Funghi e streghe – La storia della segale cornuta per un Halloween scientifico


Avete mai sentito parlare della segale cornuta? No, non si tratta di una brutta storia di tradimenti tra la segale e qualche altro cereale, degna magari di una puntata di Alta infedeltà.

Piuttosto i protagonisti di questa storia sono un cereale, un fungo e qualche povera sventurata accusata di stregoneria.

Se ciò basta a stuzzicare la vostra curiosità, continuate a leggere: stiamo per raccontarvi la più famosa storia di intossicazione alimentare e di allucinazioni collettive.

La storia della segale cornuta

La segale è un cerale, conosciuto fin dall’antichità. Oggigiorno viene utilizzata principalmente per la preparazione di farine integrali; ma in passato era il cereale più diffuso e consumato, soprattutto dalle classi più povere.

Vi avevo già accennato qualcosa sui funghi, e tutti immaginiamo subito i simpatici esserini che crescono nel sottobosco in autunno. Eppure i funghi non sono solo questo: costituiscono un mondo tra generi e specie, capaci di colonizzare i luoghi più inospitali della terra e anche di uccidere nei modi più subdoli.

Tra questo miscuglio di generi esiste un gruppo di funghi di cui si occupa la patologia vegetale; infatti non molti sanno che la maggior parte della coltivazioni di tutto il mondo sono minacciate proprio da questi patogeni, e le famose muffe sono solo un esempio.

Ma, tra tutti, oggi a noi interessa la carta di identità di uno solo tra loro.

Claviceps purpurea

Claviceps purpurea è un ascomicete, un gruppo particolare di funghi che produce le proprie spore in un organo apposito, detto sporangio, chiamato dai micologi asco.

La segale cornuta è la maggiore malattia delle graminacee

La storia della segale cornuta si intreccia da sempre con quella dei nostri avi (Credits: Praglady da Pixabay)

Gli ascomiceti sono molto importanti per il mondo accademico, perché costituiscono la maggior parte dei funghi conosciuti. E perché quasi tutte le malattie delle piante sono causate da ascomiceti.

Ma torniamo al nostro protagonista.

 

Claviceps purpurea è il maggiore infestante delle graminacee. Questo fungo cresce in modo parassitario nella spiga delle segale; quando subentra una situazione di stress – come la siccità o l’arrivo dell’inverno – sulla spiga compare lo sclerozio, una escrescenza scura a forma di corna da cui deriva il nome di segale cornuta.

Le sclerozio è una struttura prodotta da tutti gli ascomiceti contenente delle spore. A differenza dello sporangio però, gli sclerozi sono davvero dei gran bastardi: sono in grado di resistere sia al gelo polare che alle temperature superiori ai 200°C, ai cambi di pressioni, ai disinfettanti e alle sostanze chimiche in generale; resistono addirittura ai raggi Uv!

In pratica non c’è nulla che possa distruggere uno sclerozio. E come se non bastasse questi organi sono in grado di produrre un’enorme quantità di alcaloidi.

La segale cornuta in Europa

Se ci leggete già da un po’ ormai lo sapete: alcaloide è sinonimo di droghe o di veleni. Li abbiamo già incontrati nel papavero da oppio o nella velenosissima mandragola.

E gli alcaloidi della segale cornuta non sono da meno: infatti da questo sclerozio sono stati isolati sia l’ergina che l’acido lisergico, dal quale si ricava la potente droga allucinogena Lsd. Queste sostanze inoltre sono dei potentissimi vasocostrittori: se la loro assunzione non viene modulata correttamente, i capillari si chiudono definitivamente e si rischia la cancrena degli arti periferici.

La segale era il principale alimento delle classi più povere

La storia della segale cornuta è importante perché la segale, per secoli, è stata la prima fonte di cibo per molti (Credits: Vlad Nordwing da Pixabay)

Ora, lo sappiamo: in tempo di carestia e povertà non si può certo fare gli schizzinosi con il cibo. Se poi aggiungiamo ch, la storia europea è ricca di questi periodi e che lo sclerozio di questo fungo non disintegra con la cottura in forno, vi lascio immaginare quante persone sono state intossicate nel corso della storia.

Nel Medioevo, i casi di formicolii e cancrena di mani e piedi venivano chiamati fuoco di sant’Antonio (termine che invece oggi indica l’infezione virale da Herpes zoster). Ma oltre a questi fatti, un’intossicazione di segale cornuta può portare ad allucinazioni e convulsioni di diverse persone contemporaneamente.

Caccia alle streghe!

Nel frattempo, in un mondo dominato da superstizioni e fanatismo religioso, si era convinti che questi fenomeni fossero colpa del diavolo. Bisognerà aspettare la fine del 1800 prima che qualcuno riesca a collegare questi fatti con il consumo di segale avariata.

La storia della segale cornuta è piana di donne accusate di stregoneria

Le streghe non esistono! Ma molte donne sono state accusate di stregoneria a causa della segale cornuta (Credits: sobima da Pixabay )

Addirittura, anche i fatti di Salem del 1692, ai quale seguì tra le più feroci caccia alle streghe di sempre, pare si possano collegare al consumo di segale cornuta.

Per fortuna oggi, tra le leggi del consiglio europeo Crea e i protocolli Haccp, noi consumatori siamo ben tutelati dal rischio di intossicazioni alimentari.

Ma la storia della segale resta un grande insegnamento sulla sicurezza alimentare.

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