13° turno della Serie A italiana di pallacanestro


«L’umiltà vera è una specie di auto-annullamento; e questo è il centro di tutte le virtù». Piero Bucchi di umiltà ne avuta tanta. Dopo l’ esonero da Milano, nel dicembre 2010, con un bilancio di 9 – 3.  Certo, uscì dall’ Eurolega al primo turno non arrivando alle Top 16, ma il suo successore Scariolo (lasciando da parte la parentesi- Peterson) ha ottenuto lo stesso risultato, con un bilancio di campionato decisamente peggiore. I tifosi gli avevano voltato le spalle, la società non lo difese apertamente e aspettò il primo passo falso per sollevarlo dal suo incarico. Il coach bolognese, dopo l’ inizio del 2011 fermo, decise poi di scendere di categoria: Legadue, Brindisi, anche lei Serie A presto e male cacciata. Era un salto nel buio, si è rivelato un volo: risultati positivi, immediata risalita, stabilità di classifica al piano superiore e ora la Final Eight. Escludendone, tra l’ altro, la squadra della città dove è nato. E con la possibilità, domenica, di fare lo stesso con l’ Olimpia (inteso come sistema comprensivo di società e ambiente) che durante la sua permanenza a Milano lo ha sopportato e mai supportato. Non c’è che dire: Bucchi incarna alla perfezione la massima di John Wesley con cui si è iniziato l’ editoriale.

SAIE3 BOLOGNA 75 – 88 ENEL BRINDISI

Solita partita di Bologna: va avanti, nel primo tempo, poi nel secondo non si raccapezza più. Hansbrouck e Poeta a parte (26 punti per il primo, 15 per il secondo), e in parte, Smith (10) nel secondo tempo i bianconeri crollano verticalmente, nonostante i problemi di falli di Simmons. Viggiano, ancora una volta, si carica la squadra sulle spalle, segnando 25 punti, decisivi ai fini della vittoria, come i 17 di Gibson, i 13 di Ndoja e i 15 di Robinson.

ACEA ROMA 67 – 59 ANGELICO BIELLA

Roma parte forte, poi si fa recuperare, va sotto e ottiene la vittoria nel quarto periodo, con gli 8 punti (su 17) di Datome e i 7 sia di Taylor sia di Jones, che chiuderanno rispettivamente con 12 e 14. Bene anche Lawal, 10 punti e 15 rimbalzi, mentre dall’ altra parte Biella è quasi solo Trey Johnson (23) e Jurak (18). Anche se pare che ora si in arrivo Rochestie, play di passaporto montenegrino appena rilasciato da Vitoria.

UMANA VENEZIA 93 – 97 SIDIGAS AVELLINO

Il colpo di Avellino in casa di Venezia lascia ai lagunari solo uno minuscolo spiraglio per arrivare alla Final Eight di Coppa Italia. Alvin Young fa la consueta solida partita (23 punti), e trova Bowers (15) e Rosselli (10) ad aiutarlo. Avellino però è agguerrita, è guidata da Ivanov (21 e 9 rimbalzi) e sugli scudi trova anche Spinelli (13 e 7 assist), Hardy  e Dragovic (12 per entrambi). La salvezza si costruisce così.

SCAVOLINI BANCA MARCHE PESARO 69 – 82 CIMBERIO VARESE

A Pesaro non riesce il miracolo. Gli uomini di Markovski tengono botta sino all’ intervallo, chiuso in vantaggio. Poi nel terzo periodo cadono sotto i colpi di Polonara, che segna 12 dei suoi 20 punti finali, e Dunston, che ne mette 11 e che chiuderà con 18. Green sigla 17 punti distribuendo 6 assist, mentre il dirimpettaio Stipcevic, neo- arrivato nelle Marche, sigla 16 punti, come quelli di Cavaliero (11 invece quelli di Kinsey).

VANOLI CREMONA 71 – 87 TRENKWALDER REGGIO EMILIA

Stacca quasi il pass per le Final Eight, Reggio Emilia, espugnando il campo di Cremona. Magistrale Donell Taylor, 35 punti 7 rimbalzi e 2 assist, coadiuvato da Cinciarini (12), Brunner (13) e Jeremic (11). Vitali, tra i padroni di casa, per una volta non arriva alla doppia cifra (ma ci va vicino, 9 punti): i leader realizzativi dei lombardi sono Jackson (17), Harris e Peric (14); oltre a Stipanovic (10). Il resto è troppo poco, almeno per tenere testa a una delle sorprese di questo primo scorcio di stagione.

JUVE CASERTA 88 – 81 BANCO DI SARDEGNA SASSARI

Il cuore immenso di Caserta, che abbiamo elogiato già nell’ editoriale della settimana scorsa continua a battere, e porta Caserta ad un passo dalla Coppa Italia. Per fare questo, i campani battono la seconda forza del campionato Sassari, che propone al solito i cugini Diener  a fare pentole e coperchi (25 punti per Travis, 10 per Drake), un sorprendente Sacchetti da 10 punti, gli stessi di Ignerski. Mordente (14) e Jelovac (16) però non si arrendono al ritmo da corsa della Dinamo: nel secondo quarto Caserta recupera grazie a Gentile, che nella frazione segna 5 dei suoi 12 punti, e così i padroni di casa passano avanti e rimangono in vantaggio per tutto l’ incontro, anche grazie ai 10 di Jonusas

EMPORIO ARMANI MILANO 76 – 84 CHEBOLLETTA CANTÙ

Cantù espugna il parquet di Milano (che novità, direte, visto che l’ Olimpia non vince in casa dal 22 ottobre…) e dimostra di non aver patito l’ eliminazione al primo turno di Eurolega, che anzi le ha restituito qualcosa in termini di fluidità di gioco. È l’ ex di turno Aradori a guidare i suoi mettendo 25 punti, Markoishvili ne segna 19, Brooks 14 a cui aggiunge 9 rimbalzi, e Cusin 10 con il 66.7 % al tiro. Trinchieri festeggia così nel modo migliore l’ accordo per guidare la nazionale greca, mentre Scariolo, che ha da poco lasciato la panchina dell Spagna, non riesce a curare i difetti dei suoi. Troppo individualistico il gioco milanese, dove segnano 17 punti Langford e Melli, e 10 Hairston, Bourousis ed il neo- arrivato Green. Ma di gioco collettivo, neanche l’ ombra. Sicuri sia stata una buona idea mandare via Cook?

MONTEPASCHI SIENA 93 – 79 SUTOR MONTEGRANARO

Siena, dopo il colpo in casa del Fenerbahçe, replica e tra le mura amiche batte una Sutor mai in partita. Moss guida i toscani (23 punti), Brown fa il compitino (12, ma venerdì erano stati 41…), Sanikidze va in doppia doppia (13 punti, 12 rimbalzi), e Janning ed Hackett chiudono entrambi con 10. Dall’ altra parte, dei marchigiani si vedono solo Amoroso (23) e Burns (29), anche se ci prova anche Steele (10). Il resto rimane intrappolato nella valanga senese.

+ Non ci sono commenti

Aggiungi