1.21 Gigowatt


Un titolo dovrebbe essere una chiara sintesi di ciò di cui si vuole parlare, ma prima di poter comprendere il titolo di questa rubrica occorre guardare questo video.

In questa scena, tratta dal celebre film culto Ritorno al futuro, lo scienziato Emmet Brown sostiene che occorrano 1.21 Gigowatt di elettricità per far viaggiare nel tempo la DeLorean, ma l’unità di misura corretta è il “Gigawatt” non il “Gigowatt”.

Nonostante ciò sia in realtà dovuto a un errore di doppiaggio (che nessuno tocchi Doc!), questa sequenza incarna alcuni punti chiave della scienza. E proprio questi punti faranno da filo conduttore per tutti gli articoli che troverete ogni mese in questa rubrica.

E quali sono questi cardini della scienza?

Primo fra tutti, l’errore. Non c’è conquista che non sia stata raggiunta con uno stuolo di errori (spesso banali). Ed è proprio il fallimento che spesso ha portato all’ottenimento di risultati incredibili.

Ma per continuare nonostante le cadute, occorre avere la capacità di credere anche a ciò che oggi può sembrare irrealizzabile, perché la storia (e qualunque vecchio film di fantascienza) insegna che domani sarà possibile quello che oggi sembra impossibile.

La cosa più importante di tutto ciò è però che dietro a ogni scoperta c’è sempre un uomo, che volontariamente (o involontariamente!) si ritrova ad essere il vero protagonista dell’evoluzione tecnologica e del progredire del sapere.

Ed è proprio di uomini che parleremo negli articoli di questa rubrica. Vi racconteremo le avventure di personaggi della nostra storia che hanno dovuto fare i conti con le leggi della fisica e della chimica. Personaggi che saranno un pretesto per imparare insieme a voi qualcosa in più sulle regole che governano il mondo che ci circonda e magari diventare più consapevoli di come girano le rotelle della scienza.

Se poi tutto ciò non dovesse essere di vostro gradimento, potete sempre inventare una macchina del tempo, alimentarla con 1,21 Gigawatt e viaggiare indietro nel tempo per impedirci di scrivere questo righe.

E ricordate, con un po’ di ingegno (di solito)… si può fare !!!

Si può fare Frankenstein

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