GRAN PREMIO DI GERMANIA F1 2019: LA GARA PIU’ PAZZA DELL’ANNO LA VINCE VERSTAPPEN


Il gran premio di Germania F1 2019 è stata la gara più folle dell’anno: Verstappen vince davanti a Vettel, terzo uno strepitoso Kvyat con la Toro Rosso. Raccontarla è difficile (la mole di episodi è davvero importante), perciò ci limitiamo ad evidenziare i punti salienti.

Mercedes perde la gara di casa: in Germania tutti si aspettavano l’ennesima doppietta, soprattutto dopo l’harakiri Ferrari in qualifica e la pole di Hamilton ed il terzo posto in griglia di Bottas. La livrea speciale per i 125 anni di competizioni non è stata di buon auspicio dal momento che la gara per entrambe le frecce d’argento è stata un calvario. Hamilton ha commesso numerosi errori, dettati perlopiù dalle condizioni precarie della pista: alcuni diranno che è stato un campionissimo a non aver sbattuto contro i muri, tuttavia rimango dell’idea (a costo di andare controtendenza) che, oltre ad un’immensa dose di fortuna in entrambi gli episodi (il primo nello stesso punto di Leclerc, Hulkenberg e Raikkonen, il secondo nella prima curva come Bottas), la concentrazione agonistica sia calata drasticamente man mano che la vittoria diventava in salita. Hamilton, in altre parole, non ha dimostrato quella guida spettacolare sul bagnato che caratterizzava i grandi a cui si ispira (Senna) o che cerca di superare (Schumacher). Bottas dal canto suo dovrà dimostrare di meritare il rinnovo: in Germania ha dato il “peggio” di sé, fallendo miseramente la vittoria con un botto considerevole contro le barriere della prima curva. Se a questo si aggiunge il fatto che Toto Wolff, alla vigilia, ha avuto parole di elogio per Ocon per il suo lavoro al simulatore, c’è da pensare che Bottas sia prossimo ad abbandonare la Mercedes per qualche altra scuderia (Haas, Racing Point, anche se lo stesso finlandese si era velatamente candidato alla Ferrari qualche settimana fa).

In Germania, Verstappen ha dimostrato di essere un campione: ha raggiunto la maturità di gestire ogni situazione di gara, rimproverando persino il muretto box quando gli hanno messo le gomme da asciutto dure al posto delle morbide. La sua condotta di gara è stata impeccabile, dimostrando di recuperare dagli errori (cattiva partenza, testacoda a metà gara) con una guida sotto al bagnato irraggiungibile per gli avversari. Il confronto con il compagno di squadra Gasly è imbarazzante: se Verstappen è a soli 22 punti da Bottas e ne ha 21 di vantaggio su Vettel, il francese sta veleggiando nelle ultime posizioni della Top 10. Anche in Germania Gasly ha fatto fatica a lottare con Alfa e Toro Rosso: il contatto con Albon al penultimo giro ha confermato ed evidenziato tutti i limiti del transalpino sulla Red Bull. Considerando che Kvyat, silurato malamente nel 2017 proprio per Gasly, è arrivato sul podio con la Toro Rosso, ciò dovrebbe convincere i vertici della Red Bull a rivedere la line up per il 2020.

Se Sparta piange, Atene non ride. Dal canto suo, la Ferrari ha perso l’ennesima occasione per vincere. Il secondo posto di Vettel rischia di nascondere le lacune della squadra. Leclerc ha commesso un errore banale sotto la pioggia, insabbiandosi miseramente alla penultima curva (è anche vero che l’asfalto della via di fuga, gommato perché utilizzato per gare di dragster, era diventato come una lastra di ghiaccio per via della pioggia, cosa che ha condannato Hulkenberg e che ha rischiato di trarre in inganno anche Hamilton e Raikkonen). Il monegasco si è assunto la totale responsabilità dell’errore: speriamo soltanto che non scateni un blocco psicologico come è stato per Vettel il gran premio di Germania 2018. Il tedesco ha rimontato dopo il disastro combinato dalla Ferrari in qualifica: la cosa positiva è che ha salvato il campionato costruttori della Scuderia, la cosa negativa è che ha fatto comunque fatica a superare l’Alfa di Raikkonen per diversi giri, probabilmente a causa della difficoltà di gestire la SF90H con le gomme intermedie. C’è da sperare che, dopo questo Gran premio di Germania, Vettel riesca a tornare sui livelli che competono ad un quattro volte campione del mondo.

Disastro Alfa, penalizzata per una mappatura non conforme per la FIA: peccato per Kimi, autore di un gara strepitosa in Germania. Da segnalare, infine, il primo punto per Kubica e la Williams!

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