento erano soprattutto Akindeele (19) e Jelovac (13). I migliori marcatori della Mens Sana sono invece Hackett e Brown, entrambi a 10.  Cosa dite, rende l’ idea sulla  consistenza della prestazione dei toscani?

ANGELICO BIELLA 72 – 77 SIDIGAS AVELLINO
Rochestie 20 e Pinkney 30. Fine. Sono ancora i due americani gli unici a salvarsi tra i piemontesi, mentre Avellino conferma il suo eccellente stato di forma.  La vittoria arrivaanche senza Lakovic (infortunato): poco male, perché pensano Dragovic (25), Dean (13),  Richardson (12) e Spinelli (11) a condurre per mano gli irpini fino al successo.

SUTOR MONTEGRANARO 93  – 86 ENEL BRINDISI
Brindisi cade ancora, questa volta contro la Sutor, e ora teme il ritorno di Bologna, Avellino e Caserta, più che la fuga della scostante Venezia.  Degli americani, Simmons è l’ unico in palla (14), mentre chi fa pentole e coperchi contro i marchigiani sono Ndoja (19) e Viggiano (17). Montegranaro, dal canto suo, trova una prestazione monstre di Di Bella (14 punti, 10 rimbalzi, 8 assist). Il play pavese è ben supportato: Slay scrive 15 a referto, 14 Cinciarini, 12 Freimanis, 13 Amoroso e 11 Johnson.

BANCO DI SARDEGNA SASSARI 76 – 75 CIMBERIO VARESE
Sassari aggancia in vetta Varese e si erge al primo posto grazie alla miglior differenza canestri. Lo scontro diretto tra le due regine del campionato lo risolve un canestro di Thornton (13 punti) a fil di sirena, molto probabilmente viziato da un’ infrazione di passi. Nulla da togliere comunque all’ ottima prova dei sardi,  che vengono guidati da un Drake Diener superlativo (23 punti, 8 rimbalzi e una stoppata). Varese incappa in una serata non positiva, affindandosi ai 14 punti di Ere e ai 25 di Dunston che, nel finale, pasteggia in area grazie alla marcatura predisposta per lui da Sacchetti (le ali Vanuzzo e il figlio Brian piuttosto che il centro Easley).

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