Serie A – 27° giornata


Il Milan non si ferma più: la vittoria contro il Lecce a San Siro dimostra quanto l’armata rossonera marci inarrestabile verso la conquista del titolo: la differenza in campo la fa sempre lui, Zlatan Ibrahimovic. Dopo la brutta sconfitta rimediata in Champions contro l’Arsenal (ci è mancato poco che il Milan buttasse via una qualificazione ai quarti ottenuta parzialmente nella gara di andata) il diavolo” ha saputo riorganizzare le idee e ha affrontato al meglio una squadra ostica come il Lecce. L’assist al bacio per il gol di Nocerino (nono gol stagionale) e la rete personale di Ibrahimovic sono stati determinanti ai fini del risultato. Lo svedese è in un periodo di forma straordinario e i rossoneri contano molto sulle grandi qualità tecniche e fisiche dell’attaccante per arrivare primi a fine campionato.

Periodo davvero difficile per la Juventus di Conte: il quarto pareggio consecutivo a Marassi contro il Genoa allontana i bianconeri di quattro punti dal primato. La Juve ha sicuramente ragione a lamentarsi di alcuni episodi arbitrali dubbi accaduti nella partita di Genova, ma il problema più grosso di questa Juventus è il gol. Gli attaccanti bianconeri non la buttano dentro: Vucinic, Matri e Pepe sprecano troppo sotto porta e in più mancano tanto i gol di Marchisio che sono valsi punti importanti ad inizio stagione. Peccato, perché la squadra di Conte gioca un bel calcio e crea tante occasioni da rete, ma ha grossi limiti nel finalizzare. Forse tra Milan e Juventus in questo momento la differenza la fa Zlatan Ibrahimovic: ai bianconeri manca un giocatore come lo svedese capace di decidere le partite da solo.

Sempre più combattuta la lotta per il terzo posto: brutte sconfitte per la Lazio in casa contro il Bologna e per l’Udinese sul campo del Novara. Dai biancocelesti, dopo la vittoria nel derby, ci si aspettava molto di più, ma hanno affrontato una delle squadre più in forma in questo momento. I venti punti nelle ultime undici gare racimolati dal Bologna sono senza dubbio merito dell’allenatore Pioli (esonerato nel precampionato dal Palermo di Zamparini). Grande partita del fantasista felsineo Diamanti: ha fatto ammattire l’intera difesa biancoceleste. L’Udinese di Guidolin è in fase calante: i friulani sono stati in balia del Novara per quasi tutto il primo tempo. Nella ripresa hanno provato a reagire, ma il fortino piemontese ha resistito e Tesser ha potuto festeggiare il suo ritorno in panchina con una vittoria che dà speranza alla squadra.

Queste due sconfitte lasciano ben sperare le tre inseguitrici: Napoli, Inter e Roma. I partenopei soprattutto vivono un ottimo momento di forma e la vittoria per 6-3 al San Paolo contro il Cagliari (esonerato Ballardini, ritorna Ficcadenti) ne è la dimostrazione. Gli azzurri trascinati da un Pocho Lavezzi stratosferico agganciano l’Udinese: il distacco dalla Lazio è di soli due punti. Ora per il Napoli parte la sfida al Chelsea: in settimana c’è la gara di ritorno a Londra che vale la qualificazione ai quarti di Champions, un appuntamento con la storia per tutto il popolo partenopeo.

Ritorna alla vittoria l’Inter sul campo di Verona contro il Chievo: dopo un mese di sconfitte i nerazzurri possono tornare a sorridere e la commozione di Ranieri dopo il secondo gol siglato da Milito ci fa capire quanto sia stato difficile questo periodo per i nerazzurri. Durante il match si è rivisto un propositivo Sneijder: se è in forma, l’olandese è fondamentale per il gioco dell’Inter. Anche per i nerazzurri in settimana si gioca la gara di ritorno in Champions: dopo la sconfitta all’andata in Francia contro il Marsiglia, l’Inter ha tutti i mezzi per ribaltare il risultato e passare ai quarti della competizione.

Esce vittoriosa dal Barbera di Palermo la Roma grazie al suo giovane bomber Borini: i giallorossi erano chiamati ad una prova di riscatto dopo la sconfitta nel derby e gli uomini di Luis Enrique non hanno deluso. I siciliani invece subiscono la terza sconfitta consecutiva e permettetemi una battuta, è sorprendente che Zamparini non abbia esonerato Mutti: il vulcanico presidente rosanero ci ha abituati molte volte a decisioni discutibili, come discutibile è il suo modo di gestire la società siciliana.

Avanzano in classifica Catania e Siena: gli etnei battono al Massimino una Fiorentina in grave crisi di identità e gioco. Sorride la classifica dei siciliani grazie anche alla guida di Montella, un allenatore giovane, bravo e capace di dare alla squadra un gioco efficace e a tratti spettacolare. Per i viola invece i problemi sono tanti e ora la squadra rischia anche in classifica: senza la sua stella Jovetic la Fiorentina fa fatica a creare gioco, ma anche a finalizzare. Da quando è arrivato a gennaio, Amauri non ha ancora segnato.

Il Siena batte al Manuzzi un Cesena che ha ormai con un piede e mezzo in serie B: per i toscani però non è stato facile avere la meglio sui romagnoli, che hanno provato ad impensierire la retroguardia senese. La squadra di Sannino ha avuto senza dubbio più fame degli avversari nel conquistare i tre punti e sperare sempre di più in una probabile salvezza.

Le due reti siglate da Manfredini e Paletta chiudono con un pareggio tra Atalanta e Parma la 27° giornata di serie A.

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