20° turno della Serie A italiana di pallacanestro


«Un vero padre desidera che suo figlio diventi meglio di lui, e non la sua copia carbone». Tratto da Nip/Tuck, questo aforisma introduce il personaggio dell’ editoriale di questa giornata: Stefano Gentile. Al di là della sconfitta subita da Caserta contro Roma, sono molte giornate che “il figlio di Nando” sta facendo bene, risultando sempre tra i migliori tra le fila della sorprendente compagine di Sacripanti. Una squadra di carattere, combattiva, ami arrendevole, che trova il suo simbolo nel playmaker di casa. Non erano andate bene, le prima due esperienze di Stefano Gentile in Serie A: tanta panchina nel 2007/2008 tra le fila di Milano, e la retrocessione dell’ anno passato a Casale. Il fratello Alessandro sembrava fargli ombra, dopo le prestazioni a Treviso prima e poi ancora di più con il suo passaggio all’ Emporio Armani. Eppure Stefano, più grande di tre anni rispetto ad Alessandro, non si è perso d’ animo. Ha ricominciato da casa, dove il cognome “Gentile” ancora procura brividi di piacere lungo la schiena per i casertani. La sua poteva essere un’ eredità pesante, invece nel suo campionato sta dimostrando grande intelligenza e spirito di volontà. Non a caso, qualità che hanno sempre riconosciuto anche suo padre, quando Caserta lottava per il titolo.

TRENWALDER REGGIO EMILIA 79 – 61 EA7 EMPORIO ARMANI MILANO

Nell’ anticipo del sabato, Reggio Emilia ferma la corsa in trasferta dell’ Olimpia, che lontano dalle mura amiche aveva vinto le ultime sette partite. I padroni di casa sono sempre al comando, permettono un mini- rientro a Milano nel terzo periodo, ma poi la schiantano con nell’ ultimo quarto grazie a un terrificante parziale di 20 – 8. La metà di quei 20 è di Taylor (per lui 19 complessivi), e oltre a lui è da rimarcare la prova chirurgica di Antonutti ( 3/3 da due e 10 totali, come quelli di Jeremic) e il consolidato asse Cinciarini – Brunner, 15 (con 7 assist) e 12 rispettivamente. Milano si regge al solito sulle spalle di Bourousis (17) ed Hairston (13), trovando lampi anche da Gentile (11). Sembra ancora un insieme di solisti, più che un coro unanime.

BANCO DI SARDEGNA SASSARI 87 – 76 SCAVOLINI BANCA MARCHE PESARO

La prova che Pesaro è rinata la si vede a Sassari, dove per tre quarti gli uomini di Markovski tengono testa alla più quotata compagine sarda. Senza i 28 punti di Drake Diener e i 21 di Ignerski, probabilmente staremmo scrivendo di una Vuelle corsara, ma bisogna pur sempre ricordare che due elementi così il Banco di Sardegna li ha, e non ci sono motivi per cui non dovrebbe usarli. Così come Pesaro ha Kinsey (33), rinforzo invernale che sta facendo le fortune dei marchigiani. Oltre a lui, si mettono in luce Cavaliero (10) e Crosariol (12), mentre tra i sardi vanno sottolineate le prestazioni di Sacchetti (13) e Devecchi (10).

VANOLI CREMONA 89 – 87 SUTOR MONTEGRANARO

Cremona supera Montegranaro in una gara fondamentale ai fini della salvezza, dopo che gli ospiti avevano chiuso in vantaggio di quattro lunghezze all’ intervallo. Il punteggio alto è simbolo di voglia di giocarsela da parte di entrambe, e non a caso sono ben dieci gli uomini che in totale vanno in doppia cifra. Tra i padroni di casa Vitali (16), Chase (11), Harris (20), Stipanovic (16) e Jackson (13), mentre per Montegranaro sono Cinciarini (22), Di Bella (20), Burns (19) Anoroso e Johnson (11 per entrambi).

MONTEPASCHI SIENA 98 – 75 ANGELICO BIELLA

Siena si riprende dopo la batosta (-31) subita in Eurolega a Tel- Aviv contro il Maccabi e passeggia sul suo campo contro Biella. Sono i lunghi toscani che impacchettano il successo:  alle fine si contano 16 punti per Kangur , 14 per Sanikidze e Ress, e 12 per Eze (oltre ai 13 di Janning e di Moss). Al solito, a guidare i piemontesi ci sono Rochestie (16), Johnson (17), Pinkney (18) e Jurak (12).

UMANA VENEZIA 76 – 68 ENEL BRINDISI

Il confronto tra una delle rivelazioni di questa stagione e quella dell’ anno passato si conclude a favore dei padroni di casa. Finalmente la squadra di Mazzon sembra avere ritrovato il filo del discorso che pareva smarrito, e il merito va quasi certamente ai suoi uomini di esperienza: Szczewczyk (19 punti), Clark (15), Bulleri (10) e Bowers (12) rappresentano la spina dorsale che potrebbe riportare Venezia ad avere quel ruolo di mina vagante che le apparteneva nel 2011/2012. Brindisi stecca, a causa dei problemi di falli di Gibson (serata “normale” per lui, che segna solo 13, come quelli di Simmons) e della scarsa vena di Viggiano. Si distinguono però Reynolds (14) e Grant (10).

JUVECASERTA 64  – 66 ACEA ROMA

Roma si riprende dopo il tonfo interno contro Milano, e lo fa ai danni di Caserta. I campani ci provano, trascinati come consuetudine da Gentile (11), Akindeele (10), Jelovac (17) e Jonusas (11). In effetti, Caserta è avanti nel punteggio alla fine del terzo periodo, salvo poi crollare nella quarta frazione: è di 17 – 7 il parziale a favore dei capitolini, che in assenza di Datome vengono guidati da Goss (13), D’ Ercole (11), Taylor (11) e Lawal (8, e 6 rimbalzi).

PALLACANESTRO CANTÙ 67 – 60 CIMBERIO VARESE

Nella serata in cui tutta Italia è incollata agli schermi (chi può permetterselo, ovvio, se no c’è la radio) per godersi un altro derby, Inter – Milan, a Desio ne va in scena un altro. Cantù e Varese danno vita a una partita punto a punto, in cui la difesa dei padroni di casa riesce a tenere sotto controllo l’ attacco degli ospiti, il secondo del campionato. La Cimberio non trova la solita messe di punti (16 punti di Dunston, 12 di Green e 10 di Ere) e questo i brianzoli, micidiali nel cavalcare il duo Aradori – Cusin (20 e 10 rispettivamente, e i primo chiude addirittura con 10 falli subiti). Come spesso accade, il derby sorride a chi all’ inizio veniva dato per sfavorito.

SAIE3 BOLOGNA – SIDIGAS AVELLINO

Rinviata causa neve alle 20:30 del 27 marzo.

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