Tradimento o professionismo? Andare a giocare per i rivali storici


Il “tradimento” di Gonzalo Higuain, questo è l’argomento maggiormente trattato negli ultimi giorni. Il Pipita, nella sessione estiva di calciomercato si è trasferito dal Napoli alla Juventus, rivale calcistica proprio degli azzurri. Higuain non è stato l’unico a dare un dispiacere ai propri tifosi, ecco un breve ricordo di tanti famosi tradimenti.

Il tradimento di Core ‘ngrato Higuain

Gonzalo Higuain è arrivato a Napoli da eroe, è stato coccolato ed osannato dai tifosi partenopei che hanno visto in lui l’uomo in grado di riportare in Campania i fasti di un tempo. El Pipita nei suoi anni azzurri si è spesso schierato contro i presunti poteri forti del calcio italiano e alla fine di ogni partita si recava sotto la curva per cantare ed inneggiare i colori azzurri. Quest’estate il rapporto idilliaco tra l’attaccante argentino e il popolo napoletano si è rotto. Il tradimento è avvenuto con l’approdo di Higuain in maglia bianconera, gli acerrimi rivali del Napoli. I tifosi azzurri oltre a non accettare il passaggio ai bianconeri, si sono sentiti traditi poichè Higuain si reputava un napoletano d’adozione e andare a giocare a Torino significa rinnegare gli anni partenopei. Oltre al danno la beffa, il big match dell’ultima di campionato regalava Juventus-Napoli, vinta dai bianconeri 2-1, e chi l’ha decisa? Proprio Higuain che segna il definitivo 2-1, consentendo alla Juventus di battere il Napoli. Il Pipita non ha esultato in segno di rispetto ma ai tifosi del Napoli non interessa più di tanto, ormai “E’ uno di loro!” 

Il tradimento in Serie A

Le rivalità calcistiche in Italia sono tantissime e tantissimi sono i casi di calciatori che si sono trasferiti ai rivali. L’odio calcistico più grande arriva dalla capitale, Roma e Lazio da anni si dividono il dominio della citta e anche qualche calciatore. Sinisa Mihajlovic, attuale allenatore del Torino, tutti se lo ricordano con la maglia della Lazio ma in pochi sanno che il difensore serbo giunse in Italia grazie alla Roma nel 1992, un anno dopo aver vinto la Coppa Campioni con la Stella Rossa. Restò in giallorosso per due stagioni, disputò 69 partite realizzando 7 gol. Dal 1994 al 1998 passò alla Sampdoria e nelle sei stagioni successive divenne protagonista nella Lazio, attirandosi una particolare antipatia da parte dei suoi ex tifosi giallorossi.

Altro derby importante in Italia è quello di Milano, qualche tradimento sportivo si è consumato anche nella città Lombarda. I trasferimenti tra Milan e Inter in realtà sono molteplici, tutto iniziò negli anni ’80: all’Inter, scartarono Franco Baresi a favore del fratello, sappiamo tutti come andò a finire. Negli anni ’90 toccò a Maurizio Ganz, idolo e trascinatore dell’Inter, bomber rapace e smaliziato, che passò al Milan, non senza qualche polemica. La storia recente ci ricorda grandi nomi passati da un lato all’altro dei Navigli: Andrea Pirlo da incompiuto nerazzuro a fenomeno rossonero, Clarence Seedorf passa dall’Inter al Milan, e in cambio Francesco Coco effettua il percorso inverso. Seedorf diventa un titolare inamovibile dello scacchiere rossonero di Ancelotti, una delle pedine più preziose e costanti, mentre per Coco è l’inizio della fine.

Chi è stato il calciatore più forte ad aver indossato la maglia dell’Inter? Ronaldo, il fenomeno! Eppure dopo anni di gioie e dolori condivisi con i tifosi nerazzurri, il Fenomeno dopo l’esperienza spagnola al Real Madrid arrivò al Milan. Non era il solito Ronaldo, era la brutta copia di quello che si era goduto Moratti, ma la brutta copia di un Fenomeno resta comunque ben al di sopra della media, tanto che da gennaio a giugno segnò 7 gol in 14 partite, bottino tutt’altro che da buttare via. Poi si fece male di nuovo, gli saltò l’altro tendine rotuleo, e si chiuse una parentesi che i tifosi nerazzurri non hanno gradito più di tanto.

Tantissimi giocatori anche nel panoramo mondiale hanno “tradito” i colori che indossavano, la domanda sorge spontanea: è davvero un tradimento o semplicemente fanno il loro lavoro?

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