Berrettini show! Il tennista azzurro incanta a Stoccarda


Berrettini c’è! Matteo Berrettini trionfa nel ricchissimo torneo Mercedes Cup, ATP250 di Stoccarda. Il giovane tennista romano, 23 anni appena compiuti (12/04/1996), sconfiggendo in finale l’ancor più “fresco” Felix Auger-Aliassime, canadese classe 2000, si porta a casa il terzo trofeo della sua carriera.
Mai nessuno, nel panorama italiana, era riuscito a 23 anni a conquistare tre titoli ATP. “Berretto” ha dimostrato ancora una volta di essere uno dei prospetti più rosei del tennis nostrano e mondiale, raggiungendo con questo successo il ventiduesimo posto nel ranking ATP.
A Stoccarda il ragazzo ha mostrato tutto il suo talento, non fermandosi di fronte alle insidie che il sorteggio del tabellone gli aveva messo di fronte.
Berrettini infatti ha dovuto avere la meglio al primo turno con l’australiano Nick Kyrgios, al secondo il fortissimo russo Karen Khachanov, ai quarti l’americano Denis Kudla, in semifinale Jan-Lennard Struff ed in finale il canadese Felix Auger-Aliassime.
Insomma un percorso duro, ma che Matteo ha saputo affrontare un match alla volta addirittura senza concedere né un set, né tanto meno (questo decisamente più clamoroso!) un break.
Sul “green” di Stoccarda dunque è stato un monologo Berrettini. Nessun tennista italiano era riuscito a vincere sull’erba dal lontano 2011 a Eastbourne quando riusciva nell’impresa l’altoatesino Andreas Seppi.
Per l’Italia è il 66° titolo Open, il quarto dell’anno dopo Buenos Aires (Cecchinato), Montecarlo (Fognini) e Budapest (Berrettini).

In finale con Auger-Aliassime ha sofferto un po’ nel secondo set, ma alla fine è riuscito a spuntarla al tiebreak (11-9).
Berrettini è riuscito ad imporre il proprio tennis grazie alla “prepotenza” fisica e la componente ace non è stata messa in secondo piano. Dal servizio infatti Matteo ha costruito il suo meritato successo.
Ora il bello verrà. Il futuro sorride a Berrettini che nei prossimi tornei dovrà capitalizzare questo successo cercando di conquistare quanti più punti possibili per entrare ancora più prepotentemente nel “gota” del tennis mondiale. Il suo nome è già comunque rispettato e rispettabile per ciò che sta facendo vedere, anche contro avversari – che sulla carta fino ad oggi – sono superiori.

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