Emozioni e controindicazioni del guardare porno (da soli o in compagnia)


Guardare i porno oggi? Certo, negli ultimi quindi anni gli adolescenti hanno sicuramente vita più facile. Non serve più aggirarsi colpevole dentro un’edicola, con i tre amichetti in attesa trepidante poco fuori e tu, timido tredicenne che ha appena perso la scommessa, entri per comprare Topolino, le figurine di Mighty Max e “Ah sì guardi, già che c’è anche questa rivista per adulti. È per mio papà ovviamente”.

Sorridendo incerto tra quei tre baffi che lasci gelosamente crescere e i brufoli che se uniti con una linea formano le parole “Sto mentendo”.

Apu, personaggio ricorrente de I Simpson, con una rivista porno in vendita nel suo negozio: Gigantic Asses, reso in italiano con Chiappone

L’edicolante non è mai stato accomodante come Apu della serie I Simpson (Credits: Fox)

L’accesso al porno negli anni è cambiato moltissimo, diventando sempre più alla portata di tutti, in tutti i luoghi e in tutti i laghi. Con Scanu a farvi da colonna sonora.

Oggi internet ha uno scaffale immenso accessibile alla maggior parte della popolazione, senza dover affrontare l’imbarazzo del confronto con l’edicolante.
Un settore che al momento non conosce crisi: guardare i porno ci emoziona.

Pensare a quello (dal punto di vista neurologico)

Perché questa bramosia del porno? Beh, ancor prima di poter toccare con mano un corpo femminile o maschile reale, si cerca ispirazione, consiglio, idee dal più grande guru mai sceso sulla Terra: Hugh Hefner, fondatore di Playboy.

In fondo, come facciamo a dire che qualcosa ci piace se l’unico metro di paragone che abbiamo è la nonna che fa il pediluvio in salotto?

Crescendo, però, questo aggiornamento della formazione continua. Parlando in termini tecnici, si è analizzato con il neuroimaging che il solo osservare scene erotiche accenda soprattutto due parti nel nostro cervello: ipotalamo e amigdala, che fanno coppia fissa da anni. Sono i nostri deputati del sistema emotivo.

Insomma, i porno ci emozionano. Perché? Perché non ci basta immaginare? O ancora, perché desideriamo guardarli anche se abbiamo un rapporto soddisfacente e felice con un’altra persona? Oppure, infine, perché vogliamo condividerne la visione con la nostra altra persona?

Guardare i porno è questione di sensi

Una differenzia sostanziale sta nel genere: l’eccitazione degli uomini passa attraverso gli occhi, mentre quella femminile predilige l’udito e il tatto. Siam fatte così noi, dolcemente complicate.

Un gatto che si mette a guardare i porno su pc? Beh, con un po' di fantasia...

Un gatto che si mette a guardare i porno su pc? Beh, con un po’ di fantasia… (Credits: Catherine Heath su Unsplash; rielaborazione: Marco Frongia)

Ci poteva bastare una foto? Ennò: vogliamo che ci parli, che ci dica le cose carine e che ci faccia le coccole. Con questo non voglio dire che le donne non apprezzino i porno, tutt’altro. Semplicemente non ci serve un filmato erotico per eccitarci, ecco. Lo facciamo anche in altri modi (col cavolo che ve li dico adesso).

Gli uomini, in tutta la loro tenera semplicità, schiacciano play e hanno il mondo in mano. Diciamo mondo, va’.

Il porno ideale, secondo lui

Jim Carrey si spoglia in modo comico in Una settimana da Dio

(Credits: Tenor.com)

Passano oltre la complessa trama di intrighi e tradimenti, non fanno caso alla scenografia, evitano di recensire negativamente se si intravede il microfono in scena e si concentrano esclusivamente su pochi ma importanti dettagli. In primis, ascoltando molti amici, di rilevante importanza per scegliere un porno è il viso dell’attrice (o delle attrici, insomma). Passa in secondo luogo il corpo: occhi, labbra e armonia del viso sul nostro podio con medaglia d’oro.

L’argento, invece, lo accaparra la categoria: c’è chi apprezza le donne più agée, chi ménage à trois, chi un video di panda in calore. Non siamo qui per esprimere giudizi.

La medaglia di bronzo, infine, spetta al sito. Sì, lo so:  qui perdiamo la metà del romanticismo, ma un buon sito affidabile, senza troppi pop-up, con una vasta scelta e che rispetta la privacy è di fondamentale importanza. Non sarebbe il massimo se mentre siete in conferenza col vostro capo partisse a bomba il filmino erotico con la ragazza vestita da pecorella che urla “Tosami tutta!” perché avete navigato su un sito poco sicuro.

“Per voi e per gli amici”, come la cedrata

Il guardare porno non ci rende fedifraghi o partner poco attenti ai bisogni dell’altro, a volte abbiamo necessità dei nostri spazi, senza dover condividere ogni istante con l’altra persona. A volte ci piace coinvolgere la nostra controparte nelle nostre passioni e divertirci insieme. Questo accade nei porno così come in tutta la nostra vita quotidiana.

Pensiamo al calcio (prima e ultima volta che accennerò a questo argomento, giuro): la maggior parte delle femminucce non prova particolare interesse a riguardo, mentre la maggior parte dei maschietti ne fa una missione di vita. Capiterà, a volte, che andremo a fare il tifo sugli spalti per la partita di calcetto aziendale del nostro lui, dopo che gli avremo raccomandato di indossare la canottiera che se no prende freddo e gli viene mal di pancia.  Altre volte, invece, lo lasceremo in balia di se stesso perché non avremo voglia di prendere una barcata di vento e freddo per assistere alla scena di qualcuno che corre dietro un pallone senza canottiera perché tanto non ci dà mai ascolto.

Ci rende meno innamorate o fedeli? E il fatto che lui comunque si ostini a giocare a calcetto senza la nostra partecipazione lo rende meno innamorato o fedele? No. E con i porno è la stessa identica cosa.

Il lato più positivo del guardare porno

Non facciamoci prendere da gelosia, invidia o insicurezza: tutti noi fantastichiamo su attori o artisti famosi. Il piacere dell’inarrivabile, il gusto del proibito. Al contrario, utilizziamo questo mezzo per trovare una più piacevole intesa e complicità con il nostro partner, potremmo scoprire lati ancora sconosciuti per una qualche forma di imbarazzo nel parlarne, è del tutto normale.

A volte ci sentiamo sbagliati a dire cosa ci piace e come ci piace perché pensiamo sia fuori dall’ordinario imposto dai canoni con retaggi anni Cinquanta. E, vi ricordo, che negli anni Cinquanta la televisione era un lusso pochi, ma i giornalini porno già esistevano e venivano consumati…

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