Da grande


Da bambini, la maestra Antonella,

 

ci faceva sempre un sacco di domande,

e fra tutte, mi ricordo la più bella:

“Che lavoro vorrai fare tu da grande?”

 

“Io da grande voglio essere importante.

Voglio fare il capo, anzi: il presidente!”

“Io da grande volerò con gli aeroplani:

riuscirò a toccare il cielo con le mani!”

“Io da grande voglio fare il musicista,

lo scrittore e il cantante: sarò artista!”

“Voglio fare quello che fa il mio papà,

ma più di tutto, voglio soldi a volontà.”

 

 

“Io da grande voglio fare il calciatore

per giocare con la palla ore ed ore.”

“Io da grande voglio fare l’avvocato,

per capire chi ha ragione e chi ha sbagliato.”

“Sarò un medico, il più bravo, è garantito!

Curerò la gente solo con un dito.”

“Io invece sarò un comico famoso,

per far ridere chi è triste o pensieroso.”

 

 

La maestra annotava annuendo

su un quaderno di colore giallo miele.

Sono l’ultimo a rispondere, dicendo:

“Io da grande, vorrei essere Michele.”

6 Comments

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    • Michele Canducci

      I matematici sono persone, per dinci! sono persone normaliiii!!! Evviva i matematici e la matematica, che insegna tra le altre cose anche ad usare l’immaginazione :)!

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