Il Revival di John Fogerty


“Big wheel keep on tunrnin’, Proud Mary keep on burnin’”

Chi non ha mai sentito “l’orgogliosa Mary”, quanti di voi l’hanno canticchiata o suonata, anche come passatempo.

Eccoci di nuovo qui, cari lettori di Discorsivo e cari appassionati di sei corde, per parlare di John Fogerty, membro fondatore e anima dei Creedence Clearwater Revival .

Questo grande chitarrista e cantante, pioniere del country, blues e del ‘70 rock, nonostante i suoi 67 anni suonati, ritorna con un nuovo album in studio, Wrote a Song for Everyone. Il nono lavoro solista di Fogerty verrà recensito nel corso dell’articolo, mentre la vita e la carriera di John la potete trovare qui. Ora partiamo analizzando la tecnica e le influenze musicali di questo straordinario artista.

 

Lo stile musicale di Fogerty si può rintracciare in artisti dell’ “early rock’n roll” come Elvis Presley e Carl Perkins, e nello stile country da Hank Williams e Johnny Cash.

Il “padre della Camicia di Flanella” (così viene spesso chiamato, basta guardare il suo look abituale per intuire il nomignolo attribuitogli) tecnicamente parlando, non è necessariamente un virtuoso, e come tutti i seguaci del puro Rock n’ Roll predilige composizioni semplici, ma sempre portate con grande spessore emotivo (non per nulla questo artista sarà di ispirazione a gente quale Bruce Springsteen e molti altri), riff incisivi e diretti ed i sound sono puri e grezzi.

Non fa largo uso di effetti, ma i più ricorrenti sono di certo echo, reverbero e tremolo. La distorsione arriva perlopiù dall’amplificatore (come abbiamo visto anche per Eric Clapton, già recensito nel numero di Marzo).

Nella sua tecnica troviamo tipici fraseggi Country e Blues, un uso del plettro alternato qualche volta dalle dita (chicken o hybrid picking) ed una velocità di esecuzione mai fulminea, sempre ragionata, precisa e diretta, senza mai rinunciare però all’improvvisazione.

Entrando nel campo della strumentazione, e parlando di chitarre per la precisione, vediamo quali sono le 6 corde che ha usato Fogerty negli anni:

Nella metà del ’60 (quando i Creedence si chiamavano ancora Golliwogs) John partì con Fender Mustang e Rickembacker 325 con ponte Bigsby e pick up Gibson. Nel primo periodo dei Creedence invece usò Gibson ES-175 che venne rimpiazzata in fretta da  Gibson Les Paul, la sue chitarra in assoluto più usata. Come amplificatore usò più che altro Kustom K-200-A4.

Nel corso della sua carriera solista invece, farà un uso smodato di chitarre sempre diverse: partendo da Fender Telecaster (anche versioni Deluxe), Stratocaster e Les paul Junior, fino ai  periodi più recenti dove lo vediamo con chitarre PRS, Ernie ball e Les Paul Gold Top. Come amplificatori altrernò Kustom K200 a Mesa Boogie e Marshall nel primo periodo solista, mentre nel secondo lo vediamo con Dr.Z e Mesa Boogie Dual Rectifier per i suoni puliti, mentre per i distorti usa Cornford MK100.

 

IL NUOVO ALBUM:

La maggior parte dei brani presenti nel disco (foto qui a fianco), sono tutte cover dei singoli che fanno parte della carriera dei Creedence e solista di Fogerty, molte delle quali hanno fatto la storia del Rock, (tranne i due inediti Mystic higway e Train of Fool ), reinterpretati e ri-arrangiati da artisti quali Foo Fighter, Keith Urban, Jennifer Hudson e molti atri.

Una varietà molto eterogenea di artisti, facente parte di universi musicali molto differenti , sfilano uno dopo l’altro, canzone dopo canzone, proponendoci le loro personali rivisitazioni dei brani storici di Fogerty, ovviamente sempre accompagnati da quest’ultimo. Fortunate Son, il brano d’apertura, accompagnata dai Foo Fighters fa trasparire molto egregiamente la forte passione ed intenzione della canzone, nonchè la dinamica della stessa, con tanto di assoli di chitarra finali, sound potenti, sporchi e ruvidi, in pieno stile Dave Grohl. Degna di nota anche la versione di Proud Mary , riarrangiata da Jennifer Hudson, che ci regala una buona alternativa tra la versione di Tina Turner e quella dei Creedence, con un sapore country pop.

Buoni gli arrangiamenti con Brad pasley e la Zac Brown Band che rifanno le versioni di Hot Rod heart e Bad Moon Rising.

Un po’ sottotono invece, la versione di Born on the Bayou con Kid Rock, leggera e pop, dove manca di grinta e convinzione (al contrario dell’originale). Anche l’atmosfera di Almost Saturday Night con Keith Urban non rende particolarmente giustizia al pezzo originale. Bella la versione del pezzo che da il titolo all’album Wrote a Song for Everyone, anche se il solo di Tom Morello crea una spaccatura nel pezzo un po’ troppo marcata. I due inediti sono in pieno stile Fogerty, soprattutto Mystic Higway, tre canzoni al prezzo di una, condita da un’intrigante sezione strumentale, alcune finezze chitarristiche ed un accattivante break in tinta gospel , che danno all’atmosfera country/rock quel tocco in più.

La scelta del cast e le sonorità dell’album potrebbero far storcere il naso agli appassionati di John; Si può dire che il disco (come da uffico marketing) sia indirizzato ad un target di persone molto vasto, con artisti che per la maggior parte fanno prodotti di stampo commerciale negli States, come stelle del country, del rock e dive di talent show.

I suoni sono più puliti e moderni, al contrario delle hit originali di Fogerty, ricche di sonorità più grezze e rock n’ roll. Si poteva, forse, fare qualcosa di più articolato e complesso.

Luci ed ombre per l’ultima fatica di Fogerty, ma nel complesso Wrote a Song for Everyone è un buon disco e vale la pena prestargli orecchio. Il mio consiglio però, è di ascoltare le canzoni originali, molto diverse, con un loro fascino, una loro personalità e dal sapore decisamente più vintage.

Vi lascio con una canzone presa dal nuovissimo album, ovvero la travolgente e sempre carichissima Fortunate Son con ospite Dave Grohl e i Foo Fighters!

Al prossimo mese!

https://www.youtube.com/watch?v=8bBp2wq322Q

5 Comments

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  1. Vincenzo

    Per i miei gusti Fogerty è il migliore chitarrista al mondo insieme ad Hank B. Marvin. La scelta di un suono sempre pulito, pur con stili diversi, rende sempre emozionante ascoltare i loro assoli.
    Per quanto riguarda le canzoni Creedence, vale la pena ascoltare qualche suo riarrangiamento in occasione dei suoi concerti. Non annovero le sue canzoni tra le più belle al mondo, benché ritengo sia il cantante che ha prodotto in assoluto il maggior numero di belle canzoni – molto piacevoli da ascoltare, però il riarrangiamento di Wrote a Song for Everyone, una sua canzone per i miei gusti un po’ spenta nell’originale, al Bonnaroo Music & Arts Festival in Manchester, Tennessee, il 13 giugn 2010, suscita in me le stesse emozioni di un San Francisco o un A Whiter Shade of Pale

    • Vincenzo

      Per chiarire i miei gusti musicali. Detesto Carlos Santana perché nella sua ricerca esasperata di virtuosismi fine a se stessi, evidentemente per dare sfogo al suo ego e soddisfarlo, rovina e rende inascoltabili le sue musiche altrimenti straordinarie (nella prima parte).

      • Francesco Galassi

        Ciao Vincenzo!
        Per i gusti musicali siamo sulla stessa lunghezza d’onda. Anche a me gli eccessi di virtuosismo stancano parecchio tipo Carlos Santana. Alcuni dei primi lavori di quest’ultimo mi piacciono e sono ben fatti, lo riconosco, mentre in altri si va proprio a perdere il “senso” o meglio, il fine della canzone (l’ultimo perido poi, sottolinea ancora di più questo concetto di arte fine a se stessa).
        Tornando a Fogerty, mi piace proprio perchè, nonostante non sia un virtuoso (o meglio lo è, ma a piccole dosi) è diretto, ed anche se le sue composizioni sono molto semplici, arriva a catturare l’attenzione con quelle poche note; inoltre ha sempre ricercato modi di suonare diversi, non si è mai fermato. Questa cosa si può vedere anche in concerti recenti: sound più pieni e moderni, però con la stessa intensità ed il carattere di un tempo…indubbiamente uno dei miei artisti preferiti! 🙂

  2. Marco

    Ciao io ho addirittura un gruppo che suoniamo e amiamo ccr. Avrei bisogno x piacere che qlc di più esperto di me riesca a dirmi più o meno che distorsore e ampli usare x avvicinarsi al loro sound. Io ho una pedaliera zoom G3X e una chitarra eko x27. Grazie ciao

    • Francesco Galassi

      Ciao Marco,
      Per mia esperienza ti posso dire che Fogerty usa suoni crunch che vengono più che altro dall’amplificatore ed ultimamente si è molto modernizzato nel sound. Per replicare i vecchi creedence che non usavano suoni spintissimi ti consiglio un overdrive di derivazione Tube Screamer della Ibanez, oppure per un suono leggermente crunch, senza spendere molto un EHX Soul Food. Le scelte sono molteplici, dopo dipende quanto vuoi spendere in totale. Stesso discorso per l’amplificatore! Se il tuo budget è Basso ti consiglio Ibanez TSA15 o Blackstar HT20. Per qualsiasi domanda mi puoi contattare anche tramite mail a francesco.galassi4@gmail.com Buona Serata!

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