
L’echinacea in medicina – Rimedi naturali per i malanni stagionali
Abbiamo già parlato del perché in inverno ci si ammala più frequentemente, ma anche di come non tutto quello che diamo per scontato sia vero. Per esempio, la vitamina C non ci protegge affatto dal raffreddore. Eppure le piante sono delle alleate indispensabili per la nostra salute; per esempio, non molti sanno dell’uso dell’echinacea in medicina.
Al contrario di arance e mandarini, le capacità di questa pianta di rafforzare le nostre difese immunitarie sono note da tempo.
Vediamo quindi di scoprire di più su questa inaspettata alleata della nostra salute.
L’echinacea per i nativi americani
A prima vista i fiori di echinacea possono ricordare delle margherite, e infatti la loro famiglia botanica di appartenenza è quella delle Asteracee. È una pianta originaria e abbastanza diffusa in tutto il nord America; giunse in Europa grazie agli scambi commerciali che iniziarono dopo la scoperta del continente americano.

I nativi americani impiegavano l’echinacea in medicina (Credits: Alicja_ da Pixabay)
I nativi americani usavano questa pianta fin dalla notte dei tempi, soprattutto per guarire ustioni e ferite grazie alle sue proprietà antivirali e rigeneranti.
I conquistatori europei invece non sapevano bene che farci con questa piantina dai fiori colorati; non sapevano ancora dell’importanza che avrebbe avuto l’echinacea per il mondo medico. Nel dubbio però, pensarono bene di farla comunque arrivare in Europa: male che andava avrebbe arricchito qualche giardino inglese.
L’echinacea arriva in Europa
Ed effettivamente l’echinacea si impone in Europa come pianta ornamentale. D’altronde si presta molto bene a questa azione: pianta assai resistente, capace di adattarsi ai climi più disparati e con questi incantevoli e grandi fiori, che virano dal rosa pallido al vermiglio acceso.
Comincia ad essere coltivata e studiata in diversi orti botanici dell’epoca. Gli viene assegnato il nome appunto di echinacea, dal termine greco per riccio. Il riferimento agli aculei del riccio è dovuto alle spine della capsula che circonda il seme.
E soprattutto vengono individuate nove specie di echinacee differenti. Ma non ci si è dimenticati che, nella sua terra d’origine, l’echinacea ha un largo uso in medicina, e quindi si comincia a studiarne gli effetti fitoterapici.
L’echinacea in medicina ai giorni nostri
Ad oggi noi sappiamo che non tutte le specie di echinacea posso essere utilizzate in farmacia ed erboristeria. Solo le specie di E. purpurea, E. augustifolia ed E. pallida sono impiegate efficacemente, le altre possono avere effetti tossici sulla salute.
Di questa pianta vengono utilizzate soprattutto le radici, ricche di polifenoli, terpeni e polisaccaridi. È sono proprio quest’ultimi che sembrano essere i protagonisti dell’immunostimolazione.

L’echinacea ancora oggi viene usata per abbellire i girdini (Credits: Alicja_ da Pixabay)
In particolare sembra che l’arabinogalattano riesca a stimolare l’azione dei macrofagi, le prime cellule del sistema immunitario che si attivano in caso di infezione e che hanno il compito di inglobare e distruggere tutto quello che riconoscono come corpo estraneo.
Anche l’Agenzia europea per i medicinali (Emea) approva l’uso di integratori di echinacea per la cura del raffreddore e dei malanni stagionali, a patto che la sua assunzione non superi più di dieci giorni e che non venga somministrata a donne incinta e bambini, poiché potrebbe interagire in modo errato con il sistema immunitario non ancora del tutto sviluppato.
Attenzione a quello che ingerite!
Abbiamo appena visto di come l’estratto di echinacea possa essere un alleato prezioso per affrontare la stagione fredda, senza ricorrere per forza agli antibiotici.
Ed è molto bello che sempre di più si guardi ai rimedi naturali per risolvere piccoli fastidi quotidiani, invece che a farmaci con effetti collaterali pesanti. Ma è giusto ricordare sottolineare che naturale non significa privo di rischi!

L’echinacea in medicina può avere anche effetti indesiderati (Credits: Sonja Kalee da Pixabay)
I principi attivi dell’echinacea per esempio interagiscono ed annullano l’effetto di alcuni farmaci, come gli immunosoppressori, gli antitumorali e gli antivirali come quelli usati nel trattamento dell’Hiv.
Quindi prima di assumere qualunque cosa, per quanto innocuo e sicuro vi possa sembrare, chiedete sempre prima consiglio al vostro medico o farmacista, non dimenticando mai di dichiarare qualunque eventuale terapia state seguendo.
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