I Tudor: la corte inglese al cinema


Quando si parla della famiglia reale Tudor, è facile che i primi due nomi a venire in mente siano quelli di Enrico VIII e Anna Bolena.

Tudors' family

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Il perfido sovrano passato all’immaginario comune con il volto del bello e dannato Jonathan Rhys Meyers e l’ambiziosa donna che scalò la gerarchia del potere e divenne regina.
L’intrigante mondo della corte inglese è diventato ormai un mito: ma come è stata trasposta la storia nel cinema?

Un breve ripasso: chi sono i Tudor?

La dinastia monarchica Tudor inizia con la controversa figura di Enrico VII.

Figlio di Margaret Beaufort ed erede della famiglia Lancaster, sale al potere al termine della terribile guerra delle due rose, uno scontro fratricida contro la dinastia York.

Arturo Tudor

Sconfitto Re Riccardo III, ultimo governante dei Plantageneti, Enrico VII dà inizio alla dinastia Tudor, che resterà sul trono per oltre un secolo, fino ai primi anni del 1600.

Il principe Arturo, erede primogenito del monarca, muore prima di aver ottenuto la corona, che passa a suo fratello, quello che sarà destinato a passare alla storia come il temibile Enrico VIII.

Caterina D'Aragona Tudor

Forte ma profondamente influenzabile, Enrico VIII sposa dapprima la vedova del fratello, Caterina D’Aragona, assicurando così l’alleanza tra Inghilterra e Spagna. La coppia avrà una figlia: Maria.

In seguito, tenta di far dichiarare nullo il matrimonio: angosciato per la mancanza di un erede maschio e tormentato dalla passione per Anna Bolena, damigella d’onore della regina, si appella alla Chiesa di Roma, che tuttavia non interviene.

Enrico VIII TudorLa reazione di Enrico, spinto dalla vena riformatrice di Anna, è esemplare: l’Inghilterra si separa dal Vaticano e nasce la chiesa anglicana.

Dall’unione con la minore delle sorelle Bolena nasce la principessa Elisabetta.
In mancanza di un figlio maschio, e visto il carattere irascibile di Anna, il matrimonio si deteriora: Enrico VIII fa condannare la moglie a morte per tradimento e stregoneria.Anna Bolena Tudor

Nel 1536 Anna Bolena viene giustiziata e nello stesso anno il re prende in sposa Jane Seymour, da cui ha il tanto agognato figlio maschio, il principe Edoardo.
Jane muore di parto, ed Enrico si sposa con la protestante Anna di Clèves: un matrimonio breve che termina con l’annullamento e la condanna a morte di Thomas Cromwell, consigliere del sovrano che aveva orchestrato l’unione.

La quinta moglie sarà Catherine Howard, dama di compagnia di Anna di Clèves e cugina di Anna Bolena, che verrà accusata di tradimento e giustiziata. Infine, divenne regina Catherine Parr: fervente protestante che riuscì a riconciliare Enrico VIII con le sue due figlie, Maria ed Elisabetta, reinserite poco dopo nella linea di successione al trono.

Elisabetta I TudorIl re morì nel 1547 lasciando la corona all’unico figlio maschio, Edoardo VI, che regnò fino al 1553. Il ragazzo in punto di morte diede disposizioni diverse per la successione, e venne proclamata regina lady Jane Grey.

La donna indossò la corona solo per nove giorni: Maria I Tudor, figlia di Caterina D’Aragona, passata alla storia come Maria la sanguinaria, la fece deporre e giustiziare.

Alla morte della regina, in assenza di eredi, nel 1558 salì al trono Elisabetta I, figlia di Anna Bolena: destinata a essere l’ultima dei sovrani Tudor, Elisabetta regnò a lungo riformando l’Inghilterra, e la sua importanza fu tale da dare a questo periodo il suo nome.

Era appena iniziata l’età Elisabettiana.

 

I Tudor dalla letteratura al cinema: Caterina vs Anna

La dinastia Tudor è sempre stata materia di racconto.

I Tudor

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In particolare la figura di Enrico VIII è stata lungamente analizzata: su di lui sono stati scritti romanzi, intorno a lui hanno girato intere serie tv e, naturalmente, il cinema non poteva che fare la sua parte per raccontare una storia che, già di partenza, risulta profondamente intrigante e stimolante.
Di tutti i personaggi coinvolti, due sono stati quelli che più a lungo hanno fatto parlare e sognare le generazioni: le regine di Enrico VIII, in particolare Caterina D’Aragona e Anna Bolena.

Figlia dei cattolicissimi sovrani Isabella di Castiglia e Ferdinando D’Aragona, Caterina arriva in Inghilterra come promessa sposa di Arturo, primo figlio di Enrico VII.
Donna di grande cultura, Caterina è la regina più nobile delle sei che hanno occupato il trono negli anni del regno di Enrico: gentile di cuore, forse troppo abnegante per essere compresa in altri contesti che non siano il suo, la regina spagnola si mette in risalto nei romanzi e nei film che trattano di lei per essere un esempio di donna forte, risoluta, conscia dei propri diritti e pronta a lottare per rispettare i dettami della propria coscienza, fino all’ultimo.

Anna Bolena, al contrario, non può essere considerata un’eroina. Pur essendo passata alla storia come l’esempio (calzante) di prima femminista, è stata una donna subdola, ambiziosa, molto intelligente ma altrettanto priva di scrupoli.
Una mente illuminata, che sceglie il potere a qualunque prezzo: è disposta a tutto pur di far sentire la propria voce, anche a rinunciare ai propri principi morali.
Oggi la definiremmo come “un’antieroe”, tutto al femminile.

L’antitesi tra queste due donne è diventata già nella prima metà del ‘900 materia cinematografica.

Vediamo alcune pellicole che hanno affrontato quella che poteva diventare la più grande guerra tra “ship” del fandom, se solo all’epoca si fosse già parlato di questo genere di cose!

  • Un uomo per tutte le stagioni, 1966

Film Enrico VIIIOscar come miglior film e miglior regista, la pellicola di Fred Zinnemann è tratta dall’omonima opera teatrale di Robert Bolt. Racconta la storia di Enrico VIII partendo dal divorzio con Caterina D’Aragona fino al matrimonio con Anna Bolena, e mette in risalto i personaggi “secondari” ma in verità importantissimi per la politica del periodo, il cardinale Thomas Wolsey, il filosofo Tommaso Moro e infine l’avvocato e segretario di Wolsey Thomas Cromwell. Il film mostra perfettamente come tutto, alla corte di Enrico VIII, avesse un prezzo e come la politica sapesse sfruttare il gioco dell’amore per perseguire scopi ben più remunerativi dei matrimoni reali.

 

  • Anna dei mille giorni, 1969

film anna bolenaDieci nomination e un oscar ai costumi per questo film di Charles Jarrott. La trama segue le vicende dall’insoddisfazione di Enrico verso Caterina, incapace di dargli un erede maschio, fino all’esecuzione di Anna Bolena.

Ci sono diverse inesattezze storiche nella pellicola: storicamente, il fidanzamento segreto tra Anna e Harry Percy viene annullato per volere del cardinale Wolsey, e non di Enrico che non aveva ancora alcuna mira su Anna (in quel periodo, la sua favorita era Maria Bolena, la sorella maggiore della protagonista).
Anche tutta la scena alla torre di Londra è romanzata: secondo le testimonianze che ci sono pervenute fino ad oggi, non risulta né che Anna abbia interrogato personalmente Mark Smeaton, né che Enrico abbia mai fatto visita ad Anna una volta imprigionata.
Di dubbia precisione storica dunque, anche la sua offerta alla regina: Enrico VIII non propone la salvezza di Anna in cambio dell’annullamento del matrimonio e della dichiarazione di illegittimità di Elisabetta (anzi, probabilmente l’Anna Bolena storica avrebbe accettato un’offerta di questo tipo); molto più probabile è che questa conversazione sia stata “ricalcata” da quella che anni prima Enrico ha avuto con Caterina D’Aragona.
È stata la prima regina infatti a opporsi al divorzio con veemenza per tutelare i diritti della figlia, cosa che sappiamo grazie alle numerose lettere che Caterina scambiava con l’ambasciatore spagnolo Chapuys.

  • Tutte le donne del re, 1972

film enrico viiiScelta narrativa diversa per Tutte le donne del re di Waris Hussein.

Il film inizia con re Enrico VIII in punto di morte, che ricorda i suoi amori passati: da Caterina a Catherine Parr, passando per Anna Bolena, lady De Clèves e Catherine Howard, il sovrano ripercorre i suoi passi al timone della nave inglese.

Infine, sfiancato dai ricordi, si arrende alla gotta e muore.

 

  •  L’altra donna del re, 2008

Film Enrico VIII TudorForse il più famoso tra tutti i film dedicati ad Anna Bolena, L’altra donna del re è tratto dal romanzo di Philippa Gregory. Il film di Justin Chadwick sceglie di percorrere una via differente rispetto ai suoi predecessori.
Il soggetto principale non è Enrico, né Anna, né Caterina: seguendo la voce narrante di Maria Bolena, sorella maggiore di Anna, lo spettatore è trasportato alla corte dei Tudor dove entrambe le ragazze hanno lo scopo di sedurre il sovrano per ottenere benefici per la propria famiglia.
Maria, spinta da un amore sincero, diviene l’amante del re: ma come sappiamo sarà Anna – interpretata da una splendida Natalie Portman – a ottenere il premio più ambito. Con l’inganno e le sue indubbie doti persuasive, tramando alle spalle della sorella e della regina Caterina, costringe Enrico (sempre fedele nel suo ruolo di monarca violento ma influenzabile) a sposarla.
Anche in questo caso la versione romanzata va incontro ad alcune lacune storiche: tra le altre, il rapporto tra Maria ed Enrico VIII, presentato in modo più stretto rispetto a quello che ci risulta fosse.

Le serie tv a tema: Jonathan Rhys Meyers contro tutti

Le affascinanti figure dei Tudor sono state oggetto di numerosissimi progetti, non solo film, ma anche serie tv.

TUDOR

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La più famosa è senz’altro The Tudors – scandali a corte, con Jonathan Rhys Meyers nei panni del re, Maria Doyle Kennedy in quelli di Caterina D’Aragona e Natalie Dormer come la seducente Anna Bolena.

Nel 2019 inoltre ha debuttato sui canali americani The Spanish Princess una serie che ripercorre la vita e la giovinezza di Caterina D’Aragona, dal suo arrivo in Inghilterra fino al matrimonio con Enrico VIII.
Ancora inedita in Italia, The Spanish Princess è stata rinnovata per la seconda stagione. È possibile considerarla una rivincita per la figura di Caterina, che in molte opere viene penalizzata rimanendo sullo sfondo per dare spazio alla famigerata Anna Bolena.
Speriamo di vederla presto anche sugli schermi italiani.

the spanish princess tudor

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