Porno consumo


“Non so cosa dirti”

“Come non sai cosa dirmi?! E’ una grandissima idea!”

Il produttore si stiracchiò sulla sua poltrona di pelle nera, appoggiando i piedi con scarpe dei Fratelli Rossetti sulla scrivania di mogano, e sorseggiando un ottimo J&B on the rocks. Felix, di fronte a lui, si sentiva un pelo distante da lui sul fattore abbigliamento: la sua camicia blu a maniche corte sgualcita era inavvicinabile alla sua Ralph Lauren tema scozzese in verde, rosso e blu. I suoi blue jeans, che indossava da una settimana almeno, costavano circa cento volte in meno dei suoi Armani bianco panna. In quel caso anche lui sorseggiava J&B on the rocks, ma solitamente il suo whiskey non superava i cinque euro di spesa. Altre prospettive, altri modi di vedere la vita. Oppure, semplicemente il fatto che Felix non c’aveva un ghello mentre il produttore si. E come mondo è mondo, avere soldi vuol dire avere cose. Scarpe firmate, Vestiti firmati, alcolici di lusso, macchine fiammanti, donne da urlo, ville da panico, e tutto il resto. Il consumismo è nato con i grandi possedimenti di denaro, con i personaggi che si portano a casa al mese cifre con molti zeri, passando dai trattamenti per le piscine delle loro ville fino ad arrivare ai loro conti in Svizzera e alle Isole Cayman.

“Sei il più grande sceneggiatore del circuito, nessuno è come te, e tutti i produttori me compreso si affidano completamente alle tue storie ricordalo” disse il produttore finendo di sorseggiare il J&B.

“Ok potresti avere ragione, ma quello che mi proponi è qualcosa di fuori dai limiti” rispose Felix con il bicchiere in mano già finito da diverso tempo.

“Dai non fare il difficile. Sai che con la crisi che tutto il mondo sta vivendo dobbiamo cercare di risparmiare in tutto quello che possiamo

Felix non credeva che la crisi avesse colpito anche il suo produttore, non aveva per niente l’aspetto di una persona che la crisi la stava vivendo sulla propria pelle e suoi propri vestiti, ma rimase in silenzio mentre egli gli versava un altro J&B. Meglio berci sopra pensò. Meglio godere anche solo per pochi minuti dei grandi alcolici di questi ricconi possessori di fette di mondo. In soldi, naturalmente.

“Ma è assurdo risparmiare cosi! Non possiamo fare usare lo stesso preservativo ad attori diversi per più produzioni! La sanità sicuro lo verrà a sapere e ciao a tutti”

“Non ti preoccupare della sanità, quella è roba mia, non avremo problemi. Tu devi solo preoccuparti di mettere nelle storie il lato emotivo della cosa: si scambiano il preservativo come gesto d’amore, come a far capire che il tempo delle malattie è finito. Gli anni 80 sono andati da un pezzo, nessuno ha più paura dell AIDS, e noi glielo ribadiremo.” rispose il direttore agitando il sigaro che teneva nella mano destra, cosparsa di anelli dorati con strane effige a forme vaginali.

“Non ne sono troppo sicuro, ma sei tu che paghi…” tagliò corto Felix.

La situazione era veramente incredibile: l’industria cinematografica del porno, un ramo mai in perdita dall’alba dei tempi, cercava strattagemmi per guadagnare di più. Le colpiscono tutti, ma il porno si può dire che non è mai stato colpito dalla crisi ma anzi, con l’arrivo delle piattaforme digitali in web è incrementato a dismisura, oltrepassando anche limiti legali e cambiando il panorama del pensiero pudico nelle persone. Ora l’industria, che la crisi l’ha solo vista da lontano nei propri consumatori, voleva mangiare altre fette della torta finanziaria. I produttori pornografici hanno riso a crepapelle quando la Lehmann Brothers è affondata e si è portata via i soldi di innumerevoli famiglie, e ora poteva ridere ancora più forte sapendo che avrebbe dovuto pagare meno le sponsorizzazioni con le grandi marche di profilattici. Felix rimase qualche minuto in silenzio sorseggiando il suo terzo J&B e ripensando tutte questi aneddoti. Il suo volto forse esprimeva queste maledette verità, ma il produttore non sembrò notarle o,  forse è meglio dire, non ci fece alcun caso.

“Aspetto per la fine del prossimo mese almeno quattro script con questa modalità, Felix. Passa giù in segreteria se ti serve un piccolo anticipo, cosi magari ti compri del buon whiskey e delle buone sigarette, e il risultato sarà migliore!” disse il produttore alzandosi per stringergli la mano.

Felix gli strinse la mano ed uscì dall’ufficio, lasciando il produttore nella sua posa iniziale stravaccato sulla scrivania.

“Salve sono Felix, lo sceneggiatore pornografico. Mi hanno detto che posso avere un piccolo anticipo.” Disse alla giovane segretaria nel centralino al piano terra.

“Si si, ho appena ricevuto la segnalazione. Le dispiace in contanti?”

“Meglio così”

Felix prese le banconote ed uscì dal palazzo, senza congedi o saluti alla giovane segretaria. Bella, era molto bella. Bionda, bianca panna montata, rossetto rosso lucido, tette enormi strette in una camicina La Perla gessata. Se la saranno già scopata tutti su ai piani alti, e quindi Felix non ritenne utile fermarsi a parlare con lei.

Uscito dallo stabilimento, imboccò la strada fino al primo market visibile e ci si infilò dentro.

“Una bottiglia di J&B per favore”

Per una volta voleva anche lui bere del buon alcol, per i cazzi propri. Vide nello scaffale dietro al cassiere tutte le varietà e le marche di profilattici, dai ritardanti agli stimolanti, fino agli ultrasottili ed a quelli classici. Perfetto, non avrebbe più avuto il problema di telefonare in ufficio per sapere quale sarebbe stata la marca usata per ogni pellicola.

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