
Libri di divulgazione scientifica – Consigli per un’estate all’insegna dell’approfondimento
Domani inizia l’estate! Almeno teoricamente, dal punto di vista astronomico. Praticamente ci tocca aspettare ancora un po’ ma possiamo iniziare a sognare pensando a quali libri portare sotto l’ombrellone. Dalla sezione Scienze di Discorsivo ecco alcuni consigli di lettura – e molto prevedibilmente si tratta di libri di divulgazione scientifica.
Alcuni raccontano storie: quella dell’essere umani in quanto specie dall’evoluzione incredibile e quella di uno dei più importanti fisici italiani del Novecento. Altri raccontano fatti come quelli relativi al cambiamento climatico e all’importanza della parole che usiamo quando parliamo.
L’elenco dei libri da poter leggere è potenzialmente infinito, ma questi che abbiamo scelto hanno una caratteristica particolare: offrono una chiave di interpretazione, un punto di vista.
Libri di divulgazione scientifica sulla storia dell’umanità
Sapiens. Da animali a dei. Breve storia dell’umanità è il primo dei tre libri più famosi dello storico israeliano Yuval Noah Harari – gli altri due sono Homo Deus. Breve storia del futuro e 21 lezioni per il XXI secolo.
Guardando alla specie Homo sapiens con una grande curiosità e un occhio storico oltre che scientifico, Harari ci propone una spiegazione sul perché di tanti fenomeni prettamente umani. Come abbiamo costruito l’idea e poi anche la fiducia nei soldi? E nelle leggi? Come ci siamo associati per creare città, regni e imperi? Cosa ci ha portato a diventare seguaci instancabili tanto del capitalismo quanto della felicità?

Homo sapiens e la storia dell’umanità (Credits: Johannes Plenio, Unsplash)
La risposta a tutte queste domande ci viene svelata già all’inizio – molto brevemente, perché declinata in ogni capitolo in base all’argomento specifico. Il segreto della nostra specie è l’immaginazione. Siamo gli unici esseri viventi in grado di parlare di cose che esistono solo nella nostra mente: dalle divinità alle nazioni, dalle leggi al valore dei soldi.
E il capolavoro dell’immaginazione sono i miti, le storie. Per esempio “Le chiese sono radicate in miti comuni religiosi”, scrive Harari. E motiva la sua affermazione così: “Due cattolici che non si siano mai incontrati prima possono ugualmente partire insieme per una crociata […] perché entrambi credono che Dio si sia sacrificato sulla croce per redimere i nostri peccati”. E lo stesso vale per gli Stati, per i sistemi giudiziari e altro.
Altri due consigli di libri di divulgazione scientifica sulla storia dell’essere umano. La storia de Il più grande uomo scimmia del Pleistocene alla disperata ricerca del fuoco – romanzata da Roy Lewis – e l’affascinante saggio di Nina Jablonski Colore vivo: Il significato biologico e sociale del colore della pelle – tema di cui avevamo parlato l’estate scorsa.
Consigli di biografie di scienziati
Poche figure nella storia della scienza moderna hanno avuto il carisma e l’impatto di Enrico Fermi. Fisico italiano naturalizzato statunitense, negli anni Quaranta è stato un personaggio chiave nella realizzazione della bomba atomica. Forse proprio perché la sua vita fu investita dalle drammatiche turbolenze del Novecento, molti aspetti della sua biografia sono ancora poco indagati e quindi poco chiari.
Nel libro Enrico Fermi – L’ultimo uomo che sapeva tutto, l’autore David N. Schwartz affronta la storia di Fermi da più punti di vista: dalle difficoltà della vita privata alla naturale propensione per l’insegnamento, dalla passione per le gite in montagna alle relazioni strette con i colleghi – non prive di tensione, talvolta, ma più spesso cariche di ammirazione.

Fermi, l’ultimo uomo che sapeva tutto (Credits: Tom Hermans, Unsplash)
Tralasciando le questioni scientifiche, storiche e morali – trattate da Schwartz in maniera il più possibile equilibrata – ciò che resta di questo libro è l’essenza dell’uomo che fu Enrico Fermi. Il dolore mai superato per la morte del fratello, l’incapacità di comunicare con la moglie (che però è stata sempre a suo fianco) e di mostrare affetto al figlio e alla figlia, l’inclinazione a fare dispetti a tutti e l’estrema disponibilità con gli studenti e le studentesse.
Collegata alla sua vita professionale c’è quella di un altro grande fisico italiano, Ettore Majorana. E a tal proposito ecco un altro breve consiglio: La scomparsa di Majorana, del grande autore Leonardo Sciascia.
Libri consigliati per parlare di cambiamento climatico
Poco più di un mese fa, lo scorso 13 maggio, l’Italia ha tristemente raggiunto l’Earth Overshoot day, il giorno in cui la domanda dell’umanità di risorse e servizi ecologici in un dato anno supera ciò che la Terra può rigenerare nello stesso arco temporale. In tale occasione e partendo dal libro How Bad Are Bananas? The Carbon Footprint of Everything di Mike Berners-Lee abbiamo parlato di come tutte le nostre azioni quotidiane abbiano un impatto sull’ambiente.
Volendo spostare lo sguardo sul come abbiamo fatto ad arrivare a questo triste momento della storia del nostro Pianeta, il giornalista Jacopo Pasotti nel libro Cambiamento climatico ci offre un breve viaggio attraverso i climi della Terra dal momento della sua formazione a oggi. E arriva ovviamente a parlare dell’aspetto antropico della questione.

Cambiamento climatico. Perché avviene? Come avviene? Cosa fare? (Credits: Mika Baumeister, Unsplash)
L’autore parte dalle basi scientifiche sulla atmosfera – cos’è il clima? che ruolo hanno i mari e gli oceani? a cosa è dovuto l’effetto serra? – e conclude riportando anche delle previsioni sul futuro. Quali sono gli impatti attesi e quelli che, secondo gli esperti, si potrebbero evitare o almeno mitigare se venissero attuate delle vigorose scelte politiche.
Tra i libri di divulgazione scientifica consigliati in questo articolo, questo è quello che contiene più numeri, dati e grafici, ma rappresenta una voce chiara e semplice tanto sul nostro passato quanto sul nostro futuro.
In altre parole, anche questo è un libro che parla di noi.
Consigli di libri di divulgazione scientifica… un po’ meno scientifici
Nel 2004 il linguista statunitense George Lakoff ha pubblicato un libro illuminante: Non pensare all’elefante! Come riprendersi il discorso politico.
Non tratta di scienza, è vero. Ma in copertina dichiara che le tecniche che la sinistra dovrebbe usare per reinventarsi e battere la destra devono partire “dalle parole che usiamo ogni giorno”. E, soprattutto negli ultimi tempi, quanto si è parlato di scienza con parole sbagliate? Basti pensare alla metafora della guerra usata per affrontare il coronavirus su qualsiasi mezzo di comunicazione.
A cosa pensiamo se ci dicono “Non pensate all’elefante”? Ovviamente non riusciamo a non pensare al colossale animale grigio della savana, al bracconaggio, all’avorio e magari anche a Dumbo. Questo è un processo neuronale che quindi avviene in maniera inconsapevole e fa leva sui cosiddetti frame.
I frame sono cornici mentali che determinano la nostra visione del mondo e di conseguenza le nostre azioni; e all’interno del dibattito pubblico sono ancora più importanti, perché influenzano le scelte politiche e le istituzioni che le attuano.
Leggere del funzionamento nascosto del nostro cervello in relazione al linguaggio è un esercizio stimolante e interessante: potremmo rischiare di scoprire un po’ di più come funzionano il mondo e il potere.
Leggere libri di scienza è uno straordinario antidoto…
Concludiamo questa breve lista di consigli di libri di divulgazione scientifica da leggere sotto l’ombrellone con una sorta di giustificazione e lo facciamo usando un altro libro. Un libro divulgativo che parla di libri di divulgazione scientifica (sfioriamo la metafisica): Leggere la terra e il cielo – Letteratura scientifica per non scienziati, di Francesco Guglieri, che scrive:
Leggere libri di scienza è uno straordinario antidoto non solo alla malinconia, ma anche alla dispersione dell’attenzione. I libri di scienza richiedono tempo, concentrazione. […] Ecco, leggere la letteratura scientifica è anche un modo per prendersi cura del tempo
Per questo motivo funzionano anche se non li capiamo fino in fondo.
Abbiamo il diritto di entrare nei testi per motivi che vadano oltre l’acquisizione di conoscenze: scoprire la nostra curiosità e come nutrirla, la disponibilità ad ascoltare storie che parlano di noi e, soprattutto, il piacere dello stupore e della meraviglia.
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