Poe, che “gronda… d’orrore” per lo scappamento degli occhi


Poe immagina che “drammaticamente” un occhio esca dalla testa, ruzzolando giù per la ripida pendenza d’un campanile, sino ad incastrarsi nella grondaia. Qualcosa che accadrà proprio sotto il naso… L’occhio “schizzato” in aggiunta ammiccherebbe con disprezzo a quello intatto, avendo forse ottenuto il “potere” dell’indipendenza. La “complicità” fra i due disgraziatamente resterà, anche dal “lascito naturale” della visione. Paradossalmente, sarà “meno terribile” diventare ciechi, perdendo dalla testa il secondo occhio. Melania è inquadrata nell’abitacolo dell’autovettura. Pare che lei abbia il volto tagliato, all’altezza del naso, mediante lo specchietto retrovisore interno. Più sotto, dal parabrezza compare una strada trafficata. La sfocatura della profondità si percepirebbe in chiave “piovosa”, coi fari delle autovetture quasi “gocciolanti”. Lo specchietto retrovisore interno fungerà da “grondaia”, per lo… “scappamento” degli occhi. Questi si percepirebbero più facilmente in un volto coperto dal passamontagna. Poe fu uno scrittore del gotico. Melania avrebbe un volto “a passamontagna”. Tramite l’attenzione quasi “poliziesca” degli occhi, lei proverà a diradare “l’ammiccamento” del buio, per la pioggia.

Melania Cirese - Daniel Tassi

Bibliografia consultata:
E. A. POE, Tutti i racconti, le poesie e < Gordon Pym >, Newton & Compton, Roma 2009

 

 

Nota biografica sugli artisti recensiti:

 
La modella Melania Cirese è italiana.

 
Il fotografo Daniel Tassi vive a Milano (e dove, secondo lui, il tempo passerebbe assai velocemente…). Egli professionalmente nasce come videomaker. In seguito, Tassi ha dirottato per la fotografia, efficacissima a descrivere (tramite i suoi concetti) la nostra contemporaneità.

www.danieltassi.it

 

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