F1 2019: IL MERCATO PILOTI TIENE TUTTI SULLE SPINE: SORPRESA RED BULL A SPA


Pausa estiva durante il campionato di F1 2019: prima di tornare un week end di gara bisogna attendere il primo settembre, con il gran premio del Belgio. A tenere occupati gli addetti ai lavori sono le voci di mercato e le probabili scelte delle grandi squadre, Mercedes su tutti.

Il primo, grande, nodo riguarda il pilota che affiancherà Lewis Hamilton l’anno prossimo. Come detto nel precedente articolo, Bottas ha perso alcuni sponsor importanti ed ha un notevole stipendio, pari a circa 8 milioni e mezzo di euro. Difficile che piccole squadre come Haas o Racing Point lo possano inserire a bilancio, soprattutto perché il pilota (duole ammetterlo, ma è così) non vale quella cifra. Per Bottas sembra che rimanga la sola Renault: la scuderia francese, delusione del campionato, potrebbe aver bisogno di un sostituito qualora uno tra Ricciardo ed Hulkenberg decida di abbandonare la squadra guidata da Cyril Abiteboul. Anche perché per il finlandese, ormai, le porte della Mercedes sono sbarrate: a quasi 30 anni (li compie ad agosto), ha già avuto l’occasione per dimostrare di essere un pilota da top team, ma dal confronto con un cannibale come Hamilton ne è uscito con le ossa rotte. Un top team ha bisogno di un pilota di prospettiva per il futuro e Bottas può essere un punto di riferimento soltanto per una squadra di fascia media o una “nobile decaduta” come Williams. Voci dai box dicono che non sia tanto Toto Wolff a non voler la riconferma di Bottas, quanto il nuovo presidente di Mercedes, Ola Kallenius, che ha rilevato il ruolo precedentemente ricoperto da Dieter Zetsche. Stando alle voci di corridoio, l’a.d. di Mercedes sarebbe intenzionato a dare un senso alla scuola di piloti Mercedes. Se George Russell onorerà il suo apprendistato in Williams anche nel 2020, Kallenius vorrebbe Esteban Ocon (22 anni), l’attuale terzo pilota della Mercedes, accanto a Lewis Hamilton l’anno prossimo, così come accaduto nel 2014 in Red Bull con Verstappen o quest’anno in Ferrari con Charles Leclerc e in McLaren con Lando Norris.

A parole, Bottas piace a tutti in Mercedes (da Hamilton agli ingegneri), ma il mancato rinnovo sembra confermare l’impressione che, in realtà, il team campione del mondo voglia cambiare la propria formazione di piloti nel 2020. Chiaramente, queste sono solo voci, almeno fino a quando Toto Wolff annuncerà la propria decisione che, stando alle sue parole, sarà sicuramente “dolorosa”.

Quello che accadrà in Mercedes, causerà un effetto domino nelle altre squadre. McLaren a parte, tutto ciò si potrebbe ripercuotere nel 2020, anno in cui scadranno moltissimi contratti tra i top driver. Stando alle voci di corridoio, Vettel potrebbe decidere di lasciare la Ferrari per tornare in Red Bull: il tedesco ha capito che il pilota del futuro in Ferrari è Leclerc ed i numerosi errori del passato hanno incrinato il rapporto tra Scuderia/tifosi ed il quattro volte campione del mondo. Red Bull dal canto suo potrebbe aver bisogno di tutelarsi in vista di un’eventuale partenza di Verstappen, soprattutto alla luce del crisi che sta vivendo il programma di giovani piloti della Red Bull: Gasly è inaffidabile, Kvyat e Albon corrono già in Toro Rosso e all’orizzonte non ci sono piloti pronti per il salto in Formula 1. Red Bull, peraltro, era solita promuovere in prima squadra esclusivamente piloti che facevano parte del proprio Junior Team, tuttavia, stavolta, la coppia Helmut Marko &Christian Horner potrebbe aver commesso un duplice errore in ottica futura. Le partenze di Sainz (in McLaren) e Ricciardo (per Renault), hanno evidenziato come l’intera squadra si sia accentrata sulla figura di Verstappen: qualora l’olandese decidesse di cambiare squadra (Mercedes, magari, per il dopo Hamilton?), Red Bull non avrebbe alcun pilota competitivo (Vettel permettendo, appunto), dal momento che la scommessa Gasly non è stata minimamente positiva.

Renault, peraltro, fa tanto la “gradassa” nelle dichiarazioni nei confronti dei propri piloti, soprattutto contro Hulkenberg, reo di non portare a casa podi nei gran premi caotici della stagione (già questo è un non sense), facendo finta di non vedere le gravi lacune progettuali della squadra di Enstone. Ricciardo ed Hulkenberg sono due piloti molto forti, ma che, per scelte contrattuali che potremmo definire “opinabili” con il senno del poi, non sono riusciti a trovare l’auto giusta al momento giusto. Ferrari e Red Bull stesse potrebbero ricorrere nuovamente ai loro servigi, poiché entrambi vantano grande esperienza nella categoria e non hanno mai avuto l’occasione per misurarsi nella lotta iridata: meriterebbero una chance, entrambi, o in Ferrari (al posto di Vettel) o in Red Bull (al posto di Gasly).

Neanche il tempo di terminare di scrivere l’articolo e arriva a sorpresa l’annuncio che a Spa, sul sedile di Pierre Gasly siederà Alexander Albon, attualmente in Toro Rosso: la mossa è probabilmente tesa a valutare la velocità del pilota tailandese nelle ultime nove gare del calendario per decidere chi affiancherà Verstappen nel 2020. Kvyat e Gasly in Toro Rosso.

+ Non ci sono commenti

Aggiungi