Serie A – 19° giornata.


E’ Catania – Torino ad aprire questa giornata di campionato. Allo stadio Massimino, le squadre non vanno oltre lo 0-0. Siciliani che giocano praticamente tutta la partita in 10 uomini, per il rosso diretto a Lodi per fallo di reazione su Meggiorini. Nonostante l’uomo in più, il Toro non riesce a colpire nella porta avversaria. Finisce così in parità.

In serata all’Olimpico di scena la Lazio, che contro il Cagliari cerca i tre punti per mettere pressione alla Juventus. Sfiora diverse volte il goal la squadra di Petkovic, la più ghiotta delle occasioni arriva con Klose, che supera il portiere ma non riesce ad insaccare mandando a lato. Ad andare in vantaggio però è la squadra sarda, al 62’ è Sau ad insaccare alle spalle di Marchetti. Ma al 79’ la Lazio trova il pareggio, Konko è bravo a sfruttare un assist di Biava e a siglare così il suo primo goal in campionato. Ma l’episodio che fa discutere arriva al minuto 86’, quando un contatto dubbio tra Klose e Agazzi costa il cartellino rosso per il portiere sardo e il calcio di rigore per la Lazio. Quest’ultimo viene trasformato da Candreva. La squadra biancoceleste si porta così a -5 dalla capolista Juventus.

Nella domenica dell’Epifania, è Udinese – Inter  il lunch match delle 12,30. I nerazzurri vogliono tornare alla vittoria dopo la frenata in casa contro il Genoa, i friulani cercano continuità per risalire la classifica che li vede lontani dalle zone alte. L’Inter nel primo tempo recrimina un calcio di rigore per fallo di Domizzi su Palacio, contatto dubbio. Pochi minuti dopo, Di Natale fa tremare la traversa con un potente tiro su calcio piazzato. Nella ripresa l’Udinese si porta in vantaggio con Totò Di Natale, che sfutta il lancio di Lazzari e manda alle spalle di Handanovic con un forte diagonale. In pochi minuti l’Inter crolla. Prima l’espulsione di Juan Jesus, poi il raddoppio di Muriel chiudono la partita a favore dell’Udinese. Il terzo goal arriva al 79’ ancora con Di Natale. La squadra di Stramaccioni in forma decisamente calante.

Alle 15 è la volta di Juventus, Milan e Fiorentina. La squadra di Conte vuole la vittoria per tornare a +8 dalla Lazio, seconda in classifica. A fare la partita è la Juventus per tutto il primo tempo, al 24’ è Giovinco a portare in vantaggio i bianconeri su calcio di rigore. La Samp resta in dieci per l’espulsione per doppio giallo di Berardi. La partita sembra in discesa per la squadra capolista del torneo, ma il calcio a volte regala delle sorprese. Una di queste è il pareggio al 52’ di Icardi, che da fuori area lascia partire un bel destro che Buffon non riesce a trattenere. La Juve attacca, in campo entrano Quagliarella e Vucinic per cercare la vittoria, il modulo si trasforma in un 4-3-3 offensivo. Ma al minuto 68, accade quello che nessuno decisamente si aspettava. Ancora Mauro Icardi gela lo Juventus Stadium, portando in vantaggio i blucerchiati. La Samp riesce a resistere all’assalto bianconero, portando a casa tre punti fondamentali per la salvezza. Juventus nettamente bocciata.

Allo stadio Giuseppe Meazza è il Milan che va di scena contro il Siena. La squadra rossonera cerca di ripartire dopo il pesante ko subito in casa della Roma. Senza non poche difficoltà, il Siena riesce a concludere il primo tempo sul pari. Ma nella ripresa, il neo entrato Bojan, colpisce di testa insaccando al 67’ per il vantaggio milanista. Il Milan gioca meglio nella ripresa, all’80’ vede concedersi un rigore a favore. Dal dischetto si presenta Pazzini, che insacca per il raddoppio. All’87’ arriva il goal di Paolucci, che regala qualche brivido ai tifosi rossoneri. Ma il Milan porta a casa i tre punti, salendo a quota 30.

Decisamente una domenica calcistica ricca di sorprese. Il Pescara conquista la sua seconda vittoria di fila, a pagare questa volta è la Fiorentina. La squadra viola cade in casa, nella ripresa arriva il tracollo. Nel primo tempo più Fiorentina che Pescara. Perin, promessa del calcio italiano, compie miracoli tra i pali salvando il risultato due volte su Toni e compiendo un miracolo prima su colpo di testa ravvicinato di Rodriguez e poi su tiro al volo di Borja Valero. Ma nella ripresa il Pescara colpisce con Jonathas, che con un colpo di testa insacca alle spalle di un’incolpevole Neto. Dall’altra parte Perin para di tutto, la viola spreca molto. E come spesso accade nel calcio, non sempre vince chi gioca meglio. Ed ecco che allo scadere arriva il raddoppio del Pescara, che con Celik colpisce per il 2-0 che chiude i giochi. Sfortunata Fiorentina, cinico e fortunato il Pescara che così sale a quota 20, allontanandosi dalla zona retrocessione.

Nelle altre sfide si sono viste le vittorie di Genoa, Parma e Chievo. Il Genoa torna alla vittoria in casa, che mancava dal 26 agosto. A trascinare la squadra di Del Neri questa volta è Borriello, che con una doppietta porta i tre punti a Genova. Il Parma vince ancora, dopo la bella vittoria di Bologna, questa volta è il Palermo a farne le spese. In goal per gli emiliani Belfodil e Amauri, che sigla al 92’ il goal della vittoria contro la sua ex squadra. Per i rosanero l’illusorio pareggio di Budan all’85’. La squadra di Donadoni è l’unica squadra nella massima serie a non aver ancora perso tra le mura amiche. Al Bentegodi di Verona, è il Chievo a spuntarla sull’Atalanta. Veronesi in vantaggio al 37’ con Cofie, che con un bel tiro al volo regala la vittoria alla squadra di mister Corini.

Alle 20,45 è Napoli – Roma a chiudere questa 19° giornata di serie A. Il San Paolo scoppia di gioia dopo solo 4’ minuti, quando Cavani porta in vantaggio i partenopei sfruttando un bell’assist di Pandev e insaccando per il vantaggio. Ma la Roma non ci sta, pochi minuti dopo è Totti a servire sul filo del fuorigioco Destro, che però a tu per tu con De Sanctis non riesce a finalizzare. Ancora Roma pericolosa, Pjanic prova la botta da fuori, ma ancora De Sanctis non si lascia trovare impreparato. Nella ripresa una dormita generale della difesa giallorossa fa si che Cavani sigli il suo 15° goal stagionale, portando in vantaggio la squadra di Mazzarri. Ancora pochi minuti dopo, la Roma in area di rigore cerca ridurre il vantaggio ma Osvaldo prima e Bradley poi, a porta vuota, non riescono a concludere in rete. Al 70’ è ancora Edison Cavani, su calcio d’angolo il giocatore uruguaiano stacca di testa e, complice un clamoroso errore di Goicoechea, firma la sua tripletta personale. Due minuti dopo, Osvaldo accorcia le distanze sfruttando un assist di Pjanic. Quest’ultimo si fa espellere pochi minuti dopo, raccogliendo il secondo giallo. Roma che finisce la partita in dieci uomini, subendo al 90’ il quarto goal. Cavani, con uno splendido lancio, serve Maggio che, solo davanti il portiere, chiude la partita sul 4-1 finale.

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