Recensioni – A.C.A.B.


A.C.A.B – All Cops Are Bastards. Un film di Stefano Sollima, con Pierfrancesco Favino; Filippo Nigri; Marco Giallini

Foto della locandina del film ACAB all cops are bastards

Cobra (Pierfrancesco Favino), Negro ( Filippo Nigro) e Mazinga (Marco Giallini) sono tre celerini, ma sono soprattutto fratelli. Intrappolati in una girandola di violenza, tra ultras, clandestini e prostitute, vivono contando solo sul loro legame. Picchiano e compiono abusi nel nome dell’ordine pubblico. La rabbia anima le loro azioni, la frustrazione li domina, la loro vita privata è degradante. Sono i protagonisti oscuri dell’attualità del nostro paese: compromessi nell’animo e nella professione dall’episodio della scuola Diaz durante il G8 di Genova, si trovano a doversi occupare di una nuova recluta, il giovane e ribelle Spina. Lo iniziano alla violenza più selvaggia, tra lanci di lacrimogeni e manganelli: Cobra, Negro e Mazinga hanno scelto lo scudo della fratellanza violenta e hanno varcato il limite della legalità: così, anche per Spina arriverà il momento di scegliere…

Il titolo non deve trarre in inganno, perché A.C.A.B. non è un film contro i poliziotti: al contrario è un lavoro che dipinge con lucidità la realtà violenta della nostra società, di cui i tutori dell’ordine sono solo una parte. Cobra, Negro e Mazinga sono il prototipo del celerino violento, carico di rabbia: la stessa furia che anima gli ultras  e spinge questi ultimi a colpire con altrettanta foga. Il risultato è una guerra tra poveri, una spirale d’odio: sampietrini e manganelli, cozzando gli uni contro gli altri compongono la sinfonia di un paese abbandonato a se stesso, dove il sopruso è la norma e la legge un’eccezione. Il più forte vince: il debole non può che essere vittima, e il criminale, sia esso poliziotto o tifoso, non viene fermato né tantomeno punito.

A.C.A.B.  è un film coraggioso (fatto piuttosto raro per una pellicola italiana), perché va a toccare un tema caldo e ad urtare la sensibilità dei più. Le polemiche lo accompagnano già, mettono di fronte da un lato chi difende le forze di polizia e  dall’altro chi si scaglia contro di esse. Replicando così nella realtà lo schema di opposizioni del film: una società divisa senza dialogo né soluzioni. Forse andrebbe preso come un avvertimento, e anche un auspicio affinché da entrambe le parti si recuperi il buon senso.

In qualunque modo lo si voglia intendere, A.C.A.B. è un film da vedere assolutamente. 

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