Supporto in gravidanza – Cosa comprende? E quanto è importante?


Sì, tutto bello: la pancia cresce, i chili non aumentano, gli ormoni fanno sembrare la pelle luminosa e i capelli che fanno swisssh!, il partner stende tappeti di petali rossi ogni volta che passi, la suocera ti manda le lasagne ogni giorno ma non si palesa mai e tua mamma non fa altro che comprarti vestiti nuovi. Ma a parte questi indubbi vantaggi, come può avvenire il supporto in gravidanza per una futura mamma?

Quando siamo in sala parto, nei film, di solito il marito sviene, la quasi mamma è posseduta ma truccata benissimo e tutte le figure professionali sono avvolte da svolazzanti camici azzurri, mascherine, cuffiette, guanti e non capisci se stai vivendo un incontro ravvicinato del terzo tipo o se sei finito in un episodio molto strano dei Puffi.

In questo articolo spiegheremo come, in parte, possa esserci un supporto funzionale per una futura coppia di genitori.

Pronti? Via!

Supporto dall’inizio della gravidanza

Diamo un senso a questa nuova vita (no, non citerò Vasco), facciamo un passo indietro e iniziamo a supportare la donna dall’inizio della gravidanza, non solo quando si deve dire “Respira! Respira!”.

ll supporto in gravidanza sarà fondamentale per questa coppia di futuri genitori che abbracciano il pancione

Una delle parti belle della gravidanza? Le foto della pancia! (Credits: Pixabay)

Già nel 1946 l’Oms – Organizzazione Mondiale della Sanità – ha stabilito che la promozione della salute e del benessere in gravidanza implica il prendersi cura della donna come persona, ossia nella complessità degli aspetti biologici, psicologici e socioaffettivi.

In questo senso, le dinamiche psicologiche che maturano in questo periodo devono essere prese in considerazione per il benessere sia della madre che del bambino.

Cambiamenti emotivi e datori di lavoro discutibili

Diventare madre comprende – oltre a tutte le voglie di gelato giustificate e legittime – anche tensioni emozionali. Sono tutti cambiamenti che investono la gestazione, comprendendo processi di maturazione verso il raggiungimento di un nuovo ruolo.

Non solo, però: riguardano (anche) stress e ansia per ogni cambiamento.

In questo processo, il supporto emotivo deve tenere conto di tante cose: dal passaggio dall’essere coppia a diventare coppia genitoriale, per esempio, ma anche delle condizioni della donna e delle difficoltà sociali che potrebbero intervenire – per esempio, eventuali problemi in ambito lavorativo.

Eviterò di additare e accusare chi si fa grosso alle spese di una donna che applica il suo diritto naturale e fisiologico di voler diventare madre lasciandola a casa senza lavoro perché “Ehi, sì, hai un curriculum perfetto, sei effettivamente superqualificata per questo posto, molto meglio di tutti quei giovanotti che ho visto finora ma… vuoi mica avere figli?”.

Un guscio d’uovo con all’interno il countdown del pulcino pronto a uscire. Abbiamo scelto questo simbolo per parlare di supporto in gravidanza

Vivere la gravidanza da dentro il pancione… nove mesi da scontare! (Credits: Henrivh, Pixabay)

Perché una donna deve sentirsi supportata a livello emotivo e a livello economico – a prescindere dalla gravidanza, ovviamente, ma in un momento così delicato ancora di più.

Se già il lavoro è instabile, capisci che partiamo con un’ansia addosso che dove ho messo il Lexotan non posso passare nove mesi così.

Supporto in gravidanza per la coppia

Oltre a questo, il supporto psicologico alle donne in gestazione deve anche tenere conto del processo di creazione di uno spazio mentale per il figlio.

La dolce attesa di un figlio, un pancione con sopra due scarpine

La dolce attesa di un figlio (Credits: Marjon Besteman, Pixabay)

Vero è che teoricamente (non sempre, parliamo per grandi numeri) lo abbiamo cercato e desiderato, ma tra dire e fare c’è di mezzo… il liquido amniotico.

E una placenta. E quei chili che stiamo già pensando a quanti squat dovremo fare per mandarli via. E la pipì che scappa ogni dieci minuti. E “Il prossimo figlio faccio il conto e col cavolo che arrivo all’ottavo mese in agosto”.

Creare emotivamente spazio

Sentirsi cambiare, vedersi in un corpo che non sentiamo nostro, pensare a coprire gli angoli dei mobili di casa, comprare le serrature per l’armadio dei detersivi, capire se si ha fatto o meno la toxoplasmosi per poter smettere di guardare il gatto come un possibile untore… sono tutti passi che servono a fare spazio al bambino.

Quello che abbiamo desiderato ardentemente e che ci stravolgerà ugualmente la vita.

Stare vicino alla donna e alla coppia in questo ambito abbassa l’incidenza di depressione post partum, diminuendo l’ansia all’inizio della gravidanza.

È fondamentale, perché aiuta la donna e la coppia a capire che ogni emozione provata va accolta e elaborata. E che può trasformare i due partner, finalmente, in due genitori.

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