31° turno della Serie A italiana di basket


«Per far bene una cosa occorre studio, disciplina ed esercizio!». Parole di George Bernard Shaw, tratte dalla sua opera forse più famosa, il “Pigmalione”, che parlano di tre qualità fondamentali, che non sono mancate a nessuna delle squadre che sta lottando per la vetta della classifica: Cantù, Milano e Siena giungono nel momento più caldo (in tutti i sensi) della stagione rafforzate nelle loro sicurezze e pronte a darsi battaglia per il titolo di campione d Italia. Tutte hanno avuto passaggi a vuoto, durante la stagione, chi prima e chi dopo, ma ne sono uscite grazie a intelligenza, lavoro duro e  determinazione, e ora tutte sono pronte a sfidarsi per arrivare sul gradino più alto del podio. Giusto però anche parlare di chi scende: Casale Monferrato abbandona la Serie A dopo un solo hanno, malgrado abbia mostrato tenacia e non si sia arresa quando le cose si sono fatte critiche. La speranza è di rivederla presto da queste parti: la sua organizzazione e la competenza del suo organigramma ci fanno pensare che ciò potrebbe anche accadere molto presto.

 

BENETTON TREVISO 55 – 67 CIMBERIO VARESE

Vittoria in trasferta per gli uomini di Recalcati, che prendono subito le redini della gara e le tengono sino alla fine. Successo importante che tiene a distanza Roma, Cremona e Avellino in ottica playoff (tutte distanti 4 punti dalla Cimberio). Da incubo l’ inizio di Treviso, che segna solo 9 punti nel primo quarto, mentre Varese fugge grazie ai soliti Diawara (16 punti) e Kangur (14), ispirati dal figliol prodigo Phil Goss (16 punti e 6 assist). La vecchia guardia formata da Goree, Bulleri e Thomas è quella che invece tiene su i veneti (11 per il primo, 12 ciascuno per gli altri due). Troppo poco, per impensierire una Cimberio decisamente più determinata.

 

BANCA TERCAS TERAMO 99 – 93 FABI SHOES MONTEGRANARO

A un certo punto, dato l’ alto punteggio (senza supplementari) sembrava quasi una gara di NBA, dove però si giocano 8 minuti in più. E in effetti, c’era qualche elemento che ha giocato a livello professionistico dall’ altra parte dell’ oceano: Dee Brown tra i padroni di casa e Coby Karl per Montegranaro, anche se poi chi ha sciorinato una prestazione degna dell’ NBA è stato un altro. Achille Polonara, marchigiano, classe ’91, segna 34 punti, con 46 di valutazione: era dai tempi di Marco Belinelli che un italiano non segnava così tanto in una partita di campionato. Il suo finale di stagione è stato un crescendo rossiniano, tanto che appare probabile che Simone Pianigiani per la nazionale voglia provarlo, almeno nel collegiale. Che sia nata una stella?

 

BANCO DI SARDEGNA SASSARI 104 – 97 ANGELICO BIELLA

A proposito di gare che sembrano ricalcare lo stile NBA. Sassari vince con largo punteggio, lascia qualcosa nel piatto negli ultimi due quarti ma non da mai l’ impressione di poterla perdere sul serio. I cugini Diener segnano 17 punti entrambi, a cui si aggiungono i 13 di Sacchetti e i 16 di Easley. Dall’ altra parte, chi fa il bello e il cattivo tempo è il back- court (Pullen 20 punti, Coleman 25), il tutto con l’ apporto di un Tadja Dragicevic da 22 punti, 7 rimbalzi e il 75% da due punti. Non proprio noccioline.

 

OTTO CASERTA 83 – 80 UMANA VENEZIA

Succede anche questo, nel campionato italiano: che una squadra che fino alla scorsa giornata era invischiata nella zona calda della classifica, che ha una situazione finanziaria difficile e che sta cercando ansiosamente nuovi soci con relativi capitali, ne batta una che veleggia nelle zona alte della graduatoria. Ciò è ancora più sorprendete se si pensa che Venezia è stata con la testa avanti per tre quarti della gara, prima di essere castigata nel finale da Maresca, Stipanovic e Doornekamp (per il croato 20 punti, alla fine). Onore alla JuveCaserta, capace di sparigliare le carte sul tavolo della corsa playoff. Lei che neanche li farà.

 

VANOLI BRAGA CREMONA 83 – 55 SIDIGAS AVELLINO

Sorniona e di soppiatto, Cremona si avvicina alla zona playoff, sperando magari in un passo falso delle squadre davanti. Intanto fa lo sgambetto ad Avellino, alle prese con la consueta rotazione ridotta all’ osso. Con Green e Golemac in giornata normale e il sempre più sorprendente Gaddefors, gli irpini devono arrendersi a una Vanoli che propone un David Lighty strepitoso (21 punti, 6 rimbalzi, 5 recuperi e 2 assist) e la solida presenza di Milic e Tabu, i veri trascinatori di questa stagione cremonese. Che pare non voglia continuare oltre l’ ultima giornata di stagione regolare.

 

NOVIPIÙ CASALE MONFERRATO 77 – 80 CANADIAN SOLAR BOLOGNA

Strana Virtus, che in casa dell’ ultimai in classifica costruisce un vantaggio in doppia cifra, spreca, va sotto, e vince al supplementare. Una Virtus più da casa che da trasferta, come già si è avuto modo di vedere in questa stagione, che lontano dal parquet amico o subisce scoppole pazzesche (vedi la gara di Sassari) o va in vantaggio e poi sciupa tutto. Questa volta, per portarla a casa servono i 25 punti di Poeta e il 17 Koponen, più l’ apporto di Gigli (18 punti e 12 rimbalzi). Per Casale, che retrocede, la beffa arriva dopo il clamoroso recupero che le aveva concesso addirittura di passare davanti. Minard (17 punti), Janning e Gentile ci hanno provato, ma per una volta hanno trovato una Canadian Solar capace di dare la zampata decisiva anche in trasferta.

 

ACEA ROMA 78 – 91 EMPORIO ARMANI MILANO

Lo scontro che una volta è stato anche un grande finale (1983, in panchina Bianchini per Roma e Dan Peterson per Milano), e che nei tempi recenti era visto come un duello fra big, in questa occasione finisce con un divario notevole. La partita ha una storia solo nel primo quarto, chiuso sul 18 pari, poi già nel secondo gli uomini di Scariolo fuggono e da allora l’ Acea ne vede solo la targa. Bourousis (19 punti) vince il duello contro il pariruolo Varnado( 15), che è più atletico ma meno fisico e tecnico del greco. Al resto ci pensano l’ atupicità di Hairston (19 anche per lui) e i 12 punti in 14 minuti di Alessandro Gentile. I soliti Tucker e Datome non bastano invece a Roma, che ora vede i playoff ancora più lontani. Le prossime, in casa contro Casale e a Pesaro, sono decisive. Sperando che possano bastare.

 

SCAVOLINI SIVIGLIA PESARO 81 – 85 MONTEPASCHI SIENA

A Pesaro, va in scena il confronto tra il commissario tecnico della nazionale (Pianigani) e uno dei suoi assistenti (Dalmonte), il quale tiene in campo 38 minuti uno dei tanti elementi che quest’ estate saranno fondamentali per la rincorsa all’ Eurobasket 2013, Daniel Hackett (che fa registrare 11 punti, 7 recuperi, 6 assist e 4 rimbalzi). Il solito trio White- Hickman- Jones (ne segnano 20 i primi due e 16 il terzo) ma trovano sulla propria strada il duo formato da McCalebb (21 punti e l’ 80 % ai tiri su azione) ed Andersen (16 per lui, con 7 rimbalzi e 4 assist), che nel terzo quarto indirizzano una partita che fino a quel momento era stata in equilibrio. Ma si sa, il periodo dopo l’ intervallo è quello in cui Siena è solita dare lo strappo decisivo.

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