Serie A – 20° giornata


Nell’anticipo del sabato, è Bologna – Chievo alle 18 ad aprire questa giornata di Serie A. Al Dall’Ara, la squadra rossoblù cala il poker. Ad aprire le marcature è Kone al 13° minuto che, da azione di calcio d’angolo, stacca più alto di tutti e insacca per il vantaggio felsineo.  Il Chievo cerca più volte il pareggio, ma la squadra di Corini non riesce a creare molti pericoli nell’area avversaria. Così, al minuto 44, arriva il raddoppio del Bologna, questa volta firmato da Alberto Gilardino, che con un tocco sotto mette il pallone alle spalle di Sorrentino. Bologna che gioca bene, chiudendo difatti il primo tempo con un doppio vantaggio. Ma nella ripresa la musica non cambia, ancora Bologna, ancora Gilardino. L’attaccante di Biella è abile a sfruttare un‘azione e a chiudere così definitivamente la partita al 59’. Il poker viene calato all’88, quando Manolo Gabbiani con un bel goal chiude la partita sul 4-0 finale.

Nell’altro anticipo, l’Inter ritorna alla vittoria battendo il Pescara per due reti a zero. Alla squadra di Stramaccioni però servono ben 30 minuti per sbloccare il risultato contro un ottimo Pescara che fino a quel momento si era difeso bene. Il goal arriva da una bella girata di Rodrigo Palacio, che torna al goal dopo quasi 2 mesi. La squadra nerazzurra controlla bene la partita, senza rischiare troppi pericoli. Il raddoppio, porta invece la firma di Guarin servito da un bell’assist di Palacio.

Ad aprire la domenica calcistica è l’anticipo delle 12,30 tra Torino e Siena. I granata partono forte,  e dopo soli 5’ sono già in vantaggio. Brighi è abile a sfruttare un cross rasoterra di D’Ambrosio, siglando il suo primo goal stagionale. Il Siena non ci sta, e al 32° trova il pareggio con Reginaldo. Ma la gioia dei bianconeri dura solo pochi minuti. Al 36° è Bianchi a riportare il Toro in vantaggio, il capitano insacca di testa alle spalle di Pegolo. E’ poi Alessio Cerci, a pochi secondi dal termine del primo tempo, a siglare il terzo goal dribblando il portiere su azione di contropiede. Nella ripresa, Paolucci accorcia le distanze per il Siena. Quest’ultima che ha l’occasione di pareggiare al 90°, ma l’ex Rosina sbaglia clamorosamente un calcio di rigore. Finisce 3-2, e sono tre punti d’oro per i granata che si portano a quota 23 in classifica.

Alle 15 in campo tutte le big. Dalla Juventus impegnata a Parma, alla Lazio impegnata tra le mura amiche contro l’Atalanta, dal Napoli di Mazzarri che sfida il Palermo al San Paolo, alla Roma di Zeman che si trova a Catania. Le altre sfide hanno visto di fronte Cagliari e Genoa, con i sardi che escono vincitori dallo stadio Is Arenas con un 2-1 in rimonta. Difatti era stato il Genoa per primo a portarsi in vantaggio con Pisano al 48°. Il pareggio arriva al minuto 55’ con Sau, servito da un assist di Nainggolan. La vittoria arriva grazie al goal del capitano Conti, che all’82° stacca di testa su palla inattiva e regala così tre punti fondamentali per la salvezza. Altra sfida degna di nota è quella del Friuli di Udine, dove Udinese e Fiorentina si sfidano per le zone alte della classifica. La squadra viola è più propositiva nei primi minuti, e trova il vantaggio al 20° con un incolpevole autogoal del portiere friulano Brkic. Infatti la palla, colpita di testa da Gonzalo Rodriguez, prima sbatte sulla traversa e poi sul portiere, finendo in rete. Udinese decisamente sfortunata, ma che trova il pareggio nel finire del primo tempo con un calcio di rigore trasformato da Di Natale. Nel secondo tempo è la squadra di Guidolin a partire forte, trovando il vantaggio al 66° con un bel diagonale del solito Di Natale che così firma la sua doppietta personale. Un minuto dopo, è Muriel a chiudere i conti.  Il calciatore colombiano prova la conclusione dai 25 metri, trovando Neto disattento che regala così il goal agli avversari. Udinese che con questa vittoria si porta a quota 30, a cinque punti dalla zona Europa.

Zona Europa che vede protagonista il Napoli, che con la vittoria ottenuta in casa contro il Palermo si porta a 40 punti insidiando la Juventus capolista, distanziata di soli 5 punti. I partenopei trovano vita facile, contro un ormai modesto Palermo , che viene sotterrato sotto i colpi di Maggio al 30°, Inler quattro minuti dopo e Insigne al minuto 72’ che chiude in modo definitivo questa partita. Napoli in netta ripresa, Palermo sempre più giù.

Ad inseguire la capolista Juventus, c’è soprattutto la Lazio. La squadra di Petkovic vince, senza non poche polemiche, il match contro l’Atalanta. I bergamaschi, nell’azione del goal di Floccari, recriminano un tocco di mano dell’attaccante laziale, che prima di insaccare, tocca il pallone con la mano. Goal probabilmente da annullare, ma che viene assegnato al minuto 67’. Una Lazio meno caparbia rispetto alle gare precedenti, che trova molte difficoltà nel rendersi pericolosa, soprattutto nel primo tempo, dove crea pochissime occasioni da goal. Merito di un’Atalanta attenta nella fase difensiva. Ma nel secondo tempo, il goal di Floccari taglia le gambe ai bergamaschi, che al 77° subiscono il secondo goal su autogoal di Brivio. La squadra biancoceleste controlla la partita, portandosi così a -3 dalla Juventus.

Quest’ultima impegnata nella difficile trasferta di Parma. I parmigiani sono l’unica squadra a non aver ancora perso in casa, in questo campionato. La Juventus vuole abbattere questa ostilità, ma di fronte trova un Parma che concede pochissimi spazi. Nel primo tempo azioni pericolose da entrambi le parti, prima Quagliarella, a tu per tu con Mirante, non riesce ad insaccare. Poi Belfodil, saltando Caceres entra in area di rigore, ma prova un tiro giro che non riesce ad inquadrare la porta. Partita molto equilibrata nei primi 45 minuti. Nella ripresa però i bianconeri sbloccano la partita, Pirlo da calcio piazzato fa 1-0 complice una netta deviazione di Biabiany. La Juventus sembra controllare il risultato, ma al 77° è Sansone a purgare i bianconeri, sfruttando un bell’assist di Paletta e bruciando in velocità un Caceres decisamente sottotono. Finisce in parità, Juventus che nelle ultime due giornate ha raccolto un solo punto perdendone ben cinque a favore delle inseguitrici. Lotta allo scudetto che si fa più interessante che mai.

Lotta allo scudetto che però vede lontana la Roma, che a Catania raccoglie la sua ottava sconfitta stagionale. A decidere il match del Massimino è Alejandro Gomez, che con un bel tocco sotto, regala i tre punti al Catania, sempre più vicino a quota 40 che vuol dire salvezza matematica. Roma sprecona nel primo tempo, dove Mattia Destro sbaglia clamorosamente ben due delle tre azioni da goal. Anche Bradley ci mette del suo quando, a porta praticamente vuota, tira alto sopra la traversa. Catania più cinico, che nella ripresa così colpisce col goal che chiude la partita con la vittoria dei siciliani.

Il posticipo delle 20,45 va di scena allo stadio Ferraris di   Genova, dove arriva un Milan a caccia di punti per risalire la classifica e sfruttare lo scivolone della Roma. La Samp invece cerca continuità, dopo la splendida vittoria di Torino contro la Juventus. Una partita priva di emozioni nel primo tempo, dove solo un calcio piazzato di Eder fa svegliare i 30’000 tifosi doriani presenti allo stadio. Nella ripresa, grossa occasione per il Milan. Niang, prima da titolare in campionato, mette in mezzo dalla destra, la palla arriva sui piedi di Bojan che gira ulteriormente la palla in mezzo dove arriva in scivolata Boateng che a botta sicura calcia in porta, ma con uno splendido salvataggio Romero salva il risultato. Finisce con uno scialbo 0-0, il posticipo serale. Il Milan sale a quota 31, la Samp si allontana dalla zona retrocessione.

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