L’editto bulgaro non esiste, si vede che era destino!


Pochi giorni fa ho pubblicato un post sull’uscita dalla tv di Santoro e la sua iniziativa sul web per cui chiede 10 euro agli italiani.
Oggi cercavo qualche spunto per approfondire il discorso e magari allargarlo al tema della libertà di stampa in generale, anzi, della libertà.
Mi sono imbattutta in una intervista del 2008 al nostro attuale, povero e perseguitato, primo ministro. In questo videoquando ancora concedeva il lusso della sua presenza a qualche “fortunato” giornalista – gli veniva chiesto – dopo le vicende che videro uscire di scena Enzo Biagi – se pensava di sbattere fuori dalla porta anche Santoro (con Travaglio annesso).
Queste le domande che gli venivano poste nella “veggente” trasmissione: si ripeterà l’editto bulgaro? (e l’editto bulgaro si è ripetuto)
Farà chiudere Anno Zero? (Anno Zero ha chiuso)
E tanti altri interrogativi a cui Berlusconi risponde dicendo che Santoro e Travaglio (eliminati in questi giorni in un colpo solo) fanno un uso criminoso della comunicazione ma che lui non ha mai fatto chiudere nessuno e che è l’editore (e magari fosse solo un editore!) più liberale che ci sia (in effetti pubblica anche cose “comuniste”, ma allora l’aureola se la merita!).

Insomma, a distanza di due anni, visto che lui non ha fatto nulla (e pare che ci sia ancora gente convinta di questo) per eliminare dalla tv i criminali dell’informazione, è lecito supporre che questi criminali si siano autoeliminati.
Quando si dice la provvidenza…

1 comment

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  1. Riccardo Ceccarelli

    Non sono un fan del Cavaliere, anzi da un po di tempo a questa parte credo di appartenere alla categoria, se non dei suo detrattori, almeno a quella degli scettici sul suo operato. Tuttavia, a mio modo di vedere, lo scandalo non sta nel famoso e abusato editto bulgaro; lo scandalo sta nel fatto che in un paese che si definisce civile e democratico ci siano personaggi pronti ad obbedire agli “editti bulgari” o altri che sommessamente piegano la testa a quel che accade in maniera passiva e distaccata.
    Ricordo, ad esempio, l’annosa questione inerente il conflitto di interessi…..il governo Prodi avrebbe potuto tentare di porvi rimedio a suo tempo, eppure non fu fatto nulla in quel senso. La mia impressione e che l’Italia si trovi nella condizione di un poveretto che, avendo rifiutato di vaccinarsi contro l’influenza stagionale pur essendo consapevole delle sue basse difese immunitarie, una volta contratto il malanno se la prende col virus invece che con se stesso.
    ” Il pericolo per una democrazia può derivare non tanto dalla forza dei suoi oppositori quanto dalla debolezza dei suoi sostenitori.” Gustav Radbruch Ministro della Giustizia della Repubblica di Weimar

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