Vitamina C – Un vero rimedio per il raffreddore?


L’autunno è ormai alle porte e insieme ai bellissimi colori delle foglie, ai maglioni e alle castagne arrivano anche i primi malanni di stagione.

Da quando siamo bambini i nostri genitori ci hanno sempre fatto mangiare chili e chili di arance e mandarini per assumere la vitamina C, un efficacissimo rimedio per il raffreddore. Ma è davvero così? Una piccola molecola può da sola salvarci da influenza e naso che cola?

Un alfabeto di vitamine

Innanzitutto le vitamine sono dei fondamentali nutrienti che assumiamo grazie alla nostra dieta, soprattutto grazie a frutta e verdura. Queste molecole coadiuvano le funzioni del nostro organismo, aiutandolo efficacemente. È noto da moltissimo tempo che la carenza di vitamine possa causare delle vere e proprie patologie, come lo scorbuto.

Le vitamine si suddividono principalmente in due sottogruppi: le vitamine idrosolubili, che devono essere assunte regolarmente con una dieta varia perché vengono facilmente eliminate, e le vitamine liposolubili, che invece si accumulano nel nostro corpo – soprattutto nella pelle e nel fegato. La quantità che serve all’organismo varia a seconda dell’età, del peso e delle condizioni di salute.

Le vitamine

(Credits: Canva)

Generalmente per un adulto si varia da microgrammi a qualche milligrammo. I retinoidi (conosciuti come vitamina A) sono famosi per favorire l’abbronzatura e molto importanti nella trascrizione genica, nello sviluppo cellulare e per la salute della nostra vista. La vitamina D svolge un ruolo importantissimo nella sintesi di calcio e fosforo. La vitamina E è un antiossidante, che aiuta l’integrità delle membrane delle cellule.

Ormai questi nomi ci suonano familiari e si vedono spesso aleggiare nelle pubblicità di alimenti e integratori alimentari. Ogni giorno in tv e alla radio veniamo bombardati da spot che ci parlano di vitamine e sali minerali da integrare per stare meglio. Anche l’industria cosmetica ormai utilizza le vitamine nelle loro preparazioni, come ad esempio i retinoidi (la vitamina A) e la vitamina E, per migliorare l’aspetto della pelle. Insomma, queste piccole molecole sono davvero miracolose?

Le vitamine importanti

In medicina, è ormai risaputo che l’assunzione e l’integrazione di alcune vitamine sia importante in certi momenti della vita. Ad esempio, l’uomo non è in grado di sintetizzare la vitamina K dagli alimenti. Questa molecola è davvero fondamentale per i processi di coagulazione del sangue e il nostro corpo sfrutta in un rapporto simbiotico i batteri presenti nel nostro intestino, che la sintetizzano per noi.

Ma cosa succede per i neonati che alla nascita non sono ancora colonizzati dai batteri? Subito dopo il parto, ai nuovi nati viene praticata una iniezione di vitamina K, per  aiutarli nei processi coagulativi e fornire loro una scorta fino a che i batteri non colonizzeranno l’intestino e lavoreranno per loro.

Un secondo esempio è l’acido folico, noto anche come vitamina B9. Molti studi hanno dimostrato che una sua integrazione giornaliera prima di una gravidanza diminuisce il rischio di gravi malformazioni, come i difetti nella formazione del tubo neurale dell’embrione. Questa integrazione è fortemente consigliata ai Paesi del Nord del mondo e anglosassoni, che hanno una dieta più ristretta in frutta e verdura.

Queste vitamine risultano quindi veramente importanti e la loro integrazione è fondamentale anche per prevenire alcune patologie. Ma è così fondamentale per un organismo sano l’assunzione di integratori di vitamine? E la nostra vitamina C è così importante?

Il caso della vitamina C

Insomma, le vitamine ormai si sa che sono utili all’organismo e si trovano davvero ovunque. Sembra che non ne possiamo fare a meno. La vitamina C è un vero rimedio contro il raffreddore? Mangiare mandarini e bere spremute ci salverà dall’influenza?

La vitamina C nel nostro corpo è molto importante ed è coinvolta in diversi processi metabolici. È un buon antiossidante, in grado di accettare i famosi radicali liberi; favorisce l’assorbimento di ferro; favorisce la risposta dell’organismo allo stress; e fa parte della sintesi di aminoacidi e ormoni.

Vitamina C un rimedio per il raffreddore?

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La sua carenza porta a una grave patologia: lo scorbuto. La malattia è una avitaminosi, causata da un deficit importante di acido ascorbico, nome chimico della vitamina C. Molto temuto nei secoli passati, era il flagello dei marinai. Conosciuto dal tempo della civiltà egizia, divenne famoso nel Cinquecento, al tempo delle grandi esplorazioni marinaie. Nel 1520 Magellano e il suo equipaggio intrapresero la circumnavigazione del globo, che divenne famosa anche a causa della morte dell’80% dei marinai a causa dello scorbuto. Grazie al miglioramento dell’alimentazione lo scorbuto è quasi scomparso nei Paesi sviluppati (a eccezione dei casi di disturbi alimentari) e si concentra di più nei Paesi in via di sviluppo, dove si fa molta fatica a reperire cibo di qualità.

Le arance: un vero rimedio per il raffreddore?

Per quanto riguarda i malanni di stagione invece è altamente improbabile che solo la vitamina C abbia la funzione di sostenere il sistema immunitario e di combattere il raffreddore. Negli anni sono stati fatti molti studi che hanno dimostrato come la singola vitamina C possa contrastare le sindromi influenzali. Forse potrebbe esserci una leggera influenza sulla durata del raffreddore, ma come sempre diceva un mio professore all’università: “Un raffreddore passa in sette giorni con l’aspirina, o in una settimana senza prendere nulla”.

Bisogna inoltre pensare che il nostro organismo assume e trattiene il quantitativo di vitamina C che gli serve, e il resto viene escreto con le urine. Bere tante spremute di arancia aumenterà la quantità di zuccheri liberi che assumete, acidificherà le vostre urine e al massimo può migliorare la flora batterica del tratto urinario, che sta meglio con un ambiente acido. Ma non vi aiuterà a far passare il raffreddore.

Il nostro sistema immunitario è una perfetta e bellissima macchina che funziona in equilibrio. Non è sicuramente l’apporto di vitamina C di qualche arancia che può migliorare il suo lavoro. Tra l’altro questo nutriente si trova in quantità maggiori in altra frutta, come il kiwi e il ribes. Quindi mangiare tante, troppe arance ogni giorno non è sicuramente un rimedio per esser immuni dal raffreddore!

Una dieta sana per stare bene

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Gli studi hanno dimostrato invece che una dieta sana, ricca e varia in frutta e verdura porti enormi benefici all’organismo. I complessi vitaminici (e non solo la vitamina C) le fibre e i sali minerali che assumiamo con dieta sono di grande aiuto all’efficienza delle funzioni vitali.

Premi Nobel e raffreddore

La storia della vitamina C come molecola miracolosa per influenza e raffreddore nasce a metà del Novecento, dal (molto controverso) premio Nobel Linus Pauling, chimico e attivista statunitense. Nel 1962 Pauling conobbe a un convegno il chimico Irwin Stone, il primo ad aver utilizzato nei processi industriali l’acido ascorbico (la vitamina C). Nei suoi studi su questa molecola, Stone iniziò a ipotizzare che l’uomo necessitasse di più vitamina C di quanto assumesse con la dieta. Discusse con Pauling questa sua teoria che diventò una vera e propria ossessione per il secondo. Negli anni assunse massicce dosi di vitamina C, arrivando a 18000 mg al giorno (fortunatamente per il chimico, come abbiamo visto prima, la quantità di vitamina in eccesso viene eliminata con le urine e non è tossica per l’organismo!).

All’inizio degli anni Settanta Pauling scrisse un libro incoraggiando la popolazione ad assumere anche tre grammi al giorno di vitamina C, per potenziare il sistema immunitario. Il libro ebbe moltissimo successo nei non addetti ai lavori e, nell’anno successivo alla sua uscita, negli Stati Uniti le vendite di integratori di vitamina C aumentarono di più di dieci volte.

Pauling condusse degli studi poco convenzionali che non vennero mai accettati dalla comunità scientifica; ma per lui l’integrazione massiccia di vitamine divenne un’ossessione, spingendolo a dedicare la propria vita a questa tesi. Le ricerche condotte invece negli anni successivi hanno dimostrato quanto non la vitamina C non abbia influenza sulla risposta del nostro organismo al raffreddore.

La vitamina C è davvero un rimedio per il raffreddore?

La comunità scientifica è concorde: la vitamina C non basti da sola per farci guarire dal raffreddore. Ma la tradizione popolare vuole che la vitamina C sia una manna per i malanni invernali.

Difficile convincere i vostri nonni che la spremuta non serve per combattere il raffreddore. Godiamoci quindi il succo solo per il suo gusto! E ricordiamoci che alimenti miracolosi non esistono, ma la dieta sana ricca in frutta e verdura e il movimento, possono aiutare tantissimo il nostro organismo.

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