15° turno della Serie A italiana di pallacanestro


«Quant’è bella giovinezza/ che si fugge tuttavia!/ Chi vuol esser lieto, sia:/ del doman non c’è certezza». Abbiamo scelto questi famosi versi di Lorenzo de’ Medici, per aprire l’ editoriale di questa settimana. Il tema, si sarà già capito, è quello della gioventù, ispirato nell’ occasione dall’ impresa sfiorata dalla Virtus Bologna a Cantù. Non ingannino i 15 punti di distanza, che i padroni di casa hanno costruito nel quarto periodo, quando i ragazzi di Finelli pagavano l’ affrontare una squadra più rodata ed esperta. A un certo punto del secondo quarto a costruire il vantaggio bolognese in campo c’ erano Imbrò (18 anni), Moraschini (22), Gaddefors (20) e Fontecchio (17), guidati dal veterano Rocca. Se il new deal promosso dall’ amministratore delegato Sabatini sarà vincente, lo sapremo in futuro. Per ora il risultato è un undicesimo posto in classifica al giro di boa, e il terzo peggior attacco della Serie A. Ma far prendere uno spavento a domicilio a una delle prime potenze del campionato è forse un indizio sul un futuro forse radioso.

CHEBOLLETTA CANTÙ 79 – 64 SAIE3 BOLOGNA

Cantù soffre all’ inizio, poi rimonta nel terzo periodo e nel quarto amplia il suo vantaggio. Bologna non demerita, ma con Smith largamente insufficiente e Gigli limitato dai falli può poco contro i lunghi di casa. Leunen segna 16 punti, e con lui in doppia cifra vanno Markoishvili (11, come Tabu) e Aradori (14). Poeta e Rocca sono i veterani che sospingono la Virtus, mentre Gaddefors (15) è l’ emblema della “meglio gioventù” felsinea. Alla Final Eight va Cantù, e l’ incrocio con Roma è già un match affascinante.

SIDIGAS AVELLINO 71 – 78 SCAVOLINI BANCA MARCHE PESARO

I fantasmi del derby contro Caserta si ripresentano, e la Scandone viene battuta in casa dalla Pesaro degli ex di turno Markovski, Crosariol, e Bryan. Il lungo veneto segna 15 punti, mentre Barbour e Stipcevic scrivono entrambi 22 sul loro tabellino. Tra i padroni di casa si distinguono Hardy (10), Johnson (15), e Dean (19). Ma ora la classifica è tornata a farsi preoccupante.

SUTOR MONTEGRANARO 84 – 86 ACEA ROMA

Montegranaro gioie e dolori, prima costruisce un vantaggio consistente, poi si fa rimontare da Roma fino al supplementare e alla sconfitta. Goss (17) e Datome (18) sono i mattatori per gli ospiti, Lorant (15) si dimostra una presenza, e Jones (14) e Lawal (13) forniscono il consueto apporto. Tra i marchigiani spiccano Cinciarini (23), Steele (14), Amoroso (16) e Burns (13).

CIMBERIO VARESE 85 – 87 UMANA VENEZIA

Cade in casa Varese per la prima volta, anche se non compromette il primo posto in classifica che le farà in contrare Milano al primo turno delle Final Eight di Coppa Italia organizzate al Forum di Assago. Pesa l’ assenza di Banks ed Ere, e per questo devono fare pentole e coperchi Green (26), Dunston (21) e De Nicolao (15). Resta in ombra Polonara, mentre Mazzon ammira i 27 punti di Szewczyk e i 24 di Clark, oltre ai 10 di Rosselli. Così Venezia può festeggiare.

ANGELICO BIELLA 59 – 92 VANOLI CREMONA

Cade Sansone con tutti i Filistei. Anzi, no. Ci  si attendeva una rivoluzione dopo il -33 casalingo, e in effetti c’ erano state: le dimissioni di Atripalidi e Cancellieri sono state però respinte. Le soluzioni sono state il taglio di Robinson, Chrysikopoulos e Jaramaz, e l’ arrivo di Tsaldaris. A proposito di arrivi, ha fatto molto bene il neo- acquisto Rochestie (18 punti), e nel marasma generale si sono distinti anche Johnson (10) e quella vecchia volpe di Jurak (12). La partita, per i Cremonesi, è stata una manna dal cielo: 26 punti e 11 rimbalzi di Peric, 18 di Aaron Johnson, 15 di Harris e Jackson (neo- cittadino italiano) e i 10 di Stipanovic.

TRENKWALDER REGGIO EMILIA 91 – 72 JUVECASERTA

La valanga reggiana si abbatte su Caserta e toglie ai coraggiosi ragazzi di Sacripanti la speranza della Final Eight, in cui gli emiliani disputeranno il primo match contro Siena. Taylor segna 22 punti, Antonutti 17, Cinciarini 14, Brunner 12 e Jeremic 10. Chi prova a tenere in piedi i bianconeri sono Akindeele (17 punti), Michelori (12), e Mordente (14). Caserta fallisce la prova decisiva, ma d’ altra parte era già un grande risultato essere arrivati a giocarsi le proprie possibilità di andare alla Final Eight.

ENEL BRINDISI 76 – 83 EMPORIO ARMANI MILANO

Milano si ricorda di Milano, e sono dolori per Brindisi. Al PalaPentassuglia i padroni di casa restano in partita solo nel primo quarto, poi l’ Olimpia prende il sopravvento con Bourousis (14 punti), Green (12, come il pugliese Basile) ed Hairston (10). Brindisi trova i 22 punti di Gibson, i 18 di Robinson, i 14 di Reynolds e i 10 di Simmons. Il resto, stranamente per Brindisi, però è poca cosa.

BANCO DI SARDEGNA SASSARI 96 – 66 MONTEPASCHI SIENA

Sassari rulla Siena e si prende il secondo posto in graduatoria, che la porterà a sfidare Brindisi alla Final Eight di Coppa Italia. Contro Siena, i cugini Diener imbastiscono l’ ennesimo spettacolo (12 punti di Drake, 10 di Travis), Easley sciorina il suo repertorio di schiacciate (3, e 18 punti in totale), e Vanuzzo e Sacchetti ne mettono entrambi 15. Siena non si vede praticamente mai, se non per le prestazioni di Hackett, Sanikidze e Brown, autori rispettivamente di 10, 12 e 13 punti.

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