IL PUNTO DELLA SITUAZIONE DI TUTTE LE SCUDERIE DI FORMULA 1 2019


Quest’anno la situazione delle scuderie di Formula 1 2019 è piuttosto diversa rispetto a quella dell’anno scorso, soprattutto per le squadre di seconda fascia: il distacco rispetto ai top team è rimasto sostanzialmente invariato, ma la lotta per il sesto – sedicesimo posto è serratissima e muta da pista a pista.

Dietro ai tre top team (Mercedes, Red Bull e Ferrari), si attestano diverse scuderie, ma nessuna riesce a prendere il sopravvento sulle altre. La più completa e versatile sembra essere la McLaren, tornata un po’ più vicina alle posizioni di vertice rispetto al passato recente. La scuderia di Woking ha sfornato un’auto duttile, adatta a quasi ogni tracciato, anche se forse pecca ancora sotto il profilo motoristico: il motore Renault non sembra essere così performante come un Mercedes o un Ferrari, dando, anzi, l’impressione di dover diminuire l’erogazione della potenza pur di terminare le gare. Di certo, Sainz e Norris stanno impressionando per costanza di rendimento, attestandosi spesso nella top ten di ogni classifica: tra l’altro, riescono a mettere le ruote persino davanti a Pierre Gasly della Red Bull, a dimostrazione della bontà del binomio “pilota – auto” in casa McLaren.

La McLaren, tuttavia, deve lottare con Renault e Alfa Romeo (come accaduto nel Gp di Francia a Le Castellet). Renault continua la sua personalissima scia di auto “mediocri”: anche quest’anno, pur disponendo di una delle coppie di piloti più forti dello schieramento (Hulkenberg e Ricciardo potrebbero tranquillamente lottare per il campionato del mondo da diversi anni se avessero avuto l’occasione di guidare un’auto pari livello rispetto a Mercedes), Renault ha sbagliato il progetto, involvendo invece che progredire verso le prime posizioni della classifica. Nonostante un budget milionario, infatti, a Renault manca ancora quello step per avvicinare i tre top team: l’auto manca non solo di motore, ma anche di affidabilità. Anche per la scuderia transalpina vale lo stesso discorso di McLaren: sono costretti a diminuire la potenza pur di arrivare alla fine dei gran premi, esponendosi agli attacchi di auto con maggiore velocità di punta.

Una di queste è proprio l’Alfa Romeo, condotta da Raikkonen e Giovinazzi: spesso, infatti, l’Alfa è velocissima il venerdì ed il sabato, soprattutto in qualifica, per poi perdersi nella gestione delle gomme in gara. Questo difetto, peraltro, si nota ancora di più in casa Haas, vettura dotata (come Alfa) di motori Ferrari: evidentemente il motore è buono, potente, ma la gestione gomme è il vero tallone d’Achille dei motorizzati Ferrari, ovviamente in misura proporzionale rispetto al budget a disposizione. Ferrari rimane un top team, Alfa gode degli importanti investimenti intrapresi in estate, mentre Haas sembra essere l’ombra della scuderia “rivelazione” dello scorso campionato. La squadra americana, infatti, non comprende più la gestione delle gomme Pirelli e, salvo piste a lei favorevoli, in gara viene relegata nelle ultime posizioni. E’ anche vero che la coppia Magnussen – Grosjean non è sempre perfetta, sfasciando almeno un’auto ogni fine settimana: è anche per questo che voci dai box sussurrano di un interessamento da parte di Haas alle prestazioni (ed agli sponsor) di Perez della Racing Point.

La squadra di proprietà del padre di Lance Stroll, infatti, potrebbe lasciare libero il sedile di Perez per accogliere Ocon, il terzo pilota Mercedes ed ex conduttore della “vecchia” Force India. Questo aiuterebbe la squadra “rosa” nella fornitura dei motori Mercedes, cari ma performanti come pochi: se non fosse per le power unit tedesche, infatti, la Racing Point sarebbe molto indietro rispetto ai propri standard, dal momento che in molte piste viene eliminata già in Q1. La Racing Point, peraltro, si ritrova a lottare con la vera sorpresa del campionato, cioè la Toro Rosso: Honda ha fornito un’ottima power unit a Red Bull e Toro Rosso, cosa che ha consentito ad entrambi i piloti, Kvyat ed Albon, di lottare per posizioni importanti (quinto – settimo posto), battendo persino il secondo pilota di casa Red Bull, Gasly.

Ultimissima, la Williams. La gloriosa scuderia di Grove sta vivendo un anno orribile: voci dai box suggeriscono un avvicendamento tra i piloti, con Kubica pronto a lasciare la squadra dato che il suo sponsor non vorrebbe più pagare per prestazioni così mediocri dell’auto. Al suo posto, le stesse voci propongono i nomi di Ocon (se non va in Racing Point) o Latifi, terzo (e munifico) pilota canadese, attualmente in Formula 2.

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