Non stancarti di andare: viaggio verso conoscenza, amore e nuova vita


In questa calda estate molti saranno in viaggio, ne avranno fatto uno o staranno fantasticando di andarci. Viaggiare è sempre stato un mio desiderio insito nel profondo, una necessità imperativa, quasi ossessiva. Non stancarti di andare è un fumetto che è plasmato sulle tante sfaccettature del viaggio, da quello fatto per turismo, a quello più profondo, spirituale.

Non stancarti di andareHo atteso questo graphic novel per tanto tempo, dopo essermi emozionato con Il porto proibito e dopo aver passato teneri momenti con mia figlia, nella lettura di Orlando Curioso e il segreto di Monte Sbuffone. La Bao Publishing lo ha pubblicato lo scorso ottobre e da allora ha avuto un successo indiscusso.

Non stancarti di andareTeresa Radice e Stefano Turconi sono una coppia artistica di formidabile efficacia. Dal 2005 sono anche compagni nella vita e sono in grado di raccontare storie meravigliose, miscelando sapienti sceneggiature a immagini evocative. In Non stancarti di andare costruiscono un’opera ampia, di oltre 300 pagine, ricca di rimandi all’attualità e di esperienze personali.

Iris si sta trasferendo nella casa della bisnonna a Verezzi in Liguria. Si è realizzata professionalmente inseguendo il suo sogno, divenire illustratrice naturalistica. Ismail, il suo compagno, è un docente di letteratura a Damasco, nel tempo libero fa da guida a turisti che vogliono scoprire la vera Siria. Proprio così conosce Iris. Lui ritorna a Damasco, dove risiede la sua famiglia, per concludere gli ultimi affari prima di stabilirsi in Italia e appena dopo la sua partenza Iris scopre di essere incinta. Purtroppo siamo nel 2013, alla vigilia dei massimi disordini civili dello stato siriano e Ismail viene rapito.

La protagonista deve cominciare una lunga attesa durante la gravidanza, senza aver notizie dell’amato per lungo tempo. Inizia così una struggente corrispondenza col futuro nascituro nella speranza che il padre ritorni. Ismail è invece impegnato nel drammatico viaggio di ritorno dalla suaNon stancarti di andare donna, inconsapevole del neonato in arrivo, ma determinato a non lasciare sola Iris.

Non stancarti di andare è pieno di riflessioni dei due protagonisti, che instaurano un dialogo metaforico col lettore. In alcuni tratti si esternano pensieri religiosi, spirituali e filosofici di grande profondità. In altre parti le pagine sono riempite con intere sequenze scritte, che rappresentano le lettere che Iris scrive al figlio IsmaIris, come lo chiama provvisoriamente la madre: un valido metodo per esternare il flusso di coscienza della donna, che in alcuni casi tende a rallentare oltremodo il ritmo della storia. Una eventualità messa in conto dai due autori, che hanno preferito appesantire la velocità di lettura a favore delle emozioni dei personaggi.

La tragica tematica del viaggio dei migranti che dalle coste libiche cercano di entrare in Europa assurge a fulcro della vicenda di Ismail. Il suo percorso di ritorno in Italia è costellato di pericoli, violenza e morte: impossibile non pensare alle notizie attuali dei profughi che arrivano sulle nostre coste. Ciò che aleggia sempre tra Ismail e i suoi compagni di viaggio è il senso di determinazione e di speranza, che non li abbandona mai, nonostante le difficoltà.

Le migrazioni compiute alla ricerca di nuove opportunità, lavoro o casa, sono invece radicate nel passato della famiglia di Iris. Non stancarti di andare è anche un racconto che indaga il suo passato: l’itinerario della bisnonna omonima verso l’Argentina e il ritorno obbligato della madre Maite, a causa della dittatura di Videla.Non stancarti di andare

Il graphic novel di Radice e Turconi è costellato di flashback che ripercorrono vari periodi del passato di Iris e Ismail, a partire dal 1933, fino agli anni ’70 e più recentemente al 2007, quando ancora la Siria era visitabile dai turisti, nonostante la dittatura di Assad già presente. I continui stacchi sulla narrazione sospendono ulteriormente l’andatura della storia, ma queste parti sono fondamentali per comprendere come tutti i personaggi sono legati gli uni agli altri.

I frequenti salti temporali di Non stancarti di andare sono rappresentati con evidenti cambi di stile e di tonalità cromatiche, una soluzione che imprime chiarezza tra le varie storyline ambientate in diversi momenti storici.

Non stancarti di andareA proposito di personaggi, in quest’opera uno è un collante essenziale di tutti gli eventi: Padre Saul. Non stancarti di andare è una storia di finzione, ma anche un omaggio alla figura reale di padre Paolo Dall’Oglio, fondatore di una comunità religiosa che professa la tolleranza a Deir Mar Musa Al-Habashi e per questo rapito in Siria nel 2013. Il colorito padre Saul, che contribuisce profondamente all’unione tra Iris e Ismail, è tratteggiato sulle fattezze del missionario italiano.

Infine, il viaggio più sentito di Non stancarti di andare è quello del nascituro verso un mondo pieno di gioie e paure. Il viaggio che scandisce i capitoli del libro: i mesi, anzi le lune, che passano durante la gravidanza di Iris, di certo il percorso più emotivo di tutti. La parabola del viaggio verso la scoperta di luoghi, verso l’incontro con qualcuno, verso casa o verso una nuova vita si può riassumere nel titolo del fumetto. L’importante, a prescindere dal cammino, è non stancarti di andare.

2 Comments

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  1. Paola

    Io l’ho letto in un momento particolare della mia vita perché me l’hanno regalato quando sono rimasta incinta quindi oltre a colpirmi la storia in sé (già di per sé molto forte) mi ha colpito vivere le esperienze di Iris anche se in modo molto differente da lei.
    Ma resta un fumetto davvero stupendo, ricco di significato e raccontato in maniera incredibile.

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