Serie A – 26° Giornata


La 26° giornata è sotto il segno di sua maestà Zlatan Ibrahimovic, l’unico in serie A che può decidere una partita praticamente da solo. Al rientro, dopo le tre giornate di squalifica, la punta svedese sfoga tutta la sua rabbia contro il povero malcapitato Palermo. La tripletta di “Ibra Cadabra”, soprannominato così dai tifosi rossoneri, è un mix di forza, potenza e tecnica sopraffina. I siciliani si possono solo arrendere davanti allo strapotere dell’attaccante rossonero. I tre punti ottenuti in terra siciliana permettono al Milan di staccare la Juventus e confermarsi leader in solitaria della classifica.

La Juventus invece mostra i primi segnali di fatica: il pareggio casalingo contro il Chievo dimostra quanto i bianconeri siano stanchi dopo aver corso per buona parte della stagione. Le gambe dei giocatori sono pesanti e a secco di carburante: gli infortuni muscolari di Barzagli (un mese di stop) e Chiellini (10 giorni a riposo) ne sono la dimostrazione evidente. Il Chievo ha sicuramente fatto la sua partita meritando il pareggio: gli scaligeri sono sempre una squadra difficile da affrontare. Ma l’appannamento di alcuni giocatori bianconeri, come Pirlo, Vucinic e Matri, rende difficoltosa la corsa verso lo Scudetto. Ora Conte deve trovare la soluzione ideale per far ripartire la sua squadra se crede realmente nella conquista del Campionato, perché il Milan non molla e in questo momento attraversa un periodo di forma psico-fisica straordinaria. La Juve deve trovare la forza di rialzarsi altrimenti tutto quello di buono ha fatto fino ad ora verrà gettato via.

Questo è stato anche il turno del Derby della capitale: il derby della vergogna oserei chiamarlo. I cori razzisti dei tifosi laziali nei confronti del giocatore della Roma Juan sono un atto criminale e vergognoso. Peccato, perche l’ululato di quei quattro tifosotti stupidi rovina l’immagine di un’intera tifoseria: una delle tifoserie più belle, gloriose e passionali d’Italia. Dispiace solamente che l’atmosfera del derby di Roma sia stata danneggiata da poche decine di persone. Peccato davvero!

Analizzando la partita, tutto è stato deciso nei primi minuti per un fallo da ultimo uomo di Stekelemburg su Klose: rigore ed espulsione per il portiere giallorosso. Dopo la trasformazione del penalty di Hernanes e con la Roma in dieci uomini, per la Lazio il match sembrava in discesa: ma i giallorossi hanno avuto una reazione di orgoglio e pochi minuti dopo hanno trovato il pareggio con il solito e puntuale Borini su azione da calcio piazzato. La seconda parte dell’incontro è stata un prevedibile monologo laziale, ma il gol vittoria è arrivato solo nel finale con una zampata del capitano biancoceleste Mauri. Con questa vittoria la Lazio si trova da sola terza in classifica e approfitta del pareggio casalingo dell’Udinese, mentre la Roma è costretta probabilmente a dire addio al sogno Champions.

La prima inseguitrice della Lazio, l’Udinese di Totò Di Natale, sbatte il muso contro la muraglia bergamasca nel pareggio casalingo contro l’Atalanta. Anche i Friulani sono in debito d’ossigeno dopo un magnifico girone d’andata. Il fortino atalantino resiste agli attacchi delle punte bianconere e l’ultimo muro alzato dal portiere bergamasco Consigli salva il risultato su un tiro ravvicinato di Di Natale nel finale (parata decisiva). Ora l’Udinese deve recuperare un po’ di energie e sperare che le altre rallentino

La partita più discussa della giornata è stata sicuramente Parma-Napoli: i partenopei infilano la quinta vittoria consecutiva e si portano a meno cinque dal terzo posto. Ma gli azzurri, mai come questa volta, sono stati fortunati e favoriti da episodi arbitrali molto dubbi. Anche il tecnico Mazzarri molto sportivamente si è arreso all’evidenza. Il Parma può sicuramente recriminare per i torti arbitrali ricevuti: il gol di Lavezzi, decisivo ai fini del risultato, è in netto fuorigioco e c’è un fallo di mano di Dossena in area di rigore non sanzionato dall’arbitro Valeri. I gialloblu, inoltre, per lunghi tratti della partita hanno espresso un gioco nettamente superiore rispetto al Napoli. Ancora decisivi Cavani e Lavezzi, veri gioielli di questo Napoli che non si pone limiti.

Continua il periodo difficile dell’Inter di Ranieri: questa volta i nerazzurri riescono ad acciuffare il pareggio a dieci minuti dalla fine con le reti di Forlan e Milito contro un bellissimo Catania. I siciliani meritavano certamente la vittoria e le prestazioni di Almiron e Gomez su tutti sono state superlative. I nerazzurri si sono affidati alle giocate dei singoli, e solo grazie ai campioni interisti è arrivato il pareggio: dopo le sette sconfitte consecutive questo punto acciuffato per i capelli fa respirare la traballante panchina di Ranieri.

Bologna-Novara è iniziata con il toccante ricordo per il cantautore Lucio Dalla, scomparso pochi giorni fa. L’artista bolognese ci mancherà sicuramente, non solo per la sua voce e le sue intramontabili poesie, ma anche per le sue grandi qualità umane. Grazie Lucio!

Dopo questo ricordo è difficile tornare a parlare di calcio, ma devo farlo comunque. La vittoria del Bologna era pronosticabile ed è arrivata meritatamente: troppo passivo è stato il Novara non riuscendo mai ad impensierire la porta di Gillet. Molto sfortunato e impreciso il Bologna, che trova il gol vittoria solo nel secondo tempo con Acquafresca in un’azione di mischia in area di rigore. Grande prova del portiere del Novara Ujkani (che para anche un rigore a Di Vaio). L’ennesima sconfitta per i piemontesi costa la panchina al povero Mondonico (ritorna Tesser): ma il cambio in panchina, a mio avviso, serve a ben poco. Risalire è un’impresa ardua e i piemontesi hanno già un piede in serie B.

Pareggio spettacolare al Via del Mare tra Lecce e Genoa: 2-2 il risultato finale e grande equilibrio per tutti i novanta minuti. La squadra di Cosmi ha rischiato di vincere grazie ad uno scatenato Muriel e poteva risucchiare proprio il Genoa nei bassifondi della classifica. Ma la doppietta del “figliol prodigo Giuseppe Sculli lascia invariate le distanze tra le due squadre. Da rilevare il gran gol di Brivio per i salentini: sassata su punizione da trenta metri nel sette, imparabile per Frey. Che Golazo!

Tornano alla vittoria le due Toscane dopo gli ultimi risultati negativi. Brutta e scialba la partita tra Fiorentina e Cesena. I toscani trovano il vantaggio solo con un’autorete di Moras e il raddoppio arriva su calcio d’angolo con Nastasic. Il Cesena ormai sembra virtualmente in serie B.

Spettacolare la vittoria del Siena di Sannino per 3-0 contro un Cagliari svogliato e quasi mai pericoloso. Ora i sardi rischiano di essere inghiottiti nella lotta per la salvezza, mentre il Siena fa un balzo importante per una meritata permanenza in serie A.

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