American Gods – Le differenze tra serie tv e libro


Uomini e dèi, il caos strisciante e la guerra alle porte: ecco il nostro tributo ad American Gods, nel mese in cui la rubrica SeriaMente ha scelto di affrontare il tema delle serie tv tratte da libri.
Il best seller di Neil Gaiman, vincitore del Premio Hugo nel 2002, è già stato recensito per Discorsivo da Giulia Rupi. La serie tv di Amazon Prime, invece, al momento del lancio ha catturato l’attenzione di Paola Cecchini, che ci ha regalato questo articolo sull’episodio pilota.
Non resta quindi che tuffarci nel confronto tra le due opere, per mettere in luce somiglianze e differenze in termini di personaggi, trama e stile… con qualche inevitabile spoiler.

A sinistra il romanzo American Gods (Credits: HarperCollins), a destra la serie (Credits: Amazon Prime)

A sinistra il romanzo American Gods (Credits: HarperCollins), a destra la serie tv (Credits: Amazon Prime)

American Gods – Shadow Moon e Mr Wednesday

Come suggerisce il titolo, American Gods è una storia di dèi. Per la precisione dèi americani, portati sul suolo degli Stati Uniti da secoli e secoli di migrazioni.
Il fatto che le persone che credono nei vecchi dèi siano molto meno di un tempo li rende emarginati e deboli, quindi pronti a dare battaglia ai nuovi dèi per la propria sopravvivenza.
Protagonista della nostra storia è Shadow Moon, un omone che viene decisamente travolto dagli eventi non appena uscito di galera.
Uno strano uomo che si fa chiamare Mr Wednesday, infatti, lo assume per un compito imprecisato. Ma non avendo più nulla a cui tornare dopo la morte della moglie in un incidente d’auto, Shadow decide di accettare.
Il misterioso Wednesday e il suo nuovo assistente cominciano dunque un tour dell’America per assoldare vecchi dèi, celati sotto mentite spoglie nelle situazioni più disparate.

Gli altri personaggi

I modi e gli obiettivi di Wednesday non sono chiari, meno di tutti a Shadow. Se nel libro il lettore arriva a saperne di più del protagonista, nella serie ci troviamo spesso di fronte a eventi del tutto inspiegabili.
Nel romanzo, dopo un po’, Shadow accetta questa situazione quasi passivamente, mentre nella serie insiste molto di più con Wednesday per avere spiegazioni… in ogni caso, con scarsi risultati.
Sorprendentemente, il romanzo tende ad approfondire molto un numero minore di personaggi, mentre la serie è un continuo proliferare di vecchi e nuovi dèi.
Ci sono personaggi soltanto accennati nel romanzo – il dio del denaro Money e Baron Samedi, loa del pantheon vudù – e altri del tutto assenti, come il dio greco-romano Vulcano, che si è reiventato come protettore delle armi da fuoco.
In generale, il discorso sulle divinità viene ampliato anche alle religioni monoteiste – Gesù e Allah sono presenze costanti – e aggiornato con tematiche attuali, come le migrazioni dal Messico agli Usa.
Tra i personaggi principali, Mr Nancy è rinfrescato con un ringiovanimento, un look molto chic e modi particolarmente irritanti, mentre Bilqis ha molto più spazio nella storia.

Laura e Mad Sweeney

Lo stesso vale per Laura, la moglie di Shadow, che pur essendo morta non ha alcuna intenzione di restare sotto terra. Il suo ruolo è molto importante anche nel libro, ma nella serie è più presente, al punto che diversi sviluppi a lei collegati sono del tutto assenti nel romanzo.
Stessa sorte per Mad Sweeney, antico dio irlandese ormai ridotto a interpretare il ruolo del leprecauno e ad accompagnare controvoglia Laura nelle sue peregrinazioni. Nel libro la sua fine è molto diversa, e non coinvolge in alcun modo Shadow.
L’ultima nota relativa ai personaggi riguarda i nuovi dèi, decisamente più approfonditi nella serie. Particolarmente interessante lo sviluppo di Media – aggiornata all’epoca dei social – e la resa di Mr World, una sorta di dio della paura, dei complotti e del deep state mentre nel libro i suoi contorni sono più… sfumati, diciamo.

American Gods – La trama

La trama della serie tv American Gods procede identica al libro fino a metà della prima stagione. Poi il confronto con i nuovi dèi, assente nel libro, dà il via a una serie di differenze che riguardano proprio gli scontri preliminari tra le due fazioni.
Nel libro infatti Mr World non compare praticamente mai sino alla fine – limitandosi a orchestrare da dietro le quinte – né si assiste a scontri come quelli alla villa di Easter e alla House on the Rock.
La serie è più esplicita da diversi punti di vista: per esempio, nel libro Wednesdey non svela mai direttamente la propria identità, come invece accade alla fine della prima stagione.
Alcuni eventi, inoltre, sono collocati in ordine diverso: la scena della giostra e il concilio tra i vecchi dèi sono spostati in avanti nella serie, per aumentare la suspance in vista del cliffhanger appena citato.
La seconda stagione ricalca sostanzialmente la seconda parte del libro, ma con differenze abbastanza rilevanti. Tra gli sviluppi assenti nel romanzo, ad esempio, ci sono quelli relativi alla preparazione dell’arsenale di Wednesday.
Più in generale, nel libro l’avvicinamento alla guerra avviene molto più sotto traccia, visto che manca anche l’attacco portato su vasta scala dai nuovi dèi nel finale di stagione.

Libro vs Serie tv – Differenze di stile

Come risulta evidente da quanto letto fin qui, il libro e la serie di American Gods raccontano sostanzialmente la stessa storia, ma con modi, ritmi e stili molto differenti.
Il libro è più meditativo, tende ad approfondire numerosi aspetti relativi ai personaggi, agli scenari e all’ambientazione, offrendo un’esperienza più immersiva ma perdendosi a volte nei dettagli.
La serie condensa gli eventi, elimina passaggi non essenziali, aggiunge personaggi e spunti, in modo a volte interessante a volte esagerato, al punto che in alcuni momenti non è semplice da seguire.
Continui cambi di scenario e personaggi forse cercano di immedesimarci della difficoltà di Shadow di avere un quadro chiaro della situazione, o forse sono dovuti ai ripetuti avvicendamenti alla guida della serie.
Il risultato è comunque un’opera molto più corale, con meno attenzione sul protagonista e sui diversi luoghi in cui di volta in volta si trova, a favore di un maggior numero di personaggi, in particolare dèi.
La terza stagione, già annunciata, dovrebbe uscire quest’anno. e segnerà probabilmente la conclusione della serie. Soprattutto, resta da capire come prenderà forma il principale colpo di scena del libro, che avviene proprio nel finale.
Un romanzo riflessivo o una serie scoppiettante? Non avete che da scegliere il vostro portale d’ingresso al divino mondo di American Gods, prima di essere sommersi dagli spoiler sulla conclusione.
Difficile dare un consiglio visto che, dopo tutto, si tratta di due versioni della stessa storia.
E come direbbe il signor Ibis, “Il modo migliore per descrivere una storia è raccontarla”.
American Gods: libro e serie tv

(Rielaborazione: Luca Rasponi)

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