Che cos’è il Blue Monday, perché non ha senso e altre bufale sui giorni dell’anno


Uno dei temi ricorrenti di ogni inizio anno, insieme alle liste di buoni propositi, è sicuramente il Blue Monday. Di cosa stiamo parlando? Di quello che viene ritenuto dagli “esperti” il giorno più triste dell’anno. Ma questa non è l’unica bufala che riguarda il calendario. I giorni dell’anno a cui viene associato un particolare significato o idea sono diversi.

Blue Monday: la storia

Il triste lunedì in questione cade generalmente la terza settimana di gennaio e varia ogni anno a seconda di diversi parametri. La leggenda del Blue Monday nasce da un annuncio fatto nel 2005 dalla Sky travel, un canale televisivo statunitense che si occupa di viaggi. Secondo l’emittente, lo psicologo Cliff Arnall sarebbe riuscito a calcolare matematicamente il giorno più triste dell’anno.

Blue monday

(Cretits: Pexels da Pixabay)

Il primo Blue Monday ufficiale fu il 24 gennaio 2005. Ma la data cambia ogni anno, cadendo tra il secondo e il quarto lunedì di gennaio. Per calcolare il giorno più triste dell’anno, la formula matematica tiene conto di diversi fattori importanti. Ad esempio, vengono conteggiati i giorni che mancano al Natale. Insieme a questo, nell’equazione troviamo le finanze, la bassa motivazione sul lavoro dopo le festività natalizie e la voglia delle persone di fare nuovi progetti per l’anno che verrà, tenendo conto anche della probabilità di fallimento dei loro buoni propositi.

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La tristezza di ogni lunedì (Credits: Giorgia Serra)

Tutto questo viene mescolato e calcolato in un’attenta analisi scientifica, ma senza tener conto delle unità di misura. E chi mastica un minimo di scienza – ma anche voi che a scuola odiavate le equivalenze matematiche – sa quanto siano importanti. Provate a correre mille metri o mille chilometri: vi assicuro che i vostri piedi sentiranno la differenza!

Questa poca attendibilità da punto di vista matematico ha portato la notizia in una bufera di critiche, ma nonostante questo ogni anno il Blue Monday viene riproposto da social network e giornali. A quel punto sì che diventa un giorno triste sul serio, ma per il giornalismo.

Happiest day, il contraltare del Blue Monday

Non contento della sua scoperta, Arnall ha anche inventato l’equazione per individuare il giorno più felice dell’anno. Pare infatti che questo cada verso la fine di giugno, quando le condizioni meteo sono ottime, le vacanze estive di avvicinano per molti e l’estate è alle porte. Non è ancora stato calcolato il giorno più felice del 2021, aspettiamo la lieta notizia nei prossimi mesi.

Le altre date-bufala oltre al Blue Monday

Ma il Blue monday non è l’unico giorno dell’anno a essere una bufala, o quantomeno un’esagerazione. Le false credenze che circolano sul web e nella vita reale sui giorni dell’anno sono diverse.

13 dicembre: il giorno di santa Lucia è davvero il più corto?

Santa Lucia: il giorno più corto che ci sia“. Non so voi, ma io l’ho sentito dire talmente tante milioni di volte, che ormai ogni volta che qualcuno dice santa Lucia a me viene in mente questo detto.  Ma è davvero il 13 dicembre il giorno più corto dell’anno? No, non è proprio così. Infatti il giorno più corto cade il 21 dicembre, nel Solstizio d’inverno. Se quindi questa è una bufala, da dove nasce?

In effetti, orologio alla mano, il sole il giorno di santa Lucia tramonta prima del 21 dicembre. La differenza sta nel fatto che il 13 dicembre l’alba arrivi prima. Le ore di luce quel giorno, quindi, sono di più rispetto al 21 dicembre.

Il 13 dicembre il sole ha albeggiato alle 8 del mattino ed è tramontato alle 16:48; mentre il 21 dicembre l’alba è stata cinque minuti dopo, alle 8:05, e il tramonto alle 16:50. Quindi il 21 dicembre è stato più corto di 3 minuti. Siamo pignoli? Un po’.

Natale e depressione

Un’altra notizia pseudoscientifica che ogni tanto torna di moda è l’aumento esponenziale di suicidi nel periodo delle festività natalizie. In realtà, gli studi psicologici che analizzino il periodo di Natale sono pochi, quindi non si sa bene da dove nasca questa bufala.

Pare anzi – da uno studio del 2007 di Bergen & Hawton, fatto su 20mila pazienti in un periodo di circa trent’anni – che la maggior vicinanza sociale che si respira durante il Natale contribuisca a diminuire considerevolmente i comportamenti autolesionistici.

(Credits: Jill Wellington da Pixabay)

Insomma, nell’equazione del Blue Monday di matematica e psicologia ce n’è poca, così come nelle più classica delle bufale. Ma sapete cosa si fa quando si è tristi? La gente tende a fare shopping e prenotare viaggi.

Questa del Blue Monday, più che scoperta matematica, sembra essere una scoperta di marketing.

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